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Tecniche di coltivazione, malattie, concimazione, varietà, semine, trapianti e raccolta - Consigli e curiosità su serre, orti familiari, ecc.
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Re: Progetto autosostentamento tramite permacultura

10/02/2015, 11:44

Hai ragione Kentarro.
Anche avendo i fondi necessari (fantastica ipotesi :D ), non mi piacerebbe fare la mia fattoria in zona urbana. Fosse in certi posti (come il Trentino) dove le casette sono generalmente tutte tenute bene, sarebbe un altro discorso.
Comunque (almeno in questa zona), la fattoria permaculturale, voglio farla proprio in zona rurale.

Per il discorso della volumetria, ho capito che dipende anche dal tipo d'attività che si vuole svolgere. Si può arrivare fino a 600 mc/ha in caso di culture orticole o floricultura... Questo per ciò che riguarda l'abitazione. Le pertinenze agricole (ricovero attrezzi, stalla, serra...) sono in più (sempre da quello che ho capito). In ogni caso mi farò aiutare da un agronomo esperto e dall'associazione di categoria. Se ci sarà bisogno di terreno in più per la cubatura, non mi sembra un grosso problema (sapendo che gli appezzamenti si possono accorpare). Qui, il terreno collinare (soprattutto a bosco) si trova a prezzi ragionevoli.
Un altro punto che per me è importantissimo riguarda la tassazione dei terreni. Come coltivatore diretto o IAP, pagherei solo l'1% contro i 12%. Per gli altri utenti del forum, magari questo era scontato. Per un mega principiante come me, no :D .

Per gli allacciamenti la situazione è la seguente. Qui, la maggior parte dei terreni in zona collinare, possiede una fonte d'acqua privata e potabile. Chiaramente io ne cerco uno di questo tipo. Aggiungerò poi delle vasche di riserva in caso di siccità. La fogna, non pensavo comunque di usarla. Ho previsto l'impianto di fitodepurazione. Il gas, in queste zone, spesso non c'è neanche nelle contrade. Quindi opterò inizialmente per le bombole e poi vedrò d'orientarmi verso l'autoproduzione di biogas ad uso famigliare. Per l'allacciamento all'Enel, tutto dipenderà dalla distanza da percorrere. Eventualmente ripiegherò su un impianto fotovoltaico ad isola.

Per il permesso di costruire, il comune mi ha detto che loro sono tenuti a piegarsi alla decisione dell'AVEPA. Comunque, entro breve li risentirò proprio per capire come facilitare la procedura.

Certo che come dici, la strada non è così semplice. Ma se devo investire tutti i miei risparmi (ho venduto la casa), è per ottenere qualcosa che ne valga veramente la pena ;) .

Re: Progetto autosostentamento tramite permacultura

10/02/2015, 11:58

Importante è informarsi bene e vedo che lo stai facendo. Il tuo è un progetto complicato e nella burocrazia ci si impantana facilmente.
Davide però ha battuto Golia quindi anche tu puoi farcela...
hai un bel progetto, difficile non solo da realizzare ma anche da proseguire.

Re: Progetto autosostentamento tramite permacultura

10/02/2015, 12:22

Grazie per l'incoraggiamento! È verissimo, in Italia la burocrazia è... :cry: (lasciamo perdere).
Comunque, vi aggiornerò passo per passo, in modo da aiutare chi vuole tentare la stessa avventura... ;)

Re: Progetto autosostentamento tramite permacultura

29/03/2015, 22:38

ciao PakChoi. molti mesi fa vidi il tuo messaggio sull' autoproduzione. oggi stesso ho iniziato il mio esperimento di permacultura :D
andrà di pari passo con la coltura tradizionale. parte dell' orto sarà coltivata come al solito. l' altra metà ha già le file di terreno rialzato e solcato ai lati, con sopra la paglia stesa come appunto vuole la permacultura. ma non ho fatto la spirale, perchè onestamente non ne vedo la ragione tecnica, al massimo quella decorativa. :) e sull' area pacciamata metterò tipi di piante che si dice "cooperino" tra loro (vedrò meglio su internet quali piante e perchè dovrebbero cooperare secondo la tecnica della permacultura, e le pianterò). la pacciamatura l' ho già fatta credo abbastanza bene, visto che ho paglia e fieno da usare in quantità. avevo già concimato tutto l' orto con concime organico a pellet (diciamo derivato da sterco di erbivori), quindi tutto rigorosamente naturale.
conosco già bene l' orto, ne conosco la resa perchè è da tempo che lo coltivo. la cosa che voglio vedere e che più mi affascina della permacultura è questo fatto del "giardino che si autoalimenta", delle piante che "collaborano" tra loro. vedremo. ciao

Re: Progetto autosostentamento tramite permacultura

01/04/2015, 10:41

Ciao Vincenzo,
Sono contento per te che tu possa cominciare a "divertirti"... ;) Io aspetto sempre di trovare il mio posto giusto.
Puoi darci informazioni sul tuo terreno? Quanti metri hai a disposizione? Luogo, esposizione, pendenza, presenza d'acqua...

Re: Progetto autosostentamento tramite permacultura

12/04/2015, 14:10

ciao pakchoi.
allora, il terreno destinato alla permacultura sarà di circa 50 mq. è pianeggiante, un pochino sassoso ma comunque la resa è sempre stata buona. ho già realizzato i bancali,che sono in tutto 15 e ho sparso stallatico organico. li ho ricoperti di paglia: circa una balla da 20,25 kg e. in un terzo coltiverò pomodori e basilico; in un altro terzo melanzane e peperoncini habanero; in un altro fragole e menta; poi sempre vicino casa ho un altro orticello molto piccolo, diciamo 15 mq circa. stesso identico discorso: bancali, paglia, e in questo metterò solo bieta.
ho a disposizione un serbatoio di acqua piovana da 5000 litri che si ricaricherà ogni volta con la pioggia. non ho fatto nessun sistema di irrigazione a goccia ma innaffierò con la pompa, normalmente.
a risentirci

Re: Progetto autosostentamento tramite permacultura

01/05/2015, 17:07

Ciao Vincenzo e scusa per la risposta tardiva...
Per un piccolo pezzo di terra come il tuo, ti consiglio un ottimo libro:
"Permacultura per l'orto e il giardino : esperienze e suggerimenti pratici per raggiungere l'autosufficienza in un piccolo pezzo di terra" / Margit Rusch.
Nel tuo caso, secondo me è il migliore. Ci sono un sacco di spunti da applicare anche in piccolo. 8-)
Facci sapere...

Re: Progetto autosostentamento tramite permacultura

21/06/2015, 9:52

dunque, come dissi avevo provato un esperimento di permacoltura su un piccolo orticello di 50 mq circa. ho pacciamato con la paglia, ho fatto I bancali, e tutto, ma onestamente questi benefici non li ho visti. le erbacce (che la pacciamatura si sperava fermasse) sono nate comunque, e anche più rigogliose. parliamo ora invece delle piante che ho messo in questo terreno provato a permacoltura. stanno andando benissimo, ma onestamente non so se è merito della permacoltura o se è merito mio che comunque ho fatto l' orto anche senza il sistema della permacoltura. ammetto di non aver ancora mai letto nessun libro sull' orto sinergico o permacoltura, ma mi sono basato sulle poche conoscenze che avevo in proposito e le ho provate. onestamente non riesco proprio a capire l' idea (della permacoltura) di non coltivare l' orto ma lasciar crescere tutto così come va. bene, è un dato di fatto che le erbacce infestanti sono troppo più forti e resistenti delle piante che si seminano o trapiantano. lasciar fare alla "natura", significherebbe una cosa semplice: le erbacce ammazzano le piante cultivate. semplice.
capisco che chi crede nella permacoltura si basa sulle nozioni dell' agronomo fukuoka, e sono anche sicuro che funzionino. c'è un però: fukuoka adottò il suo sistema di permacoltura in giappone. una parentesi sul clima giapponese: estate calda e umida con frequenti piogge; inverno freddo e secco. italia: estate calda ed arida, piogge rarissime. inverno mite (o anche freddo, dipende) e molto umido, con frequenti piogge e nevicate. il clima italiano è l' opposto di quello giapponese.
forse esiste un metodo di fare permacoltura italiana. non so qual'è, e purtroppo non c'è modo di saperlo se non sperimentandolo. certo è che pensare che tanto le piante di basilica, di pomodoro, di cavoli crescono spontaneamente nell' orto senza che le erbacce infestanti le soffochino, è un' idea da ridere.
ci sarà un motive so da sempre I nostri contadini hanno sempre dimostrato di svolgere un lavoro duro, faticoso e spesso ingrato. inizio a credere che I miracoli "new age" come la permacoltura non siano possibili alle nostre latitudini, e mi chiedo infatti come mai, con 2000 e più anni di storia e cultura Agricola che abbiamo nel nostro Paese, mai nessuno abbia mai anche solo pensato o provato il sistema della permacoltura.
non credo si possa liquidare il tutto con "la permacoltura serve per far cresce gli ortaggi spontaneamente col minimo intervento" (detto testualmente da fukuoka). da noi alle nostre latitudini non funziona così. forse ci sarà un metodo adatto al nostro clima, di certo non è quello giapponese.

Re: Progetto autosostentamento tramite permacultura

21/06/2015, 10:33

Scopro solo adesso questa interessante discussione, e quanto prima cercherò di leggere tutti gli interventi.
Ciao
Tosco

Re: Progetto autosostentamento tramite permacultura

08/07/2015, 7:44

Ciao Vincenzo e scusa la risposta tardiva.
Grazie per la tua esperienza... Vorrei comunque fare una precisazione sulla permacultura.
La permacultura non è l'orto sinergico o il meodo Fukuoka; almeno non solo. La permacultura è innanzitutto progettazione ecosostenibile. Un legame armonioso tra l'uomo e l'ambiente che lo circonda. Un modo anche per sfruttare le risorse naturali che abbiamo tutti a disposizione. Ci sarebbero mille esempi o cose da dire per illustrare, ma la rete è piena d'informazioni al riguardo e non è questo lo scopo del post...
Fukuoka, al contrario spingeva per un metodo senza quasi intervento umano, anche se in realtà anche lui aveva finito per progettare la semina programmata di cereali e trifoglio.
Spero veramente che tu non ti sia scorggiato. Poi, se vuoi, per il problema delle erbacce ne possiamo riparlare. ;)

Intanto consiglio veramente "Permacultura per l'orto e il giardino : esperienze e suggerimenti pratici per raggiungere l'autosufficienza in un piccolo pezzo di terra" / Margit Rusch e "Introduzione alla permacultura" / Bill Mollison ; con Reny Mia Slay. Ti assicuro che non ho una casa editrice... :D

Ciao e a presto.
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