Come ti ha spiegato Kentarro i rameici funzione in copertura con azione preventiva; sono senz'altro validi ma occorre effettuare il trattamento con cura su tutta la superficie fogliare, sopra e sotto (la peronospora entra attraverso le aperture stomatiche che stanno sulla pag. inf. delle foglie).
Bisogna poi seguire lo sviluppo della nuova vegetazione, e in pratica si danno con turni di 6-8 giorni.
Come misure agronomiche, oltre ad arieggiare come già suggerito, si consiglia di evitare di irrigare sovrachioma in modo da non bagnare il fogliame.
In aggiunta a quanto appena detto a chi mi ha preceduto, i periodi di maggior rischio di infezione peronosporica sono
inizio fioritura-secondo palco allegato (a causa delle vegetazione in rapido accrescimenti e alle temperature ottimali per il patogeno, e nella successiva fase di
allegagione (vegetazione richiusa con ristagno umidità e bacche altamente suscettibili): in queste fasi una buona difesa integrata prevede l'impiego di sistemici da ruotare appunto in funzione anti-resistenza.
Ti metto un quadro giusto per capire meglio il concetto: nel ruotare i PF bisogna considerare il MoA (meccanismo di azione) che deve essere diverso per evitare il fenomeno della resistenza incrociata (ossia sostanze attive con molecole non identiche ma che agiscono sugli stessi siti del metabolismo fungino): ad es. il
benalaxyl appartiene al gruppo A1 che comprende il
metalaxyl (sostanze indicate ad alto rischio di resistenza, mentre a confronto il rame è praticamente a rischio zero), e così via (in rete si trovano le tabelle).
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