ciao a tutti,sto leggendo con interesse i vostri interventi! Nel mio piccolo coltivo pomodori da insalata in vaso e ogni anno mi si ammalano per problemi vari ---- prima di tutto vi dico che NON DO NULLA ----- neanche il verderame o poltiglia bordonese ; quello che viene,viene ma onestamente un raccolto (se non due ,dipende la varietà dei pomodori) riesco a farla e sono contento leggendo le interessanti affermazioni di Allessandro mi sta venendo in mente di dare almeno il verderame ,ma se ho ben capito poi non sono al riparo dalle malattie??
ciao maxy, prendo spunto da questo tuo intervento:
Da ciò che ho potuto comprendere in quasi quarant'anni di orticoltura a cui mi sono appassionato da dilettante (ma attento ai libri e publicazioni) dopo aver acquistato un terreno nel 1980, per me è fondamentale capire quali specie di ortaggi coltivare nel proprio ambiente. non tutti gli ortaggi possono crescere nel proprio orto e spesso coltivarli e solo rimissione di tempo e fatica. l'acqua va utilizzata secondo le tempeterature del periodo e secondo la permeabilità del terreno e capire nel tempo quanta acqua vogliono i singoli ortaggi, quando trapiantare, saper scegliere la qualità dei semi per marca e produttore gestire la concimazione del terreno secondo tipologia di ortaggi. i lavori invernali. esposizione e il soleggiamento che le piantine ricevono. quali prodotti antifungicidi e antiparassitari dare con competenza e secondo bisogno. riconoscere le carenze delle piante. manutenzione dei propri attrezzi. e soprattutto passione per imparare e non pretendere produzioni garantite. questo è ciò che molti praticanti come me comprendessero per trovare anche altre forme naturali per la conduzione dell'orto vedi la coltivazione di piante che possano aiutare l'impollinazione e allontanare nel contempo i parassiti nocivi. i metodi esistono e se si inizia a praticarli........... i risultati nel tempo si vedono. la prevenzione si..... la chimica forzata meglio lasciarla a chi è competente e deve fare reddito. un saluto...
Sui pomodori in fase di prevenzione uso delle dosi molto blande di poltiglia bordolese , 1/4 di quello consigliato in etichetta , avendo cura di togliere le foglie troppo vicino al suolo
ase90 ha scritto:Sui pomodori in fase di prevenzione uso delle dosi molto blande di poltiglia bordolese , 1/4 di quello consigliato in etichetta , avendo cura di togliere le foglie troppo vicino al suolo
................................. ciao ase90 ma dare poca poltiglia ,meno della dose raccomandata non avrebbe poca utilità??
si parla di prevenzione e dalla mia esperienza si può fare con meno , bisogna seguire la crescita della pianta e stare attenti alle condizioni climatiche , dilavamenti in caso di pioggia obbligano a ripetere il trattamento anche se appena fatto. In ogni caso appena allegano i primi pomodori smetto di trattare e raccolgo quello che viene anche perchè poi le temperature salgono e le patologie diminuiscono
ase90 ha scritto:si parla di prevenzione e dalla mia esperienza si può fare con meno , bisogna seguire la crescita della pianta e stare attenti alle condizioni climatiche , dilavamenti in caso di pioggia obbligano a ripetere il trattamento anche se appena fatto. In ogni caso appena allegano i primi pomodori smetto di trattare e raccolgo quello che viene anche perchè poi le temperature salgono e le patologie diminuiscono
concordo totalmente con ase. l'orto non è un stampo che tutti gli anni è uguale...... siamo in presenza di evoluzioni metereologiche imprevedibili e spesso catastrofiche e quindi ogni azione è determinata dalle situazioni che si devono affrontare. le medicine noi umani le prendiamo se sono necessarie................ ma poichè le piante non hanno la parola per dirci il loro stato di salute facciamo delle azioni per prevenire quelle che sono nella statistica le malattie più ricorrenti. e quindi è giusto dosare i trattamenti in azioni dette di prevenzione, se compare la malattia allora occorre curare sempre con cautela.