Accipicchia Eustachio
In pratica hai allegato un curriculum vitae
(sto scherzando
).
Beh, hai esperienza, ma mi chiedo se tu ne abbia nel Biodinamico.
A quello che leggo ne hai sul biologico (evidentemente anche molta), ma questo non vuol dire che tale esperienza possa bastare per comprendere tutt'altra pratica agronomica/approccio filosofico.
Io,
che sono il Primo degli Ignoranti, posso dirti con tutta franchezza che frequento agricoltori di Biodinamico da almeno 4 anni, ed ancora poco (pochissimo) c'ho capito, nonostante abbia un diploma ed 1/3 di laurea, e che sia agricoltore, ed i miei suoceri siano agricoltori fuggiti dal Biologico (anche per alcune delle considerazioni che facevi notare tu nell'intervento): tutto questo spesso non mi basta per comprendere alcune interpretazioni della Biodinamica, ne tantomeno la selva di agronomi (ex colleghi universitari) che conosco riesce a capirla bene.
Questo NON PER DIRE CHE LA BIODINAMICA SIA COSA ARDUA DA DECIFRARE, ma perchè evidentemente richiede un approccio mentale tale da dare determinate interpretazioni che talvolta (pare) esulano dall'eruditismo accademico o dal fare agricoltura in modo convenzionale.
Ed ecco che magari tanta esperienza a poco possa contare nell'interpretazione di qualcosa di "diverso".
Insomma...io ho letto e riletto alcuni libri, ma se ho capito qualcosa è solo perchè sono andato fisicamente in un'azienda biodinamica ed ho seguito di persona determinate lavorazioni con l'agricoltore che me le spiegava.
Magari sono duro di comprendonio io (cosa molto possibile), ma credo che oltre all'osservazione ci voglia il CONFRONTO per capire bene la biodinamica.
Per esempio, parliamo di letame.
Che letame viene usato? Di che animali? Cosa mangiano (e come vivono) questi animali?
queste tre semplici domande (mi è stato spiegato) possono essere alla base di tutto in biodinamica, e non tutti i letami sono uguali.
Non sono certamente la persona più indicata per affrontare molte discussioni sull'argomento, ma (per esempio) quando decisi di mettere le prime capre in azienda, un caro amico che fa biodinamica mi contestò il fatto che le avessi prese senza corna: ricordo che m'intrattenne circa mezzora sulla specifica questione delle corna delle capre, e le sue parole mi affascinarono così tanto da farmi rendere conto di quanta convinzione (e conoscenza) c'era dietro ogni suo singolo concetto.
Generalmente (credo...ma posso sbagliarmi) chi fa Biodinamica da qualche anno ha una profonda esperienza maturata in confronti ed esperimenti (un pò come il tuo discorso dei peri): almeno io ho sempre "fame" di conoscenza di fronte a persone del genere.
Per le tue zucche potresti chiedere anche ad un agricoltore di biodinamica.
Nel mio manuale non ho trovato nulla di specifico, ma la cosa che mi viene da pensare è che quella varietà sia poco adatta a codesto terreno.
Cambiare zucche?