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Tosco
Iscritto il: 07/06/2010, 14:55 Messaggi: 5321 Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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Cita: Non sono contro il biodinamico, ma penso personalmente che prima di arrivare a coltivare in modo Biodinamico si debba avere un pò di pratica nel coltivare la terra in modo "tradizionale". Concordo in pieno, e questo stesso tema l'ho sollevato più volte in svariate discussioni con chi voleva avvicinarsi al biodinamico. Cita: ma le persone sono presenti tutti i santi giorni, lo fanno per vivere. Questo è un pò il solito discorso che echeggia nelle discussioni di agricoltura alternativa. Io pratico agricoltura Naturale e Tradizionale...sono un coltivatore diretto...lo faccio per vivere...tutti i santi giorni sono a lavoro, e non ci sono sabati né domaniche né feste rosse...anche senza la Biodinamica. Credo che l'agricoltura industriale...quella dei numeri...quella "moderna" (non so se questo termine sia realmente azzeccato) si basi anche sul "semplificare" la vita all'agricoltore. Penso a questo: se diserbassi la vigna ci impiegherei meno di un'ora di trattore... Per trinciare l'interfila ci metto 4 ore... Per scavallare la fila ci metto 8 ore... Per zapparmela a mano ci metto 30 ore! Io non uso diserbanti e non scavallo la vigna, quindi...mi ci vogliono 34 ore per trinciarla e zapparla. Non so se mi sono spiegato
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19/01/2013, 2:31 |
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marco77
Iscritto il: 08/12/2009, 13:37 Messaggi: 3588 Località: Catania
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
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concordo con voi, il problema è il modo di avvicinarsi a questi metodi. Già è diffcile in modo tradizionale lo diventa ancor di più con i metodi alternativi, specie come nel biodinamico che dovrebbe essere accostato anche ad una filosofia di vita.
Poi forse con l'esempio dell'olio si è toccato un altro tasto, quello dei prodotti biodinamici ma anche biologici, si dovrebbe avere una conoscenza di tutti i processi, e non penso al caso specifico ma a quanti prodotti sono certificati biologici e poi sono prodotti a migliaia di km da noi....che senso ha.
comunque senza divagare troppo il metodo esiste e si fonda su delle convinzioni specifiche che hanno evidentemente un seguito, quindi bene che comunque se ne parli e ben vengano le critiche se costruttive.
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19/01/2013, 12:16 |
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frenzy
Iscritto il: 17/01/2012, 20:06 Messaggi: 1087 Località: Civita Castellana(vt)
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Sarei stato superiore alle provocazioni......ma dato che ormai il mio discorso per avere semplici INFO SUL PRODOTTO sono state superate da banali idee morali dato che in campagna ci vivo e lavoro allora mi sento in dovere a ribattere Riguardo le "provocazioni" di JeanGabin credo che siano per prima cosa senza senso ma solo per affermare la grande praticità di avere un orto più naturale possibile..e a chi interessa??sono 24anni che lo faccio quindi di pratica credo ne ho un pò...e poi se fosse in grado di leggere bene cosa ho scritto a pagina uno in fondo non ho scritto che le zucchine mi vengono male...bensi GRAN BENE!!!grazie anche allo stabbio maturo che metto di cavallo e le continue annaffiature...cosa vuol dire???che ne ho a valanga di zucchine ma non mi spiego il perchè le zucche a pochi centimetri non mi vengono bene...quindi prima di sentenziare e fare delle domande retoriche sull'orto del fine settimana(dopo che ci vive pure) sarebbe bene LEGGERE bene,focalizzare bene l'argomento o domanda che si fà e cercare una risposta più coerente possibile all'argomento domandato.. almeno si evita pure di andar fuori argomento
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19/01/2013, 13:50 |
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marco77
Iscritto il: 08/12/2009, 13:37 Messaggi: 3588 Località: Catania
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
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per capire bene, ne allegano molte ma si ammuffiscono, giusto? ma che tipo di muffa è?botrite? un eccesso di sotanza organica e continue annaffiature potrebbero essere la causa dei tuoi problemi.
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19/01/2013, 14:06 |
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eugenio
Sez. Orticoltura
Iscritto il: 09/08/2008, 9:24 Messaggi: 10192
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giusto nn andiamo fuori argomento ma sempre le tue zucche nn vengono molto bene? utilizzi sempre la stessa varietà?
_________________ I
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19/01/2013, 14:09 |
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frenzy
Iscritto il: 17/01/2012, 20:06 Messaggi: 1087 Località: Civita Castellana(vt)
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Sia per zucche che zucchine effettuo concimazione autunnale (2chili per metro quadro) e aratura..in primavera freso un paio di volte col sole forte da seccare tutte le malerbe e poi sullo stesso campo prima effettuo la buca dove immetto letame maturo..giusto mezzo secchio da 25l ,copro e poi metto i semi..lascio una rasetta dove poter annaffiare la pianta...ma fino a che non arriva giugno non annaffio tutti i giorni..poi in estate la mattina devo annaffiare per forza tutte le sere al tramonto...e ripeto,le zucchine (romanesche) ne ho a quintali...si sprecano davvero...mentre le zucche crescono un pò come se mi facessero un favore,fanno il ramo principale qualche foglia e dopo diversi fiori allegano una zucca che cresce a stento...ho provato pure a cimarle 30cm sopra la zucca formata ma niente!!le annaffiature in estate sono costretto a farle ogni sera se no il giorno dopo le foglie apparte esser mosce sono pure secche... Sotto la zucca, dopo che si è formata ,metto uno strato di sabbia ,o uno strato di paglia per tenerle non a contatto con la terra bagnata,o lasciate a terra ...le ho provate tutte ma dopo un mesetto sotto si forma la muffa,la zucca è mezza molliccia e la si butta...Ecco perchè cercavo qualcosa che gli dasse una spinta per crescere..
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19/01/2013, 14:48 |
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JeanGabin
Sez. Miscellanea
Iscritto il: 27/07/2011, 13:09 Messaggi: 29298 Località: Imperia
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Forse sarebbe meglio bagnare al mattino, la pianta la devi cimare quando è lunga un metro e mezzo circa, prima che inizi a fruttificare... Io di solito metto le piantine, non ho mai seminato direttamente in campo...
Ciao
_________________ Nella vita non esistono sfide, ma solo una sfida, quella con te stesso... "Gli esseri umani nascono con capacità diverse. Se sono liberi, non sono uguali. E se sono uguali, non sono liberi." Aleksandr Solženicyn
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19/01/2013, 19:06 |
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eugenio
Sez. Orticoltura
Iscritto il: 09/08/2008, 9:24 Messaggi: 10192
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che tipo di zucca usi? il letame lo metterei in autunno e in estate opterei per la concimazione minerale alla bisogna secondo me l'acqua puo giocare un ruolo negativo e proverei a cambiare varietà di zucca
_________________ I
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19/01/2013, 20:54 |
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redcif
Iscritto il: 20/11/2012, 13:24 Messaggi: 677 Località: Montescaglioso provincia di Matera
Formazione: perito agrario
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Concordo con JeanGabin, prima di fare qualsiasi prova (biodinamico, biologico, metodo sinergico ecc) devi essere un bravo agricoltore tradizionale.
X tosco anche io non voglio accendere nessuna polemica Il sottoscritto viene da generazioni di agricoltori, e nei primi anni ottanta quando in italia nessuno conosceva le trappole a feromoni io le utilizzavo facendomele arrivare dalla francia. la mia azienda è da 10 anni certificata biologica, prima usavo il metodo integrato (non facevo i trattamenti a calendario, ma solo se la soglia economica era positica, mi spiego meglio se avevo un attacco di tignola o di tignoletta ai vigneti, facevo dei conti se il danno era di 100 mila lire e il trattamento mi costava 100 mila lire non facevo nessun trattamento) Devo dire che in annate particolari, molto asciutte con 2/3 trattamenti ero a posto. Personalmente non credo che si possa applicare un biologico perfetto (poi ti spiego perchè), il biologico che pratico è vero biologico e non come tantissime aziende sparse in tante regioni italiane che fanno il biologico sulla carta (basta fare una semplice diagnosi fogliare e si nota che la coltura non è biologica). Io non sono un ispettore che deve controllare se le produzioni della determinata azienda sono biologiche o biodinamiche, ci sono organismi di controllo pagati per far questo, se non si accorgono di questi raggiri vuol dire che non fanno il loro lavoro, se qualcuno pagasse me per fare i controlli credimi scoverei chi fa il furbo. Per osservare io osservo e forse osservo troppo bene, io in azienda ci sto tutti i giorni e nel periodo estivo tanti lavori li faccio anche di notte. Sai cosa è l'inzaffardatura, è una miscela di argilla viva (volgarmente chiamata creta) miscelata con letame fresco di vacca gravida dove l'argilla ha l'azione del collante (si attacca alle radici delle piante ) si aggiunge un pò d'acqua e si mescola fino ad ottenere una poltiglia in cui si immergono le radici delle piante da mettere a dimora, va preparata ogni due gg e il letame della vacca gravida stimola la formazione delle radici (funziona da ormone radicante). Sempre nei primi anni ottanta abbiamo piantato le prime piantine ottenute per micropropagazione e tanti vivai dei dintorni dalle mie piante hanno preso il materiale per fare i campi di piante madri (perchè dopo svariate analisi, fatte dall'università di bari facoltà di agraria, sono risultate esenti da virosi) Quando il sottoscritto su alcuni GF677 (pesco mandorlo) ha praticato innesti di susino (varietà Angeleno e black diamond) per la pratica agronomica ritenuta non possibile per disaffinità di innesto, dopo sei anni sono scesi alcuni vivaisti della romagna a controllare il callo di cicatrizzazione, oggi puoi avere quei portinnesti già innestati con il susino. Non voglio dilungarmi, ti spiego solo il discorso del biologico perchè non lo ritengo valido, a meno che non hai l'azienda sperduta fra i boschi dove il campo più vicino dista 30 km. Alcuni anni fa mori un agricoltore che aveva alcuni pezzettini di terra a 5/6 km dalla mia azienda, prese il suo posto il fratello che di mestiere faceva l'insegnante, un giorno di aprile mentre controllavo la vegetazione dei vigneti se era sana sento nell'aria un forte odore di diserbante, prendo la macchina e giro per vedere chi stava diserbando, fatti alcuni km vedo questo idiota con una busta in testa per ripararsi dal diserbante che gli arrivava addosso perchè lavorava a favore di vento, ma la cosa tragica era che aveva montato gli ugelli al contrario, invece che rivolti verso il terreno erano rivolti verso il cielo. Dopo circa una settimana i primi filari del vigneto avevano tantissime gemme che si sviluppavano in maniera filamentosa (tipo cresta di gallo) tipico esempio di intossicazione da diserbo. Orbene a pochi km da me (una decina ) c'è la fascia ionica (metapontino) dove ci sono migliaia e migliaia di ettari di frutteti in genere, nella zona leader europea di produzione della fragola, dove i confini sono fatti da filari di alberi e dove ci sono aziende biologiche, mi spieghi se i miei confinanti fanno trattamenti con prodotti chimici come faccio io a dire che produco biologico o biodinamico, quando anche in assenza percettibile di vento c'è sempre l'effetto deriva, l'azienda media nel metapontino sono pochissimi ettari (2/3 ha ) a volte sono strisce lunghe 500 mt e larghe 40/50 mt. Caro tosco IO sono informato, osservo e provo Per vedere quale varietà di pero andasse meglio nella mia azienda ho piantato 56 varietà di pero e per ogni varietà 5 alberi e dopo alcuni anni ho tirato le conclusioni. Sono anni che la mia azienda partecipa a bandi solo di misure agroambientali. Quest'anno nell'orto ho deciso che su metà piantine di ogni cosa che pianterò userò il vermicompost tea (poi vi dirò se ha quegli effetti miracolosi che tutti dicono). Spero di essere stato chiaro e senza alcun proposito di accendere nessuna polemica. Saluti eustachio
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20/01/2013, 1:01 |
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Tosco
Iscritto il: 07/06/2010, 14:55 Messaggi: 5321 Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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Accipicchia Eustachio In pratica hai allegato un curriculum vitae (sto scherzando ). Beh, hai esperienza, ma mi chiedo se tu ne abbia nel Biodinamico. A quello che leggo ne hai sul biologico (evidentemente anche molta), ma questo non vuol dire che tale esperienza possa bastare per comprendere tutt'altra pratica agronomica/approccio filosofico. Io, che sono il Primo degli Ignoranti, posso dirti con tutta franchezza che frequento agricoltori di Biodinamico da almeno 4 anni, ed ancora poco (pochissimo) c'ho capito, nonostante abbia un diploma ed 1/3 di laurea, e che sia agricoltore, ed i miei suoceri siano agricoltori fuggiti dal Biologico (anche per alcune delle considerazioni che facevi notare tu nell'intervento): tutto questo spesso non mi basta per comprendere alcune interpretazioni della Biodinamica, ne tantomeno la selva di agronomi (ex colleghi universitari) che conosco riesce a capirla bene. Questo NON PER DIRE CHE LA BIODINAMICA SIA COSA ARDUA DA DECIFRARE, ma perchè evidentemente richiede un approccio mentale tale da dare determinate interpretazioni che talvolta (pare) esulano dall'eruditismo accademico o dal fare agricoltura in modo convenzionale. Ed ecco che magari tanta esperienza a poco possa contare nell'interpretazione di qualcosa di "diverso". Insomma...io ho letto e riletto alcuni libri, ma se ho capito qualcosa è solo perchè sono andato fisicamente in un'azienda biodinamica ed ho seguito di persona determinate lavorazioni con l'agricoltore che me le spiegava. Magari sono duro di comprendonio io (cosa molto possibile), ma credo che oltre all'osservazione ci voglia il CONFRONTO per capire bene la biodinamica. Per esempio, parliamo di letame. Che letame viene usato? Di che animali? Cosa mangiano (e come vivono) questi animali? queste tre semplici domande (mi è stato spiegato) possono essere alla base di tutto in biodinamica, e non tutti i letami sono uguali. Non sono certamente la persona più indicata per affrontare molte discussioni sull'argomento, ma (per esempio) quando decisi di mettere le prime capre in azienda, un caro amico che fa biodinamica mi contestò il fatto che le avessi prese senza corna: ricordo che m'intrattenne circa mezzora sulla specifica questione delle corna delle capre, e le sue parole mi affascinarono così tanto da farmi rendere conto di quanta convinzione (e conoscenza) c'era dietro ogni suo singolo concetto. Generalmente (credo...ma posso sbagliarmi) chi fa Biodinamica da qualche anno ha una profonda esperienza maturata in confronti ed esperimenti (un pò come il tuo discorso dei peri): almeno io ho sempre "fame" di conoscenza di fronte a persone del genere. Per le tue zucche potresti chiedere anche ad un agricoltore di biodinamica. Nel mio manuale non ho trovato nulla di specifico, ma la cosa che mi viene da pensare è che quella varietà sia poco adatta a codesto terreno. Cambiare zucche?
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20/01/2013, 1:46 |
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