Gianluca84 ha scritto:il top è dare azoto e fosforo.
il fosforo per la radicazione e l'azoto per farlo sviluppare
Concordo.Ma il fosforo deve essere apportato per poco più della metà della quantità di azoto.Clacoli molto difficili in agricoltura biologica.Per il coltivatore biologico speso non ci sono etichette per leggere le quantità giuste.
Il Fusarium oxysporum f. sp. Lycopersici è un deuteromicete appartenente alla famiglia delle Tuberculariaceae. Questo fungo è dotato di una specifica attività patogenetica nei confronti del pomodoro che si esplica prevalentemente a temperatura tra 27-30 °C. Per tale motivo le infestazioni si sviluppano maggiormente nei mesi estivi e nelle regioni centro-meridionali. La tracheofusariosi è una grave malattia che può colpire piante sia in coltura protetta che in pieno campo, in qualsiasi stadio vegetativo e in qualsiasi fase fenologica. Si manifesta inizialmente con sintomi aspecifici, come l’ingiallimento delle foglie che può interessare solo una parte della pianta e in seguito la necrotizzazione dei tessuti colpiti che nei casi più gravi può portare rapidamente alla morte. L’aspetto sintomatologico tipico della malattia è rappresentato dalla degenerazione dei tessuti xilematici che si manifesta con inbrunimento e definitiva occlusione della zona vascolare in particolare del colletto e delle radici. Oltre a questa azione si assiste anche ad una perturbazione fisiologica del ricambio idrico a causa di alcune sostanze tossiche emesse dal patogeno alle quali è associata una risposta della pianta che per difesa tende a chiudere i vasi xilematici. Il Fusarium oxysporum, come molti altri Fusarium, è un saprofita che vive naturalmente nel terreno dove può conservarsi vitale per diversi anni grazie ai suoi organi di resistenza ( i clamidoconidi) e solo quando le condizioni ambientali diventano favorevoli può passare alla fase parassitaria. La diffusione della malattia è inoltre favorita dall’utilizzo di sementi infette o piante ottenute da propagazione che hanno già incubato la malattia. La penetrazione del micete nella pianta avviene attraverso ferite o altre soluzioni di continuità presenti sopratutto nelle radici da cui l’infezione si diffonde tramite i vasi xilematici per tutto il fusto. La lotta contro il Fusarium del pomodoro è solo di tipo preventivo e si basa sull’utilizzo di interventi agronomici e di miglioramento genetico o l’utilizzo di trattamenti chimici. La lotta agronomica consiste essenzialmente nella scelta di cultivar resistenti alle differenti razze del patogeno e l’utilizzo di pratiche quali le rotazioni di almeno 4-5 anni, la raccolta e distruzione dei residui vegetali infetti e il riposo del terreno dopo interventi di sterilizzazione per consentire alla biocenosi di ricostituirsi. La lotta chimica anch’essa a scopo preventivo è caratterizzata dalla disinfezione del terreno con fumiganti quali Bromuro di metile, Dazomet, Metilsotiocianato + Dicloropropene. Tali prodotti tuttavia sono molto costosi e pertanto questo tipo di trattamento è limitato alla coltivazione del pomodoro in serra. Molto efficace è anche la concia dei semi non certificati con fungicidi benzimidazolici. In questi ultimi anni, inoltre, si stanno sperimementando delle tecniche di lotta biologica basate sull’antagonismo naturale presente tra il patogeno e alcuni altri ceppi di Fusarium non dannosi per le piante. Si poterebbe controllare la virulenza del fungo con terreni "repressivi" specifici o substrati trasformati in terreni repressivi attraverso l’inoculo di ceppi antagonisti allevati in vitro. Ed è ancora in fase di studio la possibilità di utilizzare altri funghi tra cui il Gliocladium virens ed alcuni ceppi batterici del gen. Pseudomonas o adirittura alcune colture ortive che sembrerebbero mostrare un’azione antagonista a livello della rizosfera.
ma dalle radici cresce un nuovo fusto sano.................. elimino anche quello?? o adirittura conviene esportare la pianta con la sua nterra e eliminarla?? il terreno era vergine e non coltivato da almeno 10 anni
ciao nino... è proprio una brutta bestia la fusariosi... ti consiglio di eliminare le piante, estirpandole proprio dal terreno ed allontanandole dalle altre... se vuoi essere sicuro che sia una fusariosi prova a spaccare la parte nera... troverai un marciume molle... se lo trovi è una fusariosi...
ho estirpato la pianta con la su aterra.. si stava avvizzendo sempre più la base del gambo era nera e dura secca non passava più nessuna linfa.. ho pensato cosa possa essere sucesso e mi sono ricordato di avere dimenticato il tubo per innaffiare aperto per una ora un paio di giorni prima... un vicino l'ha chiamato male del carbone ma...
Cari amici, qui nelle mie terre è scoppiato un caldo estivo, ma temo che non durerà... Il mio orto inoltre è a circa 600 metri s.l.m. ed in una zona molto assolata, ma in cui tira sempre vento, per questi motivi non so bene se mi convenga metter già in terra - con oltre un mese d'anticipo sullo scorso anno - le piantarole di pomodori... Cosa ne pensate, voi esperti? Io sto meditando di far un esperimento: mettere a dimora ora cinque o sei piantarole (su 20 totali) e vedere se resistono... Quale viarietà mi suggerite di usare per questo esperimento? Qual'è quella che può meglio resistere in tali condizioni? I Sammarzano van bene?
Grazie in anticipo per le delucidazioni che son sicuro scioglieranno i miei dubbi!