Sono della provincia di Brescia e da appassionato di "agricoltura", un 5 anni fa decisi, con tanto entusiasmo e con l'autorizzazione dell'Amministrazione, di recuperare un'area verde del mio Comune abbandonata a se stessa per trasformarla in un orto pubblico a disposizione di tutti gli abitanti della via. Oggi questa passione (hobby) è più viva che mai, con l'orto che di anno in anno diventa sempre più grande e bello.
Il mio quesito è questo: quest'anno ho comprato tutti pomodorini tipo datterino/piccadilly/ciliegino (per sintetizzare, diciamo tutte piante con "frutti" dai 30 ai 50gr).
Secondo Voi la sfemminellatura è necessaria? Oppure essendo i frutti di piccole dimensioni, i cacchi si possono lasciare senza inficiarne quantità e qualità? O, ancora, va fatta, ma solo "in parte"? C'è differenza di trattamento, sempre in termini di sfemminellatura, tra varietà a crescita determinata ed indeterminata?
Si tratta di come interpretare ciò che stai realizzando, se intendi coltivare l'orto per raccogliere tanto prodotto senza faticare allora trapianti, dai acqua e attendi che il prodotto giunga a maturazione, se invece hai tempo e vuoi raccolgiere un prodotto di qualità occorre impegno e attenzioni e qui ricade anche la sfemminellatura. Più frutti ci sono in crescita e più la pianta è stressata e quindi non ti regala qualità. Pertanto documentati e se vuoi seguire i consigli, decidi tu. posso solo mostrarti come si fà. Ciao
La tecnica la conosco e non è un problema dedicarci del tempo.
Il mio unico dubbio era sul fatto se fosse necessaria su pomodori di piccole dimensioni, considerato anche che continuano la loro maturazione anche una volta raccolti.
Da quello che mi suggerisci, se cerco anche qualità e non solo qualità, direi di si.
Ultima gentile richiesta: anche sulla varietà determinate vale lo stesso discorso?
Scusate ma mi intrometto nell'argodendo chiedendo se per la crescita della piantina di pomodoro devo togliere anche le ramificazioni laterali che nascono sul fusto centrale della piantina stessa. Grazie