Da parecchi giorni gira sulla Rete una notizia che viene spacciata come una novità assoluta. L'hanno ripresa siti di giornali cartacei e anche blog molto letti, ieri sera nel telegiornale delle otto l'ha sparata anche il Tg5. Il fatto sarebbe che il professor Pierdomenico Perata della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa avrebbe ottenuto dopo varie ibridazioni un pomodoro nero. Il primo pomodoro nero della storia.
Si dà il caso che l'hanno scorso l'amica Seve, che era andata all'annuale manifestazione alle serre reali di Racconigi dove si possono trovare piante insolite, mi aveva portato quattro piantine di pomodori neri. Li piantò Paolo nel mio orto e vennero fuori appunto pomodori neri come quelli che vedete nella foto in alto. Molto gustosi avevano però un difetto, appena raccolti si mantenevano sodi soltanto per uno o due giorni, poi rammollivano. Quindi quest'anno non li abbiamo più piantati. Mannaggia non li ho fotografati. Alcune persone parecchio anziane che li videro mi dissero che una volta erano diffusi poi se n'era persa, come si dice, la semenza. Infatti qui leggo
Dalla foto sembrerebbero derivati dai pomodori neri, delle vecchie varietà che erano scomparse dal mercato da 40 anni.
E qui
Si tratta di un pomodoro originario della Crimea, da qualche anno si riescono a trovare selezioni anche in Italia. Il suo colore scuro conferma una buona quantità di antiossidanti presenti; il più importante è il licopene , che sembrerebbe avere una prevenzione attiva contro diversi tipi di tumori, in particolare contro quelli della prostata dell'uomo (già accertato) e quello del seno per la donna
Sarebbe interessante sapere dal professor Perata chi ha spacciato questo ibrido come un risultato strabiliante, titola Il Tirreno "Il pomodoro nero, elisir di giovinezza", e se questa varietà ha sostanze che le altre non hanno. Così per dare il giusto peso alle cose e anche alla scienza che per essere tale non ha bisogno di sensazionalismi.
Aggiornamento 25 luglio ore 13:06
Mi scrive il professor Pierdomenico Perata che ringrazio
Gent.mo Sig. Cane,
la ringrazio per la sua email.
Le rispono sinteticamente: esistono diverse varieta' di pomodoro aventi una colorazione molto scura, vicino al nero. E' il caso del Kumato, varieta' prodotta dalla multinazionale Syngenta, che presenta una colorazione marrone scura, presente sia nella buccia che nella polpa. Ed esiste il Nero di Crimea, anch'esso con una colorazione scura. Queste varieta' devono presumibilmente la propria colorazione scura alla contemporanea presenza del licopene (il carotenoide che conferisce la colorazione rossa) e della clorofilla (di colore verde, che sommandosi al rosso conferisce la colorazione marrone scura). La pubblicazione scientifica che supporta questa mia affermazione e' la seguente:
http://jhered.oxfordjournals.org/cgi/co ... l/94/6/449" target="_blank. Queste varieta' sono completamente differenti dalla varieta' Sun Black selezionata nell'ambito del progetto Tom-Anto (finanziato dal Ministero dell'Universita' e della Ricerca e non da una societa' privata, come affermato in alcuni siti web). La varieta' SunBlack presenta una colorazione viola-nera totalmente differente da quella del Kumato e del Nero di Crimea. La pigmentazione e' limitata alla buccia, mentre la polpa mantiene la sua normale colorazione rossa (mentre il Kumato presenta la pigmentazione scura anche nella polpa). La pigmentazione viola-nera del Sun Black e' dovuta all'accumulo di antociani nella buccia. Gli antociani, normalmente assenti nel frutto di pomodoro, sono molecole antiossidanti presenti in molti frutti (uva nera, mirtilli, fragole etc). Il Sun Black, quindi, contiene sia il licopene (di colore rosso e con proprieta' antiossidanti) che gli antociani (di colore viola e anch'essi con proprieta' antiossidanti).
Il Sun Black e' quindi una novità nel panorama vegetale. E' il risultato di due anni di ricerche da parte di quattro laboratori (Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, Universita' della Tuscia, Università di Modena e Universita' di Pisa), da me coordinati. Il Sun Black, ci tengo a ribadirlo, non e' un OGM ma il risultato di un incrocio (la tecnica con la quale sono ottenute tutte le varieta' vegetali non-OGM, tramite l'impollinazione dei fiori) effettuato dal Professor Soressi dell'Università della Tuscia, uno dei piu' qualificati genetisti del pomodoro al mondo. Il Sun Black viene attualmente studiato dagli altri laboratori del progetto Tom-Anto per definirne nel dettaglio le proprieta' nutritive.
Quindi, per riassumere: la risposta alla domanda "se questa varietà ha sostanze che le altre non hanno" e' si. Le sostanze sono gli antociani, normalmente totalmente assenti nel frutto di pomodoro (Lycopersicon esculentum). Il Sun Black NON e' un OGM e non ha niente a che fare con il Kumato.
Spero che questa mia risposta possa risolvere i suoi legittimi dubbi e quelli dei lettori del suo Blog,
Cordiali saluti,
Pierdomenico Perata
http://albertocane.blogspot.com/2008/07 ... novit.html" target="_blank