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POMODORI INNESTATI CHI HA ESPERIENZA ? 
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Iscritto il: 16/02/2009, 23:52
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Ciao mantovano,sono piero dalla prov. di TO .
Io coltivo da anni in serra tunnel del pomodoro innestato su ibrido Arawak F1 ,tipologia cuore di bue Albenga. A parte che pago 0,80 € a piantina in alveolo
(altezza 15 cm ,e poi la ripicchetto in vasetto diam. 10 per farla crescere fino a 25 cm circa),direttamente dalla ditta innestatrice. si tratta poi al max di 200 pt.a volta,non di migliaia !
Effettivamente la produzione e' decisamente ,ma molto,superiore.Lo stato sanitario della pianta,grazie all'apparato radicale del
l'innesto selvatico molto rustico, e' senz'altro migliore,e la parte epigea della pianta,tende (almeno da me) ad ammalarsi molto,molto di meno delle normali malattie fungine che attaccano il pomodoro (fermo restando appropriate cure colturali che dissuadono l'attacco parassitico,come ridotta umidita' in serra,ridotti adacquature,arieggiamento ambiente,investimento colturale(distanze tra e su file) ampio ( pianto normalmente a 90 cm sulle file,allevando la pianta a 2 branche a Y).
La pianta e' molto esigente in fatto di concimazione,che vanno interrate lautamente sopratutto la potassica.L'apparato radicale del selvatico,infatti e' voracissimo di sostanza nutritiva,avendo un'ampiezza decisamente imponente rispetto a quello delle normali piantine di pomodoro,e quindi in grado di sfruttare al max le potenzialita' di fertilita' del terreno.

Se riesco,ti invio foto delle serra di cuore di bue annata 2009 (sono un po' pesanti in m.bytes,dovrei compattarle).
E' uno spettacolo vedere kili e kili di pomodoro pendere da queste piante!
Normalmente fertirrigo a goccia per concimazione di mantenimento e produzione con idrosolubili ,in modo da mantenere alto il grado osmotico della soluzione salina nel terreno,al fine di migliorare il gusto del prodotto.

Se hai bisogno di consigli (non voglio assolutamente sostituirmi ai moderatori,con cui mi scuso),avendo acquisito discreta esperienza,contattami pure!
P.


22/05/2010, 21:13
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Iscritto il: 09/08/2008, 9:24
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Cita:
Io coltivo da anni in serra tunnel del pomodoro innestato su ibrido Arawak F1 ,tipologia cuore di bue Albenga


xchè poi parli di apparato radicale di selvatico?

Cita:
La pianta e' molto esigente in fatto di concimazione,che vanno interrate lautamente sopratutto la potassica.L'apparato radicale del selvatico,infatti e' voracissimo di sostanza nutritiva,avendo un'ampiezza decisamente imponente rispetto a quello delle normali piantine di pomodoro,e quindi in grado di sfruttare al max le potenzialita' di fertilita' del terreno.

se voracissimo ed il terreno è fertilissimo può anche andare bene ma se invece il terreno è nella norma e per produrre tanto devi fertirrigare molto rifarei 2 conti
fammi sapere quasi collega ;)

_________________
I


22/05/2010, 22:30
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Grazie Eugenio! mi hai preso in castagna! hai ragione ; mi sono espresso non correttamente.
preciso , parlando, piu' tecnicamente, di apparato radicale del portinnesto ( solanum non so che specie).
Fermo restando che e' un apparato radicale del tutto piu' esteso di quello delle classiche cv. di pomodoro ( lo si nota al trapianto,quando il pane di terra e' un fittissimo groviglio di radici),esso si avvale di laute concimazioni di fondo (e di mantenimento....e poi ti spiego perche',nelle mie condizioni) per esprimere al massimo le sue capacita' produttive sulla marza
su cui viene innestato.
Questo,ed hai ragione, avviene per tutte le altre varieta' e specie ! piu' il terreno e' fertile e piu' producono.Non ci piove.
Secondo la mia esperienza, col pomodoro innestato,si esalta, questo rapporto,dando veramente una marcia produttiva in piu,' rispetto alla
classica piantina;senza contare gli aspetti fitosanitari del tutto migliori,sopratutto in terreni sfruttati quasi a monocoltura protetta.Con tale sistema ho smesso
anche la disinfezione chimica del terreno (sopratutto per le serre a peperone!!)

Ti dicevo che fertirrigo nelle fasi di produzione per sostenere la pianta nel periodo (decisamente lungo) del raccolto,in quanto
mi trovo ad operare su un terreno alluvionale totalmente sciolto(= spiaggia dell'adriatico !),a tessitura sabbioso-limosa,scon scarsissima capacita' di scambio cationico,pochissimo immagazzinamento di sali nei colloidi argillosi inesistenti, e quindi un terreno facilissimo da lavorare,dalla forte precocita' (riscalda in fretta),ma un colabrodo a livello nutrizionale.Di qui la necessita' di forti concimazioni organiche per ricreare la parte Humica scarsamante presente.Dopo anni ad ortive,con massicci interventi correttivi del ph ed ammendanti,sono riuscito a tamponarne i difetti . Erano terreni da sempre vocati a coltura di asparago .
Difatti il comune di Santena (to) e' rinomato ,nel comprensorio della pianura del torinese,con Cambiano e Poirino per questo ortaggio prelibato.

Grazie per il tuo commento! ti chiedo scusa nuovamente;non voglio rubarti il compito di esperto moderatore! ho solo portato la mia esperienza.

Mi fa piacere se mi dici la "tua". grazie. Piero Muratore - To


23/05/2010, 1:00
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mi chiedi scusa e perchè? il mio nn voleva essere un appunto ma solo una constatazione
relativamente alle piante innestate rappresentano attualmente il solo mezzo ecosostenibile per superare problemi di malattie legate al terreno anche se con il peperone sussistono ancora problemi legati all'individuazione di un portinnesto veramente resistente.
Certo che con un terreno colabrodo come il tuo le tante fertirrigazioni vanno ad arricchire la falda sottostante.
Come ammendante hai mai provato il compost da forsu?
Se hai voglia e un pò di tempo da dedicarci potresti veramente diventare un agrimoderatore
ciao

_________________
I


23/05/2010, 10:06
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