HO fatto alcuni piantini di zucchine, messe in in semenzaio illuminato. Le piantine sono cresciute bene, ma le foglie si accartocciano dopo qualche giorno. Cosa può essere? Ieri ho messo un ventolino perché la temperatura andava oltre i 27°. Oggi sta sui 21. Grazie.
Dopo l'installazione della ventolina le nuove foglie non hanno più avuto problemi. Le ho anche messe in vasi più grandi, sperando di riuscire a trapiantarle nel giro di qualche giorno.
L'altro ieri ho messo le piantine a dimora. Di notte le copro con il tnt. Stamattina ho notato che due delle 8 piantine hanno delle foglie come quelle della foto. Cosa può essere? C'è qualcosa che posso fare? Grazie.
L'imbatto della luce non mi fa distinguere bene: in loco è facilissimo accertarsi se sulla pagina c'è una sorta di farinosità biancastra, e in tal caso è mal bianco, una malattia comunissima su cucurbitacee e possibilmente va controllata con appositi fungicidi (ce ne sono diversi anche per uso non professionale). Tuttavia mi riservo di ritornarci se fai altre foto più chiare perché non mi convince il bianco sui margini e le nervature verdi come si trattasse di una clorosi. Gli accartocciamenti della prima foto e quello scorcio di foglia in altro a sx con segni - così almeno mi appaiono in foto - di decolorazioni delle nervature possono far sospettare una virosi: peraltro le zucchine ne vanno parecchio soggette anche se spesso in modo lieve e senza compromissione del raccolto e della commestibilità.
Ti ringrazio. L'aspetto mi pare un po' farinoso. Come se ci fosse polvere. Il mal bianco sarebbe l'oidio? Può servire il rame o lo zolfo? Le foglie malate devo asportarle? Ti mando qualche altra foto. Grazie di nuovo.
Mal bianco e oidio sono in pratica sinonimi: per l'esattezza in primo è il nome comune della malattia provocata da un fungo anticamente classificato nel genere botanico Oidium. Su zucchine in realtà gli agenti del mal bianco possono essere due appartenenti ai genn. Golovinomyces e Podosphaera (P. fusca è quello più frequente in Italia settentrionale). La difesa si fa con anti-oidici: quello più antico ma non per questo meno efficace è lo zolfo; l'impiego di sostanze attive di sintesi (ce ne sono per uso non professionale) può essere più risolutivo ma ci sono diversi studi che confermano l'avvenuta insorgenza di ceppi resistenti ad alcune di tali molecole fungicide. In alternativa si può ricorrere a prodotti biologici ad es. a base di Ampelomyces quisqualis.
Per lo oidio ho ancora un po' di penconazolo. Sopra c'è scritto di fare da due a 4 trattamenti da ripetere dopo 14/16 giorni. Ma cosa vuol dire. Tratto oggi, poi tra 14 gg e così via per massimo 4 volte o tratto oggi 2 volte e poi di nuovo tra 14 giorni? Allego lo screen della scheda.