come da titolo alcune piante di pomodoro si sono seccate, e la cosa che ho notato che il gambo nella parte che va sotto terra diventa sottile, scuro, la pianta si affloscia e poi secca. Sapete dirmi di più ?? grazie
Si confermo, si tratta di marciume radicale.. dovresti dare acqua al terreno esclusivamente quando necessita, non quando è già inzuppato d'acqua e questo fenomeno non accadrà più.
Ci sono più patogeni che causano la moria delle piantine: fusarium, pythium etc.. Per dire qualcosa di più servirebbe come ti hanno già detto una foto.
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Alessandro1944 ha scritto:Ci sono più patogeni che causano la moria delle piantine: fusarium, pythium etc.. Per dire qualcosa di più servirebbe come ti hanno già detto una foto.
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esattamente come la foto sopra, il gambo si assottiglia e marcisce nella parte bassa, ora devo dire la verità sembra essere passato, il problema ha riguardato alcune piantine al inizio della produzione
L'assotigliamento della porzione pedale del fusto è un sintomo tipico che riconduce a Pythium sp.. Se i danni sono stati modesti buon per te; tuttavia se i tuoi pomodori sono coltivati in piena terra tieni presente che l'oomicete in argomento è un patogeno tellurico, cioè vive e si conserva nel suolo.
"Gli attacchi del genere Pythium si caratterizzano per una strozzatura necrotica del colletto delle piante, imbrunimento e marcescenza delle radici e successivo allettamento e morte delle piantine nel giro di pochi giorni. Le condizioni ottimali per lo sviluppo del patogeno sono tipiche della fase di trapianto dei pomodori: temperature tra i 25 e i 28 °C, umidità relativa elevata (>90%), presenza di acqua nel terreno, necessaria per il movimento delle zoospore del fungo attratte dagli essudati radicali.
I Pythium, infatti, appartengono al gruppo ficomiceti e vivono nel terreno allo stato saprofitario. Essi producono oospore svernanti per lungo tempo che germinano in presenza di condizioni favorevoli. Il loro movimento avviene esclusivamente in presenza di un velo liquido e la penetrazione a livello radicale avviene solo attraverso microlesioni o ferite.
Per quanto concerne la lotta nei confronti dei Pythium oltre a evitare eccessi idrici che favoriscono l’infezione fungina da parte delle zoospore, si possono utilizzare in maniera soddisfacente alcuni funghi antagonisti quali Trichoderma asperellum, T. hartianum, T. gamsii, Pythium oligandrum o il batterio Streptomyces griseoviridis." [da articolo Edagricole].