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taniaf
Iscritto il: 26/06/2008, 12:38 Messaggi: 29
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A fine stagione posso definire il mio orto un fallimento. Le mie piante di pomodori che erano bellissime rigogliose e grandi hanno prodotto pochissimi frutti, in media su 30 piante 2 kili di pomodori. NN sarà stato forse il tipo di concime consigliato dal negoziante per l'orto? Vorrei sapere per avere un buon raccolto di pomodori le percentuali di potassio azoto etc.
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27/08/2008, 14:21 |
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Francesco
Iscritto il: 13/03/2008, 19:45 Messaggi: 6200 Località: San Casciano V.P. (FI)
Formazione: Per. Agrario e Dott. in Scienze e Tecn. Agrarie
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Ciao taniaf, prima di rispondere alla tua domanda devo avere altre informazioni, prima di tutto che tipo di concimi ti ha consigliato il negoziate, se puoi scrivici le percentuali degli elementi e la loro forma, es. Azoto se nitrico, ammoniacale o organico. Poi per sapere quanto concime dare ci devi dire che tipo di terreno è, la sua fertilità. Altra cosa importante è il clima della zona, importante è sapere la frequenza delle piogge, perché queste possono dilavare i concimi, soprattutto quelli che contengono nitrati. Aspetto tue notizie. Saluti Francesco
_________________ - La morte non è niente - aveva affermato il 12 dicembre 1804, nello splendore della sua potenza. - Ma vivere sconfitti e senza gloria - aveva aggiunto - significa morire ogni giorno. (Napoleone) Egli vive ancora.
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27/08/2008, 14:58 |
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taniaf
Iscritto il: 26/06/2008, 12:38 Messaggi: 29
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ciao francesco, credo che tu mi stia chiedendo veramente un pò troppo per le mie possibilità. Quello che ti posso dire è che nn so nulla nè del concime nè del terreno, il clima però di roma nord è temperato con poche pioggie. Nn puoi consigliarmi un concime adatto un pò a tutto? grazie
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02/09/2008, 13:18 |
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Francesco
Iscritto il: 13/03/2008, 19:45 Messaggi: 6200 Località: San Casciano V.P. (FI)
Formazione: Per. Agrario e Dott. in Scienze e Tecn. Agrarie
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Ciao taniaf, ti posso dare qualche consiglio in generale non conoscendo le caratteristiche del caso specifico, per l'orto si può fare una concimazione di fondo, ti consiglio con letame, mi raccomando ben maturo, questo deve essere interrato con le lavorazioni di aratura e affinamento del terreno, poi quando è il periodo metti le piante a dimora e da qui in poi ti consiglio di fare concimazioni localizzate per ogni piantina, in modo da variare la dose a seconda della produttività della pianta stessa, il concime più usato è il Nitrato di potassio, contiene in buone percentuali sia azoto che potassio, oppure per dare una spinta iniziale alle piantine puoi usare Nitrato d'ammonio, altro concime molto usato che apporta solo azoto e l'Urea, l'azoto dell'urea non è prontamente disponibile, ma la cessione avviene lentamente e per un periodo piuttosto lungo che segue la crescita della pianta. Per qualsiasi dubbio chiedi pure. Spero di esserti stato di aiuto. Saluti Francesco
_________________ - La morte non è niente - aveva affermato il 12 dicembre 1804, nello splendore della sua potenza. - Ma vivere sconfitti e senza gloria - aveva aggiunto - significa morire ogni giorno. (Napoleone) Egli vive ancora.
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02/09/2008, 14:36 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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qualcuno mi sa dire qualcosa sui problemi di carenza di calciosui pomodori cuore di bue?
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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01/01/2009, 10:41 |
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eugenio
Sez. Orticoltura
Iscritto il: 09/08/2008, 9:24 Messaggi: 10200
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Una produzione di pomodoro di 100 t/ha necessita circa di 170 kg/ha di calcio. Un'adeguata nutrizione a base di calcio migliora la consistenza del pomodoro e ne aumenta il contenuto zuccherino (grado Brix). Ha anche un'influenza diretta sul bilancio idrico della pianta, poiché attiva il potassio per la regolazione dell'apertura stomatica, consentendo così il movimento dell'acqua nei tessuti. Una carenza di calcio nel pomodoro porta quasi sempre all'insorgere della fisiopatia del marciume apicale (BER); il periodo critico si ha durante la massima espansione del frutto, circa due settimane dopo l'impollinazione. In questo periodo, qualunque fattore limiti l'assorbimento di calcio, incrementa il rischio di BER. Uno dei più comuni fattori in questione è lo stress idrico; condizioni di asfissia radicale, per esempio, riducono la traspirazione della pianta, limitando quindi l'assorbimento di calcio, che normalmente si muove per mezzo della corrente evapotraspirativa. Inoltre, in suoli saturi d'acqua, la nitrificazione è fortemente ridotta e la concentrazione di ammonio nel suolo si innalza molto, entrando in competizione con il calcio ed aumentando il rischio di marciume apicale. Da Impronta ciao
_________________ I
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01/01/2009, 11:02 |
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