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Tecniche di coltivazione, malattie, concimazione, varietà, semine, trapianti e raccolta - Consigli e curiosità su serre, orti familiari, ecc.
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Re: patate bucate

20/09/2017, 0:35

bieler ha scritto:.... ho tagliato a fette qualche patata e le ho dislocate, appena ricoperte di terra, nell'appezzamento destinato alle patate. Tutti i giorni passavo a controllare e così ho eliminato una notevole quantità di larve che erano attratte dalle "esche"....


Non male come idea, in pratica una trappola alimentare con eliminazione "meccanica" del parassita :twisted:...e a costo zero!, che come concetto è analogo a quello delle c.d. piante trappola.

Una volta un ricercatore specializzato in elateridi (in particolare su mais) mi regalò, per scopi didattici, una trappola appostimente studiata per questo tipo di insetti (come adulti), basata come attrattivo sul ferome sessuale (vd. foto, in campo la trappola va parzialmente interrata). In calce metto la descrizione di un'altra trappola economica per larve però sperimentata a livello tecnico. Entrambi i suddetti tipi servono per il monitoraggio, ma volendo si potrebbero impiegare per un tentativo di cattura massale.

Ortica93 ha scritto:Noi invece abbiamo risolto...utilizzando del ricinito in polvere


La soluzione proposta da Ortica invece potrebbe essere assimilabile a un altro sistema sperimentato, che è quello delle farine derivate dalle c.d. piante biofumiganti oppure biocide (lo scopo è di interrarle per disinfestare il terreno con sistemi biologici). Sono andato a cercare il RICINITO®plus che è presentato come fertilizzante contenente ciò che resta del seme di ricino dopo l'estrazione dell'olio e miscela umificata da letame bovino e avicolo: la cosa curiosa e interessante però è che tra le piante appunto biofumiganti idonee contro i ferretti (si possono anche impiegare in sovescio) ci sono alcune selezioni di brassicacee e il Ricinus communis :o


Trappole per larve per il monitoraggio di elateridi Furlan et al.
Le trappole attrattive sono vasetti in plastica drenanti (diam.10-11cm) riempiti per metà con vermiculite e 30 ml di semi di mais più 30 ml di semi di frumento, quindi colmati con altra vermiculite. Dopo essere stati abbondantemente bagnati i vasetti vanno interrati in modo che il bordo superiore risulti a circa 5 cm dalla superficie del terreno. All’atto dell’interramento va collocato sopra i vasetti circa 2 cm di terra, un sottovaso rovesciato (diam. 18 cm) e infine si copre con altro terreno fino ad arrivare alla superficie
Allegati
YATLORf (elateridi).JPG

Re: patate bucate

20/09/2017, 9:16

avevo letto anche io questo metodo.
si può anche fare un sovescio biofumigante. ovvio che servono però spazi consoni e attrezzature consone

Re: patate bucate

20/09/2017, 15:46

kentarro ha scritto:... servono però spazi consoni e attrezzature consone


Se si impiegano farine o pellet di piante biofumiganti però ilmetodo si può applicare anche a livello di orto famigliare (certi pellet sono più efficaci rispetto al sovescio fatto con la stessa pianta da cui essi sono derivati).

Ho conservato gli Atti di un Convegno dove si è parlato di queste cose (Agroinnova - Università Agraria di Torino; fanno parecchia sperimentazione in tale settore): l'interesse è molto aumentato soprattutto a causa della revoca e/o limitazioni dei tradizionali prodotti ammazzatutto (bromuro di metile in primis) impiegati segnatamente per la geodisinfestazione del terreno nell'orticoltura intensiva sotto tunnel e in floricoltura in ambiente protetto. Più in generale le crescenti restrizioni sull'impiego di prodotti fitosanitari obbliga a cercare nuove soluzioni e strategie.

Principalmente l'impiego dei biofumiganti è diretto contro i patogeni fungini tellurici e i nematodi. Ad es. i pellet di selezioni di brassicacee (Brassica juncea) agiscono sviluppando una sostanza che nel terreno viene trasformata in isotiocianato che ha una azione biocida (dai batteri agli artrpododi). Dal punto di vista chimico non c'è sostanziale differenza tra una fumigazione con molecola naturale e una di sintesi, però in quella ottenuta con sovescio o pellet l'azione è rapida e breve, non c'è deriva, non comporta il vuoto biologico nel terreno ma semplicemente riduce la carica degli organismi nocivi in sovraccumulo.

In rapporto alla problematica riscontrata nel terreno (funghi agenti di marciume radicale, nematodi etc.) si sceglie la pianta da sovescio o il derivato più adatto.

Convengo comunque sul senso più lato del concetto che hai espresso: certamente la difesa con mezzi e criteri biologici richiede preparazione ed esperienza e non si può pensare di risolvere il problema comportandosi come si fa con fungidi o insetticidi chimici che di per se stessi sono più efficaci (salvo poi pagarne le conseguenze non solo sulla salute ma anche per il noto problema della resistenza e della distruzione degli equilibri ecologici).


Per chi volesse saperne di più sulle biofumigazioni contro gli elateridi è uscito fresco fresco questo articolo
http://www.ambienteterritorio.coldirett ... ltati.aspx" target="_blank

Re: patate bucate

20/09/2017, 17:41

Grazie Alessandro, molto interessante ed istruttivo.
E' una fortuna, per noi coltivatori dilettanti, trovare persone così ben preparate e che hanno la voglia ed il tempo di mettere a disposizione degli altri, disinteressatamente, la loro esperienza sia teorica che pratica.
Spero solo che tu non faccia come altri che, a seguito di provocazioni, per puro spirito di polemica, si sono ritirati sull'Aventino. Ma credo che tu sia troppo intelligente per comportarti così.
Mi auguro quindi di approfittare ancora a lungo dei tuoi preziosi interventi.
Ciao.
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