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patata precoce in coltura pacciamata 
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Iscritto il: 16/02/2009, 23:52
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Ciao a tutti ,e ciao ad Eugenio e Marco77 ,i nostri moderatori.
Sono Piero della prov. di CN .Ogni tanto ci si sente per scambiarci opinioni su questioni tecniche.
Da alcuni anni pianto patate precoci in serra-tunnel, con pacciamatura in film plastico biodegradabile e manichetta irrig. a goccia.Parlando delle ns. latitudini (44° 21')
la coltivazione anticipata sotto tunnel si traduce in piantamento patata attorno ai primi di marzo,utilizzando varieta' precoce Marine (65-75 gg.) su file binate .
Raccolto entro fine maggio ,per fare poi spazio per 2a coltura .Buone rese,con tuberi di media pezzatura,ma dall'aspetto estremamente attraente e pulito,visto che crescono praticamente tra film nero e il primissimo stato di terreno.Piante sane,senza particolari patologie fungine,unico trattamento su dorifora con Spinosad (sono in difesa integrata).Fertirrigazione con calcio nitrato in manichetta,come nella coltura tradizionale all'epoca della rincalzatura,e fertirrigazione con idrosolubile 5-8-44 +micro dopo fioritura, per la spinta potassica.
L'anno scorso, prima volta, ho avuto un problema serio che si nascondeva sotto la pacciamatura : infestazione di arvicole o topini campagnoli.
Mai successo in questi miei terreni sotto copertura a tunnel.Tutto e' iniziato quando ,verso fine ciclo colturale,e quindi a piante quasi ingiallite,di tanto in tanto alcuni fusti,qua e la', appassivano ed avvizzivano rapidamente, completamente rosicchiati nella parte ipogea.Subito penso a grillotalpa,poi notando sotto pacciamatura gallerie decisamente piu' grandi ed alcuni (pochi) tuberi rovinati,con i classici segni dei dentini di topo,mi faccio una ragione ma non intervengo ,in quanto sono quasi in raccolto ed i tuberi gia' ben formati.Per fortuna si sono accaniti piu' sulle basi dei fusti,gia' quasi legnosi,che sui tuberi.
Quest'anno voglio ripetere la coltura sulla serra accanto,ma parto con la paura della strage preannunciata.
Esistono esche da potere adoperare sotto pacciamatura all'atto della semina, con azione preventiva? E' vero che il principio della Difesa Integrata prevederebbe non la lotta preventiva ma il reale monitoraggio infestazione e conseguente azione repressiva in base alla gravita', di qualsiasi patologia si tratti, pero' temo l'insuccesso della coltura,visti i precedenti.
Ho sentito parlare di sostanze ad azione repellente ,con odore fastidioso e dissuasivo per roditori , tipo dei composti con olio di neem, usati addirittura in biologica contro le mini lepri,in pieno campo,
ma non so se,per i topi, vanno necessariamente posizionati nelle future gallerie o anche solo tra superficie del terreno e biotelo. Inoltre darebbero mica odore al tubero in formazione? normalmente i geoinsetticidi autorizzati in Integrata,che uso per l'elateride,non danno odore.

Grazie per una vostra opinione e un vostro consiglio e scusate se vi ho esposto i fatti con troppa dovizia di particolari,ma si tratta di coltura della patata non proprio convenzionale, ma dalle molte soddisfazioni ,e potrebbe interessare ad altri amici utenti del forum,anche piu' hobbisti.
Grazie ancora.


09/02/2014, 3:36
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Iscritto il: 09/08/2008, 9:24
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http://www.vitaincampagna.it/ita/Rivist ... /11029.pdf
Intanto ti faccio tanti complimenti perl'innovazione.Volevo solo consigliarti visto che proprio ieri alla fiera agricola di Verona ho seguito un corso sulla fertirrigazione di controllare l'acqua di irrigazione xchè spesso bisogna acidificarla per far funzionare meglio i concimi complessi solubili
Quando paghi il telo biodegradabile?lo stendi manualmente o con pacciamatrice?

_________________
I


09/02/2014, 8:37
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Ciao Eugenio,grazie per la risposta;ci sentiamo solo nella stagione di calma di lavoro,xche' in altri periodi non ho tempo materiale e fermezza per navigare sul forum;in ogni caso, ogni mio sporadico accesso lo considero sempre tempo utile e riccodi scambi di conoscenze tecniche con voi esperti.
Ti ringrazio per il tuo vecchio invito a fare parte della categoria "moderatori";purtroppo,non per snobbare
la richiesta,anzi....., ma non riuscirei a dedicare troppo tempo per un impegno cosi' importante.
Sempre disposto a condividere consigli pratici su orticoltura in peno campo ed in ambiente protetto.
Se avete bisogno di qualche specifica particolare su ortive in serra e pieno campo,fate un urlo;saro' veramente lieto di condividere le mie esperienze "terra terra".

Allora: hai assistito alla lezione su materie plastiche e fertirrigazione ,del Dr. Fritegotto? Mannaja! me la sono persa;ero a Verona giovedi' e la giovane agronoma della reception dello stand mi aveva anticipato il corso di sabato. pazienza.Andro' sul sito per cercare qualche estratto dei concetti esposti da questo vero esperto,da cui ho gia' tratto molti insegnamenti,a suo tempo anche per la tesi su colture protette.

Per rispondere alla tua richiesta ti dico che tratto il BIO-TELO della Protema (http://www.filnova.it" target="_blank),tipo stagionale,quindi con spessore 10 micron,che mi consente di terminare tranquillamente una coltura stagionale di ortive,per poi biodegradarsi dopo 4-5 mesi,screpolandosi e disfacendosi una volta incorporato con fresatura del terreno.
Lo acquisto normalmente a bobine ;e' talmente sottile ed elastico che ha una elevatissima resa, e quindi con un rotolo da 56 kg ,largh.100 cm, ci faccio tranquillamente 2 anni,pacciamando tutto quello che posso pacciamare e traendo enormi vantaggi rispetto allo scomodo,caro,spesso,e difficile da smaltire vecchio film in P.E.
Da noi il concessionario Bio telo e' il C.A.P. Nordovest : gli richiedi dimensioni,spessore,colore e te lo ordinano.Un bobinone da 56 kg (diametro 25 cm.circa : non so quanti km di pacciamatura ci fai,ma rende veramente tantissimo )costa circa 350,00 €. Considera che in quanto materiale biologico ha l'IVA agevolata al 4% anziche' al 22%, quindi ammortizzi il maggior costo del materiale anche pagando meno imposta.Poi non c'e' paragone per lo smaltimento a fine coltura:in quel momento ,allora, godi! sfili via le stream-lines per l'irrigazione a goccia,attacchi la trincia al trattore e macini tutto sul posto.Ora,in Difesa Integrata,al fine di ridurre il potenziale inoculo di patogeni della coltura precedente,non trincio piu' gli scarti colturali,ma e' stra-comodo ugualmente !!!!!!!! scherzi ? il pvc devi ancora pagare per portarlo in discarica,e se poi e' ,come sempre,sporco di terrra,non te lo ritirano perche' non recuperabile.
Utilizzo macchina pacciamatrice portata,non serrando troppo la frizione del rullo tendi film .Ti parlo poi di una novita' che sto "brevettando" con un mio vecchio amico e compagno di facolta'.lo stiamo testando in campo;se funziona sarebbe utilissimo a piccoli orticoltori hobbisti,che posseggono magari un motocoltivatore: una pacciamatrice da motocoltivatore (mi serve in alcuni tunnel dove entro male col trattore e spreco spazi ai bordi serra,dove non riesco ad avvicinarmi piu di tanto).quando lo terminiamo ve lo posto in foto. Ciao


09/02/2014, 20:35
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attendo le foto! la cosa è molto interessante.


09/02/2014, 21:03
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mi associo, attendo news sulla tua macchina.
tornando al discorso iniziale, mi domandavo però se non siano troppo dispendiose queste cure (serra, telo, microirrigazione) per una coltura "industriale" come quella della patata.? sei un agricoltore? sei un hobbysta? sicuramete è un approccio alla coltura interessante ma sarebbe un modello economicamente sostenibile per una azienda agricola?
(forse è solo ignoranza mia, magari nelle tue zone sono pratiche diffuse.)


10/02/2014, 14:57
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anche io quest'anno voglio usare il biotelo, ne ho comprato uno a 22 euro di dimensioni 100mt x 1


10/02/2014, 15:48
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Rispondo a Giacumin:
ciao! non ho come attivita' principale quella agricola,pero' posseggo e mando avanti un'az.agricola che rifornisce il rep.ortofrutta del mio supermercato (attivita' principale).
Ho impostato la produzione sul discorso km zero ( o quasi) e su Lotta Integrata ,e mi attengo alle disposizioni del Disciplinare di Prod.Integrata Regione Piemonte.
Troppo dispendioso produrre patata in serra,con pacciamatura e manichetta? : può essere,se ti rapporti alle produz.industriali di tuberi provenienti dall'estero ; considera che ,mal che vada, raccolgo patata novella a meta'/fine maggio.A quell'epoca porto a casa ,in cessione al supermercato,circa 90,00 €/q.le.+iva. Mi sembra ne valga la pena.In piu',dài al consumatore un prodotto locale,che pela ancora la buccia e profuma ancora di terra fresca.Certi profumi di campagna, la gente di citta' non li conosce piu' o non li conosce proprio.
Le serre ci sono gia',quindi ,nel piano di avvicendamenti ci sta anche la patata precoce,seguita,magari da mini anguria,e infine da scarole invernali e valeriana.
Poi,pacciamando (meccanicamente) evito diserbo,rincalzatura e riduco al minimo le operazioni di raccolta,limitandomi praticamente a raccogliere le patate gia' fuori terra,o al max sotto pochissimi cm di terra ,quindi non uso nemmeno macchine x la raccolta.l tuberi sono bellissimi,con buccia liscia,lucida e chiara.Riesco a dosare molto meglio le unita' fertilizzanti con la fertirrigazione localizzata .
Risultato: per la novella merita questa serie di attenzioni; per la patata ciclo normale 120-130gg pianto normalmente in pieno campo alla vecchia maniera.Da quest'anno pero' l'irrigazione a goccia anche in pieno campo.molta meno acqua e meglio dosata;meno patogeni e meno erba interfila.
Per il prototipo serve ancora un po'di messa a punto. vi terro' informati.e' carino, anche se ,temo,pesantuccio .


10/02/2014, 20:25
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pieromu peccato che abiti qlc km + a nord di me altrimenti mi sarei fiondato nella tua azienda
con il Biotelo con me sfondi una porta aperta visto che sono ormai 5 anni che faccio sperimentazioni per conto di Novamont in Campania ed ora mi accingo con i colleghi a mettere in atto un programma di divulgazione nell'ambito del PSR proprio sull'innovazione delle pacciamature biodegradabili.pensa che lavoro sulle fragole dove il telo deve reggere almeno 9 mesi con forti sollecitazioni visto che da noi si fanno prose alte + di 40 cm
ma sicuro che protema commercializza ancora?sapevo di una sua dipartita

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10/02/2014, 21:44
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;)


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10/02/2014, 21:52
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Complimenti ,Dr.Eugenio. mi sono permesso di scaricare il lavoro della vs.equipe sulla comparazione dei vari materiali pacciamanti.
Se,come si dice,la scienza e' basata anche sull'esperienza empirica e sulle sue valutazioni ,anch'io sostengo che l'azione pacciamante del Mater-bi ( n.d.r. x gli amici non proprio del mestiere : il telo biodegradabile) e' inversamante proporz. al grado di invecchiamento del materiale stesso.Il brutto è che ,x lo meno nel mio caso,non riesco ad utilizzare tutto un rotolone in un anno,e quindi col passare del tempo si rende evidente quanto si evince dalle vs.prove tecnico-scientifiche sulle varie parcelle,benche' non in modo drastico ,e cioe' che i parametri di precocita' (essenzialmente) ,e di grado brix ad.es. su melone e anguria ,pare tendano a decrescere con l'invecchiamento del bio telo.
Scusami,non volevo sostituirmi alla vs.scienza dottorale,ma confermo in campo quanto da voi riscontrato.Naturalmente possono interferire anche altri parametri esterni sulla variabilita',sopratutto nelle nostre terre padane.


11/02/2014, 0:07
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