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Orto con metodo Fukuoka, discussione PRATICA
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thestock
Iscritto il: 06/05/2011, 11:26 Messaggi: 62
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D'accordo!:-) D'ora in poi utilizzerò sempre "Geoponica Biodinamica"! Sono felice di aver ricevuto questa risposta. Allora aspetto di avere conferma per l'ottenimento del terreno e poi sarei lieto di ricevere tutta la sua collaborazione possibile...
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30/11/2011, 12:01 |
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Fefe
Iscritto il: 25/07/2011, 19:23 Messaggi: 72 Località: Menfi (AG)
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Ciao a tutti ! Sono incredibilmente riuscito a leggere tutto il thread.... ed eccomi qui a chiedere consiglio. Avrò fra poco la disponibilità di poco più di mezzo ettaro sulla costa sud della Sicilia, su una collinetta bassa prospiciente il mare, quindi rivolta a sud-est. Il terreno, in leggera pendenza, è occupato da un oliveto impiantato dieci anni fa, quindi con alberi giovani, fino ad ora condotto in assenza totale di irrigazione e trattamenti di qualsiasi natura. In zona usano così, oliveti asciutti e mosca olearia tollerata; si risparmia e si produce biologico. Gli olivi sono impiantati con un sesto di 6 metri e lasciano libere alcune zone ai margini del terreno e alcuni spazi in mezzo dove alcuni alberelli sono morti. Vorrei intervenire impiantando agrumi, fichi e altri alberi da frutta e qualche vite per uva da tavola, ma mi incuriosisce la possibilità di inerbire l'uliveto e spargere al suo interno un po' di orto con metodi simili a quelli che ho letto qui, tenuto conto che posso frequentare il fondo solo 1 volta la settimana nel periodo invernale. Tente conto che il tutto è per uso personale e non ho ambizioni commerciali, a parte qualche rientro dalle spese con la vendita dell'olio. Ah, dimenticavo, il clima della zona è secco e caldo, non gela in inverno e in estate ha punte oltre i 30 gradi, anche se la vicinanza del mare aiuta un po'. Nel terreno ho la disponibilità di acqua irrigua del locale consorzio di bonifica. Che strategia mi consigliate ? Grazie a tutti.
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30/11/2011, 16:14 |
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PALLINOF
Iscritto il: 13/12/2008, 18:14 Messaggi: 617 Località: Bevagna (PG)
Formazione: Laurea Scienze Agrarie
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Ciao Fefe, ti abbiamo dato un pò di tempo per prendere respiro dalla faticata ad aprire e leggere tutte queste pagine. La discussione si è un pò fermata, forse per il rischio di ripetere cose già dette, ma accetto questo inconveniente e continuerò a scrivere a costo di ripetermi. Fatemelo sapere. Primo consiglio è favorire l'inerbimento delle specie spontanee da selezionare con sfalci e pacciamatura delle arboree presenti. L'olivo apprezza questa tecnica in modo particolare. Successivamente provare ad inserire altre specie erbacee come leguminose dove sfalci di rado e graminacee dove gli sfalci sono più frequenti e il terreno destinato al transito per le operazioni colturali. A questo punto trova il posto dove voler posizionare altre specie arboree e le file da destinare alle ortive. Mi raccomando di considerare bene il facile accesso alle colture e rispettare le distanze necessarie alle singole specie. A presto.
_________________ “ Prima di Giove non v’erano contadini che coltivassero la terra, né era lecito delimitare i campi tracciando confini: tutto era in comune e la terra, senza che le fosse richiesto, produceva spontaneamente e con generosità ogni cosa.” Virgilio.
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17/12/2011, 18:48 |
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vidiciocc
Iscritto il: 15/12/2010, 20:03 Messaggi: 166 Località: Vasto ( CH )
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Complimenti Pannilof............davvero interressante,finalmente sono riuscito a leggere tutti i post..... siccome sto trasformando tutti i miei terreni e il mio piccolo allevamento in biologico o sinergico,facile a dirisi ma difficile ad effettuarlo. Non solo dal punto di vista pratico ma anche mentale ,visto che si e cresciuti coltivando nel modo tradizionale.... Ma ora ho deciso di produrre e allevare solo per uso famigliare,percio' non conta' la quantita' ma la bonta'....scusate il gioco di parole.... per incominciare volevo chiederti: pensavo di iniziare l'orto in un terreno dove ho solo ulivi a 7x7 inerbito con prato naturale che trincio 2o3 volte l'anno,percio' in mezzo ai filari visto lo spazio molto ampio che c'e',formare l'orto. calcola che il mio terreno dove voglio incominciare questo metodo l'orto e un rettangolo.. come mi consigli di incominciare a formare il futuro orto per la primavera-estate prossima... grazie per tutti i consigli.... saluti....valerio
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17/12/2011, 21:25 |
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maxdef
Iscritto il: 11/02/2011, 8:44 Messaggi: 276 Località: Roma
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Ciao a tutti,è parecchio che non scrivo,nel frattempo oltre all'orto "in prestito" sono riuscito ad acquistare 5000mq di terreno tutti miei:D con noccioli,giovani olivi e una decina di alberi da frutto di tre anni che ho appena trapiantato.Il terreno è stato rippato 3/4 anni fa,e da allora è stato solo tagliato il fieno,a breve comincerò a preparare le file per gli ortaggi utilizzando le 7/8 rotoballe di fieno lasciate sul terreno dalla scorsa estate,ma questa volta voglio provare una "variante",cioè fare una prima e unica leggera lavorazione con la motozappa,una striscia di 30 cm alla profondità massima di 10 cm, poi cominciare ad ammucchiare il fieno.In questo modo cerco di risolvere il problema riscontrato lo scorso anno,cioè eliminare piante molto robuste, come il finocchio selvatico e altre,capitate proprio in mezzo alle file pacciamate con le relative conseguenze per le orticole...
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18/12/2011, 21:07 |
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maxdef
Iscritto il: 11/02/2011, 8:44 Messaggi: 276 Località: Roma
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...questo è il nuovo terreno!
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19/12/2011, 9:20 |
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thestock
Iscritto il: 06/05/2011, 11:26 Messaggi: 62
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Wow! complimenti per il terreno!
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23/12/2011, 13:33 |
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PALLINOF
Iscritto il: 13/12/2008, 18:14 Messaggi: 617 Località: Bevagna (PG)
Formazione: Laurea Scienze Agrarie
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Ciao ragazzi, buon anno a tutti e auguri a Max per il nuovo terreno. Non condivido la tecnica di lavorazione superficiale della fila, ho avuto ottimi risultati con una drastica passata con il decespugliatore fino a scoprire completamente il terreno e successiva copertura con pacciamatura vegetale. Ma se proprio intendi lavorare il terreno è molto meglio un'assolcatura superficiale (10 cm) senza alterare il profilo del terreno. Ti consiglio anche di studiare bene le piante che ti creano problemi soprattutto il loro ciclo biologico, in modo da poter rendere compatibile il loro sviluppo con la coltura da inserire. Se siete d'accordo vorrei discutere un pò circa una domanda posta molto frequentemente: i primi interventi per avviare una coltivazione con il metodo Fukuoka. A presto.
_________________ “ Prima di Giove non v’erano contadini che coltivassero la terra, né era lecito delimitare i campi tracciando confini: tutto era in comune e la terra, senza che le fosse richiesto, produceva spontaneamente e con generosità ogni cosa.” Virgilio.
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01/01/2012, 22:52 |
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maxdef
Iscritto il: 11/02/2011, 8:44 Messaggi: 276 Località: Roma
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...grazie Pallinof e ben venga la discussione per avviare il metodo Fukuoka....avanti tutta!!!
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02/01/2012, 17:15 |
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PALLINOF
Iscritto il: 13/12/2008, 18:14 Messaggi: 617 Località: Bevagna (PG)
Formazione: Laurea Scienze Agrarie
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"Il terreno viene normalmente considerato un semplice supporto per le attività umane ed il posto su cui crescono le piante e vivono gli animali. In realtà è esso stesso ambiente per la vita di una miriade di organismi viventi (funghi, batteri, alghe, lombrichi, insetti ecc.), per un peso che raggiunge facilmente i 2.000 kg ad ettaro. Per fare un confronto si consideri che in un paese densamente popolato come l’Italia, con 191 abitanti per Km2, su di un ettaro vivono mediamente poco più di 100 kg di esseri umani." Le lavorazioni meccaniche alterando il profilo del terreno distruggono la vita portando in superficie materiali inerti sterili, con la necessità di dover creare una struttura artificiale (arature, erpicature, etc) e l'utilizzo di fertilizzanti minerali. Pochi ne parlano, ma il principale responsabile dell'effetto serra è tutto il carbonio organico presente nel terreno sottoforma di organismi viventi andato in "fumo", cioè in aria sottoforma di anidride carbonica e metano. Geoponica significa coltivare (prendersi cura) il terreno, cioè renderlo un ambiente ospitale per la vita e la prima regola è non alterare il suo profilo, cioè no lavorazioni. Purtroppo la profonda alterazione prodotta da tecniche agronomiche dissennate necessitano di anni per poter ripristinare la fertilità naturale e varia da terreno a terreno. Purtroppo spesso ci troviamo a dover iniziare a coltivare in terreni "morti" , cioè privi di vita dove gli strati superficiali fertili frutto del lavoro di anni sono stati distrutti da lavorazioni profonde. Ciò necessita di procedere per gradi e valutare bene le varie fasi di intervento adattandole alle nostre esigenze, senza crearci false illusioni, ma seguendo attentamente i cambiamenti in atto. Quindi ricordarsi sempre che le nostre piante sono il frutto della coltivazione del terreno, un ambiente ottimale alla loro crescita e produzione. Un cordiale saluto a tutti.
_________________ “ Prima di Giove non v’erano contadini che coltivassero la terra, né era lecito delimitare i campi tracciando confini: tutto era in comune e la terra, senza che le fosse richiesto, produceva spontaneamente e con generosità ogni cosa.” Virgilio.
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03/01/2012, 0:14 |
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