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Orto con metodo Fukuoka, discussione PRATICA
Autore |
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haze
Iscritto il: 28/07/2010, 23:50 Messaggi: 620 Località: Tula, Sardegna del Nord
Formazione: Diploma Geometra
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ho già acquistato il libro lo sto aspettando..
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23/06/2011, 21:51 |
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maxdef
Iscritto il: 11/02/2011, 8:44 Messaggi: 276 Località: Roma
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PALLINOF ha scritto: Uno dei molti modi di comunicare con il mondo esterno adottati dal mondo vegetale è il colore. Goethe nel libro "la teoria dei colori" descrive il colore verde come la somma di due colori principali: il giallo e il blu. Se si asserva bene il colore delle foglie delle nostre piante nei diversi periodi dell'anno si può notare la tendenza del verde verso questi due colori. Nelle trappole cromotropiche si usano proprio questi due colori per attirare le diverse specie di insetti. Allora è proprio la pianta che attira su di se questi ospiti che l'aiuteranno a ridurre l'apparato fogliare, la pressione linfatica, etc. che gli permetterà di superare meglio momentanei stress ambientali. Buon solstizio d'estate. ....questa cosa sembra molto interessante,perchè non parlarne più in dettaglio?...o al limite qualche link per approfondire l'argomento?
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24/06/2011, 10:32 |
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PALLINOF
Iscritto il: 13/12/2008, 18:14 Messaggi: 617 Località: Bevagna (PG)
Formazione: Laurea Scienze Agrarie
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Ciao Max, ecco qualcosa da leggere http://www.linv.org/images/popular_scie ... spetti.pdf" target="_blank. Buona serata a tutti.
Allegati:
mora di faenza.JPG [ 222.17 KiB | Osservato 1424 volte ]
_________________ “ Prima di Giove non v’erano contadini che coltivassero la terra, né era lecito delimitare i campi tracciando confini: tutto era in comune e la terra, senza che le fosse richiesto, produceva spontaneamente e con generosità ogni cosa.” Virgilio.
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24/06/2011, 17:08 |
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ulf
Iscritto il: 02/03/2009, 21:36 Messaggi: 74 Località: Riviera Savonese
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Cita: Credo che Fukuoka indichi una via prima di tutto filosofica, l'applicazione alla nostra realtà particolare è poi una questione di sensibilità e di mezzi per poterlo fare! lo credevo anche io, poi leggendo la fattoria biologica mi sono ricreduto, il suo è innanzitutto un metodo pratico per l'agricoltura, al quale poi si affianca la parte spirituale intellettuale Credo che l'Azione segua sempre la Riflessione, almeno è ciò che tento di fare io e quindi è così che vedo il suo operato ma sono punti di vista non ho letto "la fattoria biologica" grazie del consiglio! grazie anche a Pallinof per l'interessante articolo. una domanda per Pallinof: vedo dalle foto che non lasci crescere troppo la copertura nel tuo terreno, come ti comporti riguardo ai tagli?
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Salute e Vittoria!
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24/06/2011, 23:42 |
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lisandro
Iscritto il: 24/08/2008, 1:24 Messaggi: 47 Località: lariano roma
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Condivido tutto quello che haze scrive. E capisco la sua frustrazione che è un po' quella che provo io quando mi ritrovo piante tranciate dalle arvicole, mentre erano rigogliose sino a un giorno prima.
Facendo parte di un gruppo di acquisto solidale (gas) ho spesso l'occasione d'incontrare agricoltori e allevatori fra i più disparati. E sempre ci si imbatte nelle loro soluzioni che forse non sono condivisibili (per me che coltivo in condizioni estreme), ma comunque rispettabili poiché sono dettate dal compromesso di mantenere i propri principi morali col vincolo di garantire la propria produzione. Sto parlando comunque di produttori biologici e pochi biodinamici, che nulla hanno a che fare con Fukuoka. Conosco apicoltori che idealmente parlano di benessere animale! ma si scontrano coi mali della globalizzazione, ed è spesso una lotta impari che mette seriamente a repentaglio la continuazione delle loro attività (tanto per fare un esempio). Sino a quando non si troveranno soluzioni ottimali, ci saranno fasi di transizione nelle quali ognuno ricerca e sperimenta. Come per me, che provo a fare una produzione di sussistenza, in un terreno marginale e resisto. Perché nonostante i bassi profitti, credo sia essenziale continuare questo mio rapporto diretto con la terra, per accumulare un sapere che forse potrei tramandare. E' come selezionare sementi.
Tornando a cose pratiche: come vi comportate coi pomodori, eliminate le femminelle? E con le zucchine siete soliti ridurre le foglie al di sotto dei fiori e frutti?
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25/06/2011, 14:38 |
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haze
Iscritto il: 28/07/2010, 23:50 Messaggi: 620 Località: Tula, Sardegna del Nord
Formazione: Diploma Geometra
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25/06/2011, 15:50 |
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maxdef
Iscritto il: 11/02/2011, 8:44 Messaggi: 276 Località: Roma
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27/06/2011, 8:46 |
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haze
Iscritto il: 28/07/2010, 23:50 Messaggi: 620 Località: Tula, Sardegna del Nord
Formazione: Diploma Geometra
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che bei pomodoroni!, i miei solo adesso iniziano ad avere le prime bacche.
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27/06/2011, 11:07 |
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haze
Iscritto il: 28/07/2010, 23:50 Messaggi: 620 Località: Tula, Sardegna del Nord
Formazione: Diploma Geometra
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mi sono ricfordato che per le formiche l'anno scorso ha funzionato molto bene il borotalco, così evito di spargere veleni sintetici. Anche il gesso dovrebbe funzionare.
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27/06/2011, 11:08 |
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ulf
Iscritto il: 02/03/2009, 21:36 Messaggi: 74 Località: Riviera Savonese
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buongiorno a tutti sono appena riuscito a finire le 76 pagine... dopo 3 giorni di discorsi sui pensieri derivati dalla lettura del forum e del bel libro consigliato da Haze mia moglie è già dall'avvocato per il divorzio Che dire? grazie di cuore a tutti quelli che hanno messo del loro in questa discussione e soprattutto a Pallino! Leggere i tuoi interventi è stato illuminante grazie davvero. per tornare a noi, si stava parlando di come trattiamo pomodori e zucchine, io personalmente i pomodori li sfemminello da quando coltivo ortive (e non è molto), quest'anno delle piante che ho messo qualcuna la lascio crescere naturalmente e la maggior parte l'ho legata e sfemminellata. A quanto ho visto, se si allevano in modo "tradizionale" (ravvicinati sulla fila e legati ad una canna) è meglio sfemminellarli altrimenti vanno troppo in competizione l'uno con l'altro, ed il raccolto è scarso e deboluccio (eccetto le piante che prendono il sopravvento). Diversamente, per non sfemminellarli allora bisognerebbe farli crescere naturalmente striscianti e dargli tutto lo spazio che necessitano, dove tocca terra il fusto emette radici avventizie e la pianta diventa molto molto più forte. A quanto mi hanno detto al Sud (campania, calabria) si usa allevarli così perchè fra l'altro necessitano di molta meno acqua. Qualche amico di quelle parti può confermare? Per gli zucchini, credo che valga lo stesso discorso. Io metà delle piante la ho legata a tutori ma non taglio nessuna foglia (come consigliato dai vecchi contadini di qui), l'altra metà l'ho lasciata libera di crescere come vuole. Morale: le piante legate sono stentate ma per ora stanno facendo più fiori e frutti, quelle lasciate strisciare hanno dapprima sviluppato enormemente foglie e fusto, ed hanno fatto molti rami laterali ma frutti pochi per ora. c'è da dire che quelli legati a tutore sono anche molto più fitti, mentre gli altri sono più isolati e forse hanno più spazio... Per esperienza credo che questo tipo di piante "striscianti" crescano bene con molto spazio a disposizione e qualcosa che permetta loro di toccare terra col fusto e poter sollevare i getti nuovi produttivi da terra ma non troppo (se no i frutti sono un po' in pericolo), come rami per terra e cose simili. in questo modo moltiplicano il numero delle radici e sono molto più produttive e forti. Certo che l'orto diventa un po' più disordinato! appena riesco metto un po' di foto dei miei esperimenti @haze e @ maxdef: complimenti vedo che gli sforzi ripagano
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Salute e Vittoria!
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28/06/2011, 10:19 |
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