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Orto con metodo Fukuoka, discussione PRATICA 
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Quando l'infestazione è così esagerata secondo me non c'è niente di male a cercare rimedi più efficaci (sempre restando nell'ambito del più naturale possibile).
Per fortuna nel mio orto il problema non è così grave, l'anno scorso però lo è stato in casa e ti assicuro che non è per niente piacevole! Le argentine sono così piccole che usavano l'impianto elettrico per girare in tutta la casa e non si salvava niente :o alla fine l'ho risolto con delle trappole ad esca, ma prima di trovare quella che funzionasse ne ho provate diverse (non voglio fare pubblicità, ma se vuoi ti scrivo la marca).

Anche nella "rivoluzione del filo di paglia" F. racconta di usare olii in casi di infestazioni particolarmente gravi sugli agrumi, diciamo che se i trattamenti fossero l'eccezione (e non la regola come avviene di solito) probabilmente avremmo molti meno problemi di resistenze ai fitofarmaci... avviene così anche per gli antibiotici ad uso umano!

Credo sia abbastanza utopico avere un fazzoletto perfettamente naturale in mezzo allo scempio che ci circonda, per quanto ci si sforzi è difficile creare un ecosistema veramente complesso in uno spazio limitato... Quest'anno nel mio orto hanno nidificato i merli ed ora ci sono 4 o 5 aiutanti che la sera fanno il giro delle piantine a fare cena, io non uso insetticidi neanche naturali soprattutto per lasciare da mangiare a loro e devo dire che i risultati si vedono (formiche a parte). Però difficilmente riuscirò a complicare ulteriormente!

E della vite che mi dici?

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Salute e Vittoria!


21/06/2011, 12:33
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hai centrato il punto. io ho coltivati 40 mq dietro casa, in paese, attorno ci sono due giradini abbandonati non grandissimi, e nelle altre case molti hanno gli orti e usano i sistemi tradizionali, uno è confinante col mio giradino e quindi a 5-6 mt dall'orto.
c'è sicuramente un grosso squilibrio di base, nella mia ignoranza comincio a pensare sia dato dalle formiche argentine, che ormai hanno una concentrazione spaventosa, ed evidentemente sono loro a far prolificare afidi(l'orto confinante che dicevo ha avuto i fagiolini devastati quest'anno), e cocciniglia (l'orto di una casa dall'altro la todella strada ha il limone pieno). Se dilagano le formiche, dilagano questi due parassiti, e l'equilibrio salta, questo quello che succede sempre quando un elemnto alieno viene introdotto in un ecosistema, poi ci vogliono decenni e decenni per ristabilire un equilibrio.
Vediamo con sto affare ultrasonico, una cosa positiva è che a quanto pare non allontana gli impollinatori e nemmeno le coccinelle che dopo alcuni giorni sono ancora presenti. Va visto se funziona sui formicai.

La vite l'ho comprata con già lo ioidio evidentemente, ora gli do zolfo bagnabile, l'ho potata pesantemente, tanto grappoli non ne aveva, vediamo un po'.


21/06/2011, 12:49
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biomax ha scritto:
Quelli neri, non li avevo mai visti sulle biete...



buono, appenarispuntano i primi provo anche io solo con macerato.


21/06/2011, 12:50
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....certamente gli habitat sono cosa complessa,ma tendono naturalmente a trovare un equilibrio,a patto di non interferire continuamente con sostanze e pratiche che non permettono di raggiungere un equilibrio stabile....ma il raggiungimento di questa situazione richiede probabilmente anni in cui c'è da fare il meno possibile e raccogliere ben poco.....anche le dimensioni dell'orto sono importanti,spaziare molto le colture per evitare un sovraffollamento che porta inevitabilmente a creare una "fabbrica di malattie"....


21/06/2011, 14:45
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io non darei troppo peso agli afidi: nella maggior parte dei casi attaccano solo una piccola parte delle piante e spesso con esiti non rilevanti. Di solito coccinelle e ancora in maggior misura vespe e calabroni(fanno fuori afidi e formiche in un colpo solo) ne limitano pesantemente la diffusione. i macerati io li vedo più adatti alla somministrazione come concime/rinforzante(ricordiamoci che gli afidi attaccano sempre le piante più deboli).


21/06/2011, 16:37
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maxdef ha scritto:
....certamente gli habitat sono cosa complessa,ma tendono naturalmente a trovare un equilibrio,a patto di non interferire continuamente con sostanze e pratiche che non permettono di raggiungere un equilibrio stabile....ma il raggiungimento di questa situazione richiede probabilmente anni in cui c'è da fare il meno possibile e raccogliere ben poco.....anche le dimensioni dell'orto sono importanti,spaziare molto le colture per evitare un sovraffollamento che porta inevitabilmente a creare una "fabbrica di malattie"....

Sono d'accordo, caricare di aspettative il nostro campo si rischia di rimanere delusi (traditi), ma il tradimento è un problema personale, vuol dire aver avuto un'idea dell'altro che non corrisponde alla realtà.
Uno dei molti modi di comunicare con il mondo esterno adottati dal mondo vegetale è il colore. Goethe nel libro "la teoria dei colori" descrive il colore verde come la somma di due colori principali: il giallo e il blu. Se si asserva bene il colore delle foglie delle nostre piante nei diversi periodi dell'anno si può notare la tendenza del verde verso questi due colori. Nelle trappole cromotropiche si usano proprio questi due colori per attirare le diverse specie di insetti. Allora è proprio la pianta che attira su di se questi ospiti che l'aiuteranno a ridurre l'apparato fogliare, la pressione linfatica, etc. che gli permetterà di superare meglio momentanei stress ambientali.
Buon solstizio d'estate.


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“ Prima di Giove non v’erano contadini
che coltivassero la terra,
né era lecito delimitare i campi
tracciando confini: tutto era in comune
e la terra, senza che le fosse richiesto,
produceva spontaneamente
e con generosità ogni cosa.”
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21/06/2011, 19:28
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tutto molto belo, ma io ho un orto di 40mq coltivati, l'anno scorso le cocciniglie e gli afidi hanno fatto sfacelo di tutto, non solo delle piante malate. Grandi distanze visti li spazzi non sono propnibili, se devo occupar emezzo giaerdino per una zucchina e un pomodoro...li compro al mercato.
Andro per la via che ho immaginato, meno interventi possibili, ma se le piante si ammalano una mano con rimedi non chimici gliela do lo stesso. Sto in affitto qui, se aspetto anni finisce che cambio casa che ancora non ho mangiato nulla.

Come abbiamo visto anche Fukuoka stesso non en faceva un dramma per un po' di piretro o una zapatina.sopratutto all'inizio.
Del resto parlare di equilibrio naturale mi pare poco fattibile dato che la metà delle ortive sono piante non originarie dell'ara mediterranea, e assieme alle altre sono tutte frutto di selezione operata da secoli dall'uomo che le ha rese distanti anni luce dalle forme selvatiche. ovviamente si si ha lo spazio per lasciare molta natura sontanea e il tempo e la voglia di aspettare anni alla fine un equilibrio si instaurerà.
Ma io qust'anno voglio mangiare zucchien e meloni!!!


21/06/2011, 21:48
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Scusami Haze, ma mi sembra un pò infantile trovare giustificazioni per i propri insuccessi. Quando ho visto il tuo progetto e il radicale intervento sul tuo terreno è apparso evidente che avresti avuto un sacco di problemi. Conoscere le dinamiche biologiche è fondamentale, la tecnica ci permette di ottimizzare il nostro lavoro. Anche le malattie delle piante ci danno delle informazioni su dove intervenire per ricreare un equilibrio naturale stabile.
Buona serata.


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22/06/2011, 17:30
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del mio insuccesso non me ne importa poi molto dato che coltivo l'orticello per gioco. non vedo poi di cosa dovrei giustificarmi e come lo avrei fatto. era già infestato di formiche argentine da ben prima che mettessi l'orto anche io lo scorso anno, standoa quello che mi ha detto il vicino, ovviamente non me ne curavo non avendo l'orto, stesso dicasi per afidi e cocciniglia che attaccano le piante dei giardini e degli orti già da tempo.
Di che radicale intervento parli? causa mancanza di tempo e ernia del disco non ho dato nemmeno un colpo di zappa. ho dato un po' di diserbo bio è vero, ma dopo due settimane le erbe spontanee stavano già ricrescendo, e comunque ben prima che iniziassi a sistemare dove ho l'orto nel prato c'erano già diverse selvatiche piene di afidi, in particolar euna che però non so come si chiama.

ripeto fukuoka stesso ammette uso di piretro, olio minerale, rame e zolfo quando davvero necessari, e di una poco profonda aratura al primo impianto.


22/06/2011, 18:34
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da La fattoria biologica di Masanobu Fukuoka:

pag. 258
"per principio i pesticidi non fdovrebbero essere impiegati nell'agricoltura naturale. Ma a volte non cisono alternative. Lo schema seguente è una semplice guida per la composizione di pesticidi e per un loro uso corretto e sicuro."

nello schema sono riportati: zolfo,rame-zinco,piretro,derris,tabacco, oliominerale,animale,vegetale. con lo schema si spiega quali legano bene o meno.

Prima della frase riportata si trovano tre elenchi di ortive più o meno resistenti agli insetti per le quali è o meno necessario l'uso di pesticidi, tra quelle dette a scarsa restistenza per i quali viene indicato l'uso di pesticidi, ci sono cocomero,cetriolo,melonezucca,patata,pomodoro,melanzana,peperone e altre.
mentre per cavoli leguminose e altre è riportato testuale "piccole quantita di pesticidi".

Tu stesso pallino consigli di usare bioattivatori e borlanda fluida, che comunque sono un qualcosa che si va ad aggiungere artificialmente al suolo. però sei contro l'uso anche del semplice macerato di ortica.


22/06/2011, 18:56
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