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Orto con metodo Fukuoka, discussione PRATICA 
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Un bacio fraterno a Stonetta e un caloroso abbraccio al nuovo Giginuovavita con tanti tanti auguri per il tuo progetto, ma anche il consiglio di rimanere sempre con i piedi ben piantati a terra.
La discussione iniziata alcuni anni fa dal carissimo Marcello (che purtroppo sembra scomparso) ha visto il contributo di molte persone, purtroppo alcune rimaste deluse da aspettative troppo personali. Molte volte ho deciso di interrompere i miei interventi e altrettante ho ricominciato, giungendo alla conclusione che il bello di questa discussione è l'assenza di dogmi. Cosa che spesso ho riscontrato nei numerosi addetti ai lavori nei diversi settori biologico, biodinamico, etc.
Sono d'accordo sul piano di lavoro di Lisandro, ma vorrei sottolineare che lo sviluppo di ogni tecnica richiede una profonda conoscenza dei fattori messi in campo.
Amo definire la mia attività Geoponica biodinamica e due i santi protettori Steiner e Fukuoka. Il primo per aver definito il campo coltivato come un sistema energetico, il secondo per aver portato in primo piano il ruolo dell'attività microbiologica del suolo.
Quindi il mio consiglio è di avviare delle discussioni sulle tecniche proposte da Lisandro supportate da conoscenze scientifiche disponibili che ci aiutino a capire il meraviglioso meccanismo della natura, ma sempre con una visione olistica.
Buona primavera a tutti.

_________________
“ Prima di Giove non v’erano contadini
che coltivassero la terra,
né era lecito delimitare i campi
tracciando confini: tutto era in comune
e la terra, senza che le fosse richiesto,
produceva spontaneamente
e con generosità ogni cosa.”
Virgilio.


21/03/2011, 17:57
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Pallinof, ringrazio e ricambio il bacio fraterno e l'augurio di buona primavera a te e a tutti!
Spero che non interromperai mai i tuoi interventii - e` sempre un piacere e una ispirazione leggerli!


21/03/2011, 19:48
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Iscritto il: 24/08/2008, 1:24
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Chiarisco meglio che il mio intento era quello di ottimizzare le risorse, prima che le discussioni tornino a scemare come già successo.
Niente dogmi e irregimentazioni, ma azioni condivise. Per uno come me che ama le erbe spontanee, figuriamoci se non posso continuare ad accettare la spontaneità dei vostri interventi.

Chiarisco anche che se le varie pratiche colturali io le abbia trascritte divise, comunque le intendo tutte rifacenti ad un unico disegno che è l' Agricoltura Naturale.

Tornando alla terra:
- ieri e oggi ho praticato la semina delle patate (da calendario biodinamico). Visto che è una coltura invasiva, debbo relegarla lontano dai bancali-terrazze. Come mia abitudine ho seminato in zone sparse del terreno (così le arvicole le faccio impazzire), sempre per la curiosità di vedere gli effetti in diverse condizioni (uno spazio sperimentale resta quello fra i castagni, dove già lo scorso anno provai lenticchie e farro).
Inoltre 10 zampe di asparagi sempre sparse qua e la, di cui due le ho riservate vicino alle insalate per favorire una consociazione utile che avevo letto da qualche parte.

- il bancale caldo è molto pratico, oltre a crescerci di tutto come piantine di pesco, melo e zucca nel mio caso. Altri inconvenienti però sono il banchetto offerto a cani e topi.

- per Fukuoka ho una totale compassione (nel senso buddista del termine). Verso Steiner sono un po' più scettico, ma solo perché devo ancora approfondire la sua figura. Seguo il calendario biodinamico (in maniera poco accademica) al momento per pura sperimentazione. Quando tre anni fa seminavo la rucola e mi andava subito a seme, ho iniziato a provare soluzioni nuove come il seguire le lunazioni e via discorrendo. Ma non saprei se sia assoluta futilità ... In tanti articoli si legge che gli influssi astrali sono solo baggianate. Boh, tempo al tempo.

- la medica quante volte si sfalcia in un anno? Tu Pallinof ogni anno la risemini?

Si è fatto tardi, ciao.


22/03/2011, 4:10
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Località: Bevagna (PG)
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Diamo a Cesare quello che è di Cesare..............
Molte pratiche biodinamiche dal calendario ai preparati non sono da attribuire a Steiner, ma all'evoluzione del ragionamento fatto nelle sue famose lezioni agli agricoltori tedeschi. L'anno scorso ho partecipato ad un corso di biodinamica organizzato dalla famosa associazione e sono uscito profondamente deluso. Eccessiva importanza a certe pratiche (calendario e preparati) e troppa tolleranza nell'impiego di mezzi per la lavorazione del terreno. Ripeto l'importante intuizione di Steiner, anche se non palesemente enunciata, che è il campo coltivato come sistema energetico.
Innanzi tutto bisogna conoscere un sistema energetico naturale poi è necessario trovare un ruolo dove inserire la figura dell'operatore che ha come obbiettivo la produzione sostenibile da quell'ecosistema.
Se vi va mi piacerebbe approfondire questo discorso mentre discutiamo delle diverse tecniche usate e magari supportate da foto che chiariscono meglio.
Di solito il medicaio si sfalcia 3 volte l'anno, ma con disponibilità di acqua (precipitazioni o falda) si può arrivare anche a 4 o 5. Ogni due anni è consigliabile mandare a seme l'ultimo sfalcio di settembre oppure seminare altro seme.
Vi mando una foto della nuova coltura di aglio su terreno pacciamato e coltivato da 4 anni. Dopo la semina questo è stato il primo intervento di sfalcio in prossimità della fila con decespugliatore e come potete vedere la coltura è "pulita", cioè priva di competizione da parte di altre specie del prato, con notevole risparmio di energia muscolare.
Buona giornata a tutti.


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22/03/2011, 10:28
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Grazie Pavlin, grazie PALLINOF per il benvenuto.
Per un po' sarò impegnato per il trasloco e per lavori alla casa.
Mi farò vivo sicuramente per far ricorso all'aiuto e alle esperienze di tutti voi.
Non vorrei esagerare, ma considero questa discussione un po' come un'ancora di salvezza per un futuro piuttosto misteriosa, da questo punto di vista.
Per stare al consiglio di PALLINOF, essa è un po' il passaggio per tenere i piedi ben piantati a terra.
Grazie PALLINOF, consiglio ricevuto e accettato, anche se ora va concretizzato con cose precise.
Buona giornata a tutti voi.


22/03/2011, 11:08
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Località: Puglia
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[quote="PALLINOF"]
Se vi va mi piacerebbe approfondire questo discorso mentre discutiamo delle diverse tecniche usate e magari supportate da foto che chiariscono meglio.

Mi va, mi va!
L'erba nel mio terreno e` gia` alta in certi punti ed molto alta in altri e domani mi faro` aiutare a sfalciarla tutta, perche` altrimenti fiorisce, poi secca e diventa un pericolo per gli incendi. Un anno in cui era stata abbandonata da tempo era alta fino al fianco. Tuttavia, dalla tua foto mi sembra di vedere che hai sfalciato solo ai lati del filare di aglio e che forse altrove sta crescendo. E` cosi` o quella piu` verde e` erba che sta ricrescendo dopo una sfalciatura di qualche tempo fa?

Grazie e buon pomeriggio (qui, al contrario delle previsioni, e` una bella giornata e ci sono tanti alberi in fiore).


22/03/2011, 14:38
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stonetta ha scritto:
L'erba nel mio terreno e` gia` alta in certi punti ed molto alta in altri e domani mi faro` aiutare a sfalciarla tutta, perche` altrimenti fiorisce, poi secca e diventa un pericolo per gli incendi.

Hai colto nel segno. Il ciclo naturale dell'energia si divide in due sottocicli: la catena del pascolo e la catena del detrito.
Un ruolo fondamentale nella prima viene svolto dal prato, cioè dalle specie erbacee ad alta efficienza fotosintetica annuali o poliennali. Una parte della biomassa prodotta viene utilizzata dagli erbivori che pascolano sul prato e svolgono un'azione equilibratrice tra le specie a riproduzione gamica e agamica (da seme e da parti di pianta). Nel campo coltivato, cioè in assenza di erbivori, dovremmo noi assumere quell'importantissimo ruolo asportando il prodotto degli sfalci che impedirebbe la crescita del prato e l'accumulo di energia che potrebbe andare in fumo. A questo punto sta a noi valorizzare questo ben di dio o come fanno molti gettarlo nel cassonetto.
Nella foto precedente si vede il risultato del primo sfalcio primaverile in prossimità della pacciamatura dove l'erba sembra crescere più rigogliosa. Per il resto del prato attenderò l'inizio della fioriture delle graminacee per avere un bel pò di materiale da utilizzare per il trapianto delle ortive estive.
In questa foto la situazione prima dello sfalcio dove si nota la crescita più rigogliosa vicino la pacciamatura che ha arricchito il terreno di "energia".
Buon lavoro a tutti.


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23/03/2011, 9:32
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Località: Siena
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Chiedo:
ma non e' possibile chiedere agli amministratori del forum di creare una sezione apposita per tutti i temi "alternativi", ma che io certo non considero in antitesi, ai metodi tradizionali di agricoltura?
Permacoltura, metodo Fukuoka et similari?
:mrgreen:


23/03/2011, 13:39
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Iscritto il: 05/03/2011, 18:50
Messaggi: 94
Località: pisticci(MT)
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buona sera a tutti ,
...bellissima discussione spero non muoia mai..
alcune domande :
sono riuscito a trovare la borlanda , come faccio a diluirla visto che le istruzioni del produttore parlano di kg/ha ed io mi aspettavo di trovare tipo ml/litro?
il tubo per innaffiare è meglio farlo passare sopra o sotto la pacciamatura ?
con quale frequenza bisogna irrorare con la soluzione di borlanda attivata considerando che sono al primo anno e che fino ad ora il terreno è stato "torturato con frequenti fresature ?
grazie a tutti e buona notte


23/03/2011, 21:11
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Iscritto il: 25/02/2011, 21:31
Messaggi: 74
Località: Puglia
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PALLINOF ha scritto:
[Nel campo coltivato, cioè in assenza di erbivori, dovremmo noi assumere quell'importantissimo ruolo asportando il prodotto degli sfalci che impedirebbe la crescita del prato e l'accumulo di energia che potrebbe andare in fumo.

Sto leggendo in questi giorni Il Giardinaggio Consapevole di Michael Roads e lui ama la pacciamatura al di sopra di qualsiasi cosa, ma secondo lui e` utile sfalciare e asportare lo sfalcio, poi, dopo alcuni mesi sfalciare di nuovo ma non asportarlo, alternando sempre cosi` di modo che anche il prato venga nutrito. Mi sembra di capire invece che tu mi stai dicendo che lasciando lo sfalcio in loco soffochera` il prato. Forse il prato di Roads e` un prato molto meno alto di quello incolto di cui parliamo qui? Che ne pensi.

Purtroppo non ho potuto fare esattamente quello che speravo oggi e, cioe` di far sfalciare l'erba, senza smuovere il terreno. Una gran parte e` stata sfalciata e domani si continuera`, ma il terreno e` cosi` irregolare in alcuni punti che la persona che mi sta aiutando mi ha convinta a fargli portare il trattore fra un paio di giorni per lavorare quella parte difficile. Dice che dopo lo spianera` cosi` in futuro si potra` sempre sfaciare senza usare trattore o moto zappa. Un compromesso.
Ho pensato di lasciare l'erba sfalciata sotto gli alberi, senza asportarla, anzi aggiungendovi dell'altra e poi di usarne una gran parte per ricoprire la terra dove trapiantero` le ortive estive. Che ne pensate?
Sotto delle foto di alcune aree sfalciate. Ho lasciato stare alcune zone dove cresce la folta la borragine per le api.


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23/03/2011, 22:42
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