Salve a tutti Oggi mentre finivo con l'ultima fila di pacciamatura per le orticole di quest'anno, mi sono detto: Ma la borlanda + attivatore adrà messa sicuramente ora in modo che quando trapianterò le mie piantine avranno gia' un terreno piu' ricco....
Dico una cialtroneria???
Più o meno ogni quanto tempo bisogna ripristinare la pacciamatura?
La consociazione " Fagiolo/Peperone" non porta problemi di afidi? L'associazione "Fagiolo/menta piperita" per allontanare la mosca bianca è l'unica che ho provato con discreto successo, ma il pidocchio spopolava e le poche cocinelle che albergavano sulle foglie non rieuscivano a papparseli tutti.....e le mie piante sono rimaste mignon.
AndreaGh ha scritto:Oltre alla pacciamatura, qualcuno di voi ha usato il biochar per favorire crescita e accumulo Co2?
Volevo provare quest'anno ma non so se devo interrarlo (dunque fare una rilavorazione del terreno) oppure posso metterlo su sodo e poi pacciamare come con metodo Fukuoka.
Sono molto combattuto poiché il terreno ora è a prato stabile e mi rompe rovinare la crosta per non perdere i primi 10 cm. Come ho sperimentato già, cominciando male le lavorazioni poi sei fuorigioco per 2/3 anni, il tempo che si riequilibri il suolo.
MI pare che Federico abbia provato, come è andata?
Un saluto particolare a Federico che è un pò che non ci scambiamo informazioni e scusatemi se sono troppo pragmatico, ma non vedo l'utilità di utilizzare il carbone prodotto da pirolisi che considero una tecnologia non conveniente dal punto di vista del bilancio energetico. Da considerare anche il rischio di accumulare nel terreno metalli pesanti o peggio. Un buon prato stabile è un accumulatore biologico di co2: una parte viene asportata dagli sfalci mentre una parte (circa un quarto) rimane nel terreno dalla trasformazione dei residui radicali in sostanza organica. La nutrizione del prato avviene attraverso la mineralizzazione, ad opera dei microorganismi, della frazione organica. Allora dobbiamo salvaguardare l'habitat dove questi vivono eliminando qualsiasi intervento di lavorazione e magari stimolando il loro sviluppo con irrorazioni di borlanda attivata. La rivoluzionaria intuizione di Fukuoka è stata proprio nella riscoperta del ruolo fondamentale che svolgono i microorganismi del terreno, non a caso lui era un microbiologo. Per Federico: la foto è stata scattata nell'estate 2010. Un cordiale saluto a tutti.
condivido in pieno: meglio il prato. per il biochar: la mia conclusione è che è un metodo portentoso, decisamente efficace su piccoli appezzamenti malridotti...una sorta di starter, ma: *bisogna aspettare almeno 2 anni per trovare un effettivo ritorno *va irrorato con ....acqua e letame (una sorta di attivatore) *c'è molto molto lavoro dietro la tecnica.
Grazie del consiglio, rinvio l'operazione biochar su un'altra aiola l'anno prossimo.
Ora il prato è spontaneo composto per la maggior da graminacee e un po' di trifoglio qua e là. Penso faro a breve una semina di erba medica o altra leguminosa, poi sfalcio. Sbaglio? o tengo il prato che ho attualmente?
E' una bella scommessa nel mio caso poiché la terra è argillosa. Per questo primo anno nel terreno nuovo sono già psicologicamente preparato agli insuccessi.
Inizialmente pensavo di fare un'aratura per poi riseminare un prato di leguminose. L'idea era questa poiché avendo un suolo argilloso la volontà era quella di ammorbidirlo. In più avrei preso l'occasione per letamare, spargere il biochar (che cmq non ho ancora prodotto), ed alzare l'altezza delle aiole sullo stampo del metodo sinergico.
Poi osservando bene, i primi 7/8 cm sotto il prato sono abbastanza soffici, dovrebbe essere sufficiente per le piantine. Spero negli anni la terra "lieviti" leggermente grazie alle continue pacciamature come successo già in un altro orto più piccolo che continuo a tenere.
Quanto dovrei lasciare la fila pacciamata prima di operare con i trapianti? Conta che sfalcierei verso la fine di questo mese, non prima, l'erba è ancora bassa. Le piantine dovrebbero essere a buona vegetazione la prima settimana di Maggio. Cosa dite, perdo il giro?
Irrorare la pacciamatura con borlanda attivata favorisce la sua degradazione e arricchisce il terreno di sostanza organica ben umificata, quindi aumenta la sua energia. La presenza nel prato di leguminose come trifoglio, medica, lupinella, etc. migliora la qualità della pacciamatura in quanto ricche di proteine, cioè azoto. I microorganismi che metabolizzano la biomassa necessitano di una dieta equilibrata tra azoto e carbonio. Il primo fornito principalmente da leguminose il secondo da graminacee. La fila da destinare alle orticole va lasciata sempre pacciamata sia in presenza di coltivazione che libera e aggiungere erba quando sulla fila escono nuove piante del prato che vanno sempre ricoperte per impedire il loro sviluppo. All'inizio questo lavoro richiede diversi interventi e i risultati della coltivazione saranno modesti, ma con il tempo (2-3 anni) si otterrà un ottimo terreno per accogliere le nostre piantine di ortaggi privo di competizione di altre specie. Il periodo ottimale per lo sfalcio del prato deve coincidere con la fioritura della specie che si sviluppa in quel periodo per ottimizzare la scorta di energia e impedire la riproduzione del seme. La biomassa va asportata e utilizzata per quelle colture che necessitano di molta energia come fruttiferi ed ortive, quindi intorno alle piante o lungo la fila delle ortive. Provate a scoprire dopo qualche mese la pacciamatura vegetale e scoprirete un altro mondo, così come fanno di continuo le mie galline. Buona giornata a tutti.
Se lasciassi le mie galline vicino alle pacciamature nel giro di poche ore non esisterebbero piu'.....e' per quello che ho optato per le papere vicino alle piante e le oche fuori dal coltivato.
Io per ora ho potuto pacciamare solo con graminacee, spero non ci sia un grosso problema se metto in un secondo momento le leguminose....
stonetta ha scritto: ho un'infinita` di aghi di pino e pigne. Qualche idea su come utilizzarli, a parte decorazioni natalizie e un po' nel camino? Sugli aghi ho letto di tutto - che sono nocivi al terreno dove si vuole coltivare - che invece possono essere usati per pacciamare - che non fanno ne` bene ne` male. Opinioni? convinzioni?
io gli aghi di pino li ho usati per pacciamare fragole e mirtillo che hanno bisogno di terreno acido. spero di aver fatto bene. qualcuno sà se esistono erbe da seminare per aiutare il terreno a mantenersi acido?