x stonetta. Magari potessi metterci le mani e peccato perdere tempo per il compostaggio e quell'orribile spreco di energia con il falò.
Buon lavoro.

Le ochette mi servono per pulire i vialetti dell'orticello, i filari della vigna e disperdere le loro deiezioni in giro per il terreno.
Lo so che sarebbero meglio le anatre ma la loro voracità mi obbligherebbe a compreare del mangime per loro...e cio non rientra nei miei piani !!!
Complimenti per la tenuta!!! L'attrezzo di alta tecnologia a cui fai riferimento dalle mie parti lo chiamiamo " u chiantaturo"!!!
Io sono un Nordico che ha dato di matto ed e' voluto andare a vivere al sud.
Qui ho riscoperto la ruralità, la vera vita che il creatore aveva pianificato per noi, la natura è perfetta, crudelmente perfetta e tutto cio ha un fascino su di me irresistibile.
Ho passato gli ultimi 10 anni a studiare l'ecosistema che circonda la mia casa e la mia contrada, conosco ogni angolo di questo angolo di Calabria e non smetto di stupirmi.

Spero un giorno di riuscire a creare un'azienda agricola naturale, non tanto per me ma per mio figlio che ha diritto, come tutti i nostri figli, di ricevere un mondo più "naturale" di quello che abbiamo ricevuto noi.

Lo so sono tedioso me lo dicono tutti ma è un crimine voler avere uno stile di vita diverso dal dovere di prendere l'aperitivo con gli amici al bar alle 19:00 o di ostentare una ricchezza che non ho solo perchè il sistema lo vuole??

Credo molto nell'agricoltura naturale, non facciamo in modo che si soffochi questa idea!!!

Buona serata a tutti e scusate per le chiacchere.

Nell'orto si trova sempre un pò di compagnia mentre si sorseggia un buon bicchiere di vino fresco.
Dott devi mostrarci un pò del tuo angolo, siamo curiosi.
Un saluto a tutti.

Grazie Pallinof, ma aspetta, aspetta, spiegami un po'. Il compostaggio non e` poi tanto importante? Magari, cosi` mi risparmio la fatica. E` il primo che faccio personalmente. E il falo`? Era un accumulo proprio enorme di rami secchi e pigne, creato in parte 3 anni fa e in parte recentemente, cosa che diventa un po' pericolosa da queste parti in estate. Avrei dovuto lasciarlo stare o usarlo diversamente?

Volevo citare solo una parte del testo, spero di aver fatto giusto.

dottor3, come ti capisco. Io sono venuta da San Francisco a qui! Ma a pensarci bene e` stata la terra ad attirarmi. Sarei andata anche altrove per avere a disposizione questo terreno e questi alberi. Spero di esserne all'altezza.

Naturalmente avevo sbagliato testo.........questo e` il tuo testo che volevo citare.

X PALLINOF
Magari veramente!! che io qui sto cercando e sperando di capire la cosa migliore da fare....

Sono sempre io e visto che sono nella mia solita fase pre-primaverile di ossessione per l'orticoltura, e` da questa mattina che penso alle palline di argilla (seed balls o seed bombs, come le chiamano in inglese) e mi chiedevo 1) se invece dell'argilla in polvere, per me non facilmente reperibile, non possa invece usare proprio la terra che ho qui nella mia campagna, che a me sembra davvero argilla rossa. La mischio con un po` di humus o compost, i semi, le faccio seccare e via.
e 2) visto che la settimana prossima dovrebbe piovere molto, non potrei direttamente spargere i semi senza fare le palline, visto che la pallina serve a proteggere i semi fino all'arrivo delle piogge? O serve anche a nutrire i semi con il compost che ne fa parte?

Ho letto che Fukuoka non riteneva necessaria la potatura degli alberi da frutta. Voi che ne pensate? e gli ulivi?

Spero di non fare troppe domande, ma vorrei implementare il piu` possibile questo metodo di cura del terreno e fremo un po` dalla voglia di agire. Sta veramente arrivando la primavera!

Guarda che ti prendo in parola!
Sei molto fortunata ad aver ereditato un posto così bello e pieno di ricordi, purtroppo non posso dire la stessa cosa il nostro terreno è stato venduto da mio padre. Apparteneva alla nostra famiglia da generazioni e io allora ero troppo giovane per capire l'importanza del legame che ci unisce alla terra e a tutte le meravigliose creature che vi abitano.
Diceva Goethe (più o meno): "Quando mettiamo sulla nostra tavola un prodotto del nostro orto, esso non è un semplice alimento, ma una parte della nostra vita, il tempo che abbiamo impiegato per coltivarlo e tutte le sensazioni che abbiamo provato in quell'intervallo."
Ma torniamo sulla terra: il compostaggio può essere fatto direttamente in loco.
Il prato naturale deve essere sfalciato periodicamente per favorire la sua rigenerazione, l'erba tagliata deve essere asportata perchè di ostacolo al suo sviluppo, mentre è utile la pacciamatura alla base di ogni pianta legnosa. Oppure la pacciamatura delle file del nostro orto, fatta alcuni mesi prima del trapianto o semina delle piante. I residui legnosi delle potature ben sminuzzati da una buona biutrituratrice sono un indispensabile materiale per pacciamare ortive da semina o a foglia e per cespugli di aromatiche e ornamentali.
Il nostro terreno con il tempo accumula energia, spetta a noi non sprecarla e utilizzarla nel modo più proficuo alla nostra tavola, magari anche con un bel mazzo di fiori destinati a divenire compost dopo averci allietato con gli splendidi e unici colori.
Buona domenica a tutti.

Dico sul serio. Se ti capita di venire da queste parti o se ti interessa visitare il luogo, mi farebbe molto piacere farti vedere questa zona e il mio terreno. Non posso ancora ospitare nessuno perche` la casa non e` ancora abitabile, ma spero che lo sara` fra 2 o 3 mesi. Nel frattempo degli amici mi hanno molto generosamente prestato l'appartamento in cui loro non vivono piu`.

"Compostaggio in loco": cioe`, dove voglio compost creero` strati di vegetazione secca, verde, bucce di patate, ecc.?
Sfalcero` l'erba e la rimuovero` e mi comprero` una biutrituratrice - ma prima devo impararmi questa parola

Spero di non essere assillante, ma gli alberi da frutta li poti? e secondo il metodo di Fukuoka gli ulivi vanno potati (adattato all'Italia, ovviamente)?

Ci tengo molto a questo terreno perche` mio padre, che lo ha comprato nel 1972, lo ha amato per 15 anni, piantando e crescendovi di tutto e quando nel 1987 i miei lo hanno lasciato per trasferirsi in USA e lo volevano vendere sono stata io a disperarmi per convincerli a non farlo, quindi ne sento anche la responsabilita`. Ho vissuto in quella casa dal 1974 al 1977 quando mi sono trasferita negli USA e da allora, ogni volta che sono venuta in Italia ( e sono state tante), sono sempre venuta qui per dirle "un giorno torno" ....e qui ci vogliono i violini....come sono drammatica....... ma veramente credo che si possa avere un attaccamento quasi irrazionale ad un pezzo di terra e degli alberi.
Buona domenica.