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Orto con metodo Fukuoka, discussione PRATICA
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PALLINOF
Iscritto il: 13/12/2008, 18:14 Messaggi: 617 Località: Bevagna (PG)
Formazione: Laurea Scienze Agrarie
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Ciao Davide e scusami, non intendevo bacchettare nessuno, ma esprimere un parere frutto delle mie conoscenze ed esperienze sul campo. Non vorrei ulteriormente deluderti, ma non credo che una monocoltura di frumento praticata da un terzista riesca a pagare le spese mettendo in conto la diminuzione di fertilità del tuo terreno. Anche i 2 o 3 sfalci di un prato di medica può essere venduto (se esiste un mercato in zona) riducendo le lavorazioni e alternando ogni tre anni una coltivazione di frumento seminato su sodo e senza fertilizzanti di sintesi. Magari suddividendo la superficie in particelle a rotazione (quantità di terreno permettendo). Per Lele: non è sufficiente la pratica agronomica della pacciamatura, ma è necessario coltivare anche varietà che ben si adattano alle condizioni climatiche della zona. Il mio consiglio è di guardarsi bene intorno alla ricerca di vecchie varietà locali o di procedere per tentativi individuando le varietà più adatte e successivamente sostituire tramite innesto quelle più sensibili. Ti mando una foto di uva pizzutella. Buona giornata a tutti.
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uva pizzutella.jpg [ 242.36 KiB | Osservato 2271 volte ]
_________________ “ Prima di Giove non v’erano contadini che coltivassero la terra, né era lecito delimitare i campi tracciando confini: tutto era in comune e la terra, senza che le fosse richiesto, produceva spontaneamente e con generosità ogni cosa.” Virgilio.
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09/10/2010, 10:10 |
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leleR503
Iscritto il: 01/07/2009, 13:38 Messaggi: 138 Località: parma
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ciao grazie per le risposte... avresti qualche consiglio sulla coltivazione Fukuoka del mirtillo? grazie leler503
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09/10/2010, 20:33 |
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pavlin
Iscritto il: 07/10/2010, 11:49 Messaggi: 60 Località: Emilia
Formazione: laurea in ingegneria
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Dopo qualche giorno di lettura, ho terminato di leggere le 40 pagine di questo forum. Per prima cosa ringrazio tutti per gli interessanti contributi, in particolare Pallino ed Eugenio (il cui contributo ho visto purtroppo scemare durante il forum).
Nel mio piccolo ho iniziato quest'estate a coltivare un piccolo orto familiare nel tempo libero dei finesettimana. Cerco di farlo ispirandomi al metodo di Fukuoka. In questo momento ho terminato il raccolto dei fagiolini, sto raccogliendo i primi finocchi e i broccoli, attendo che crescano un po' di rape, carote e bietole seminate in agosto e ho iniziato a piantare cipolle, aglio e fave per la primavera prossima. Tutto questo in piccole quantità per mancanza di tempo a disposizione. Le possibilità di ampliare le aree coltivate ci sono, se solo ne avrò la voglia e il tempo o l'aiuto di qualche parente.
Dopo la lettura de "la rivoluzione del filo di paglia" mi è cambiato il modo di vedere l'orto. Prima consideravo la presenza di "erbacce" come il male peggiore da debellare e la faticosa vangatura come un obbligo necessario per poter procedere alla coltivazione. Ora sto iniziando a sperimentare un modo più dolce di coltivaizone che spero mi dia soddisfazioni.
A risentirci alla prossima. Saluti a tutti
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11/10/2010, 17:45 |
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PALLINOF
Iscritto il: 13/12/2008, 18:14 Messaggi: 617 Località: Bevagna (PG)
Formazione: Laurea Scienze Agrarie
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Coltivare vuol dire prendersi cura e coltivare rispettando le dinamiche biologiche in primo luogo vuol dire prendersi cura del terreno. Infatti in biodinamica non si parla di agricoltura (coltivare il campo, cioè una superficie), ma di geocoltura, cioè coltivare (prendersi cura) del terreno. Dopo aver soddisfatto questo principio generale per ogni tipo di colture, allora possiamo passare alla fase successiva dell'inserimento di specie utili al nostro ordinamento aziendale adottande tecniche di coltivazioni compatibili con l'equilibrio che è stato creato. La scelta varietale è fondamentale per ottenere ottimi risultati e la selezione dell'ambiente farà il resto. Gli stati patologici di una pianta (malattia) che si manifestano attraverso i sintomi sono un libro aperto per comprendere la vita delle nostre piante. Eliminare i sintomi significa abbandonare la via che ci conduce ad una buona coltivazione redditizia. Vi mando la foto di un giovane alberello di melo varietà locale "abbondanza" di nome e di fatto. Buona giornata a tutti.
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melo abbondanza.jpg [ 306.38 KiB | Osservato 2201 volte ]
_________________ “ Prima di Giove non v’erano contadini che coltivassero la terra, né era lecito delimitare i campi tracciando confini: tutto era in comune e la terra, senza che le fosse richiesto, produceva spontaneamente e con generosità ogni cosa.” Virgilio.
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13/10/2010, 10:05 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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Pallinof, bello l'alberello. Ma non era meglio non lasciarlo andare a frutto?. A me hanno consigliato, per il primo periodo sugli astoni nuovi di non lasciarli andare a frutto, in modo da non stressarli. Qual'e' la tua opinione in merito? Per caso ti interessano anche marze di varieta di prugne tipo "ramasin" Ho ripulito un gerbido davvero intricato e nel fitto ho trovato un paio di alberi che hanno vegetato bene senza malattie.
_________________ http://www.estapp.ch http://www.dolcevino.ch
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13/10/2010, 12:38 |
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bonex71
Iscritto il: 08/09/2010, 22:00 Messaggi: 69 Località: mantello SO
Formazione: geometra
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io con le fragole - che hanno bisogno di terreno tendente all'acido come i mirtilli - ho fatto una pacciamatura con aghi di pino. non sò quali erbe si possono seminare per mantenere l'acidità del terreno e colgo l'occasione per chidere anche agli altri quali semi di erba possono essere utili visto che anche io pianterò dei mirtilli la prossima primavera.
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15/10/2010, 21:48 |
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pavlin
Iscritto il: 07/10/2010, 11:49 Messaggi: 60 Località: Emilia
Formazione: laurea in ingegneria
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bonex71 ha scritto: io con le fragole - che hanno bisogno di terreno tendente all'acido come i mirtilli - ho fatto una pacciamatura con aghi di pino. non sò quali erbe si possono seminare per mantenere l'acidità del terreno e colgo l'occasione per chidere anche agli altri quali semi di erba possono essere utili visto che anche io pianterò dei mirtilli la prossima primavera. Una richiesta analoga ce l'ho anch'io, la metto insieme a questa così magari chi se ne intende da una risposta unica. Leggevo che le foglie di quercia contengono tannino che limita la germogliabilità dei semi. Potrei quindi usarle per pacciamare le piantine appena trapiantate oppure crea problemi anche alla loro crescita?
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16/10/2010, 14:38 |
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Eva
Iscritto il: 18/07/2008, 10:54 Messaggi: 4790 Località: Liguria
Formazione: Dottore in Economia Aziendale
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Posso adottare il metodo per la coltivazione in vaso o è incompatibile ? esistono siti o libri gratuiti sul metodo scaricabili da internet?
_________________ Il giardinaggio sporca le mani ma pulisce la mente.
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18/10/2010, 11:12 |
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lisandro
Iscritto il: 24/08/2008, 1:24 Messaggi: 47 Località: lariano roma
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Vorrei consigli sulle consociazioni: nei bancali sinergici ho sperimentato l' aglio ai margini, cavolfiori centrali contornati da legumi, inframmezzati da finocchi e insalata con qualche esemplare di aromatica. Ma per le consociazioni non solo tra orticole, ma tra più specie vegetali, ovvero erbacee-arbustive-arboree, come dovrei comportarmi? Quali esempi avete da propormi? E per i cicli lunari come in biodinamico, c'è qualcuno che riscontra una reale efficacia? Grazie a tutti, ciao.
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12/11/2010, 0:32 |
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Paologa
Iscritto il: 15/01/2010, 19:01 Messaggi: 34
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Ogni tanto seguo questo forum e noto con piacere che questa discussione va avanti. Non sono un agricoltore ne fiscalmente ne praticamente, però ho ereditato da mio padre, che lo era, circa 4 ettari di collina (diciamo non male come esposizione) suddiviso in due porzioni con relativi pozzi probabilmente da ripulire. Da qualche anno ho smesso di affittare questi terreni per vari motivi, il primo, i contadini piangono sempre, pagano poco e tengono male l'appezzamento, inoltre sono costretti a usare trattamenti chimici che non mi garbano. Vorrei occuparmi personalmente degli appezzamenti ma per motivi superiori non posso farlo perciò ho deciso di seguire alcuni consigli di questa lunga discussione... l'appezzamento da cui voglio partire è circa un ettaro con pozzo forma rettangolare pianeggiante incolto da circa 5 anni delimitato da fossi su tre lati e la strada sul lato a nord. Come partenza pensavo di far tagliare la massa vegetativa che è cresciuta spontanea senza rimuoverla e all'arrivo della primavera rimuovere lo sfalcio e seminare un po' di medica su sodo nel frattempo sperimenterò qualche ortiva buttata la così tanto per provare... CHE DITE VA' BENE? ...più avanti vorrei piantare qualche albero da frutto ma ancora è prematuro... nel frattempo cerco di documentarmi sui frutti che c'erano in questa zona. I miei confinanti, applicando metodi di coltivazione da monocoltura, utilizzano svariati prodotti. Forse è il caso piantare una siepe al confine che prevenga eventuali sconfinamenti dei suindicati prodotti? Apprezzerei qualunque suggerimento specialmente quelli che semplificano il lavoro e che possano indicarmi la via di quello che vorrei fare, cosa che ancora non ho chiara.
Salud
_________________ Salute e prosperità Firma Paologa
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14/11/2010, 14:42 |
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