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Orto con metodo Fukuoka, discussione PRATICA 
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personaltrainer ha scritto:
Esatto... le "erbacce" in natura non esistono; esiste solo una specie di "animalacci"... la nostra :D
L'irrigazione è solo per le ortive o anche per gli alberi da frutto?
Quanti sfalci hai dovuto fare con questa primavera piovosa?
Agli alberi da frutto hai dato una potata leggera come l'anno scorso oppure li hai lasciati crescere spontanei? Il melo mi sembra in grande forma... veramente carico di frutti!

L'irrigazione è solo per le ortive e sono al quarto sfalcio. Non ho fatto alcuna potatura invernale e sto facendo un leggero diradamento estivo sulle piccole piante, quelle grandi ormai vanno per conto loro. Questo è stato l'anno dei meli che hanno caricato eccessivamente tanto da provocare la rottura di alcuni rami, non mancano anche le pere, mentre scarseggiano le pesche.
Come dice Giasone: è vero che non esiste solo il bianco e nero, ma se vogliamo comparare i diversi sistemi di coltivazione dobbiamo avere un metro. Che a mio avviso è il ciclo biologico dell'energia costituito dalla catena del pascolo e del detrito. La valutazione dell'impatto che un determinato sistema di coltivazione ha sul ciclo biologico dell'energia ci da la misura di quanto sudore dobbiamo tirar fuori per mantenere la fertilità del nostro terreno tale da produrre quantità costanti.
Buona giornata a tutti.

_________________
“ Prima di Giove non v’erano contadini
che coltivassero la terra,
né era lecito delimitare i campi
tracciando confini: tutto era in comune
e la terra, senza che le fosse richiesto,
produceva spontaneamente
e con generosità ogni cosa.”
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29/07/2010, 7:35
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Guardando meli e peri selvatici della mia zona ho visto che sono stracarichi di frutti. Sono un po di anni che li osservo e comparandoli con i frutti che mio padre porta avanti in maniera convenzionale (potatura) ho sempre notato una correlazione positiva fra la quantità di frutti selvatici e quelli convenzionali; quando i miei meli hanno tanta frutta il bosco è pieno di frutta, quando i miei meli hanno poca frutta il bosco offre meno frutti ma in proporzione la resa è maggiore. Negli ultimi 6 anni non ho mai visto i meli selvatici privi di frutta...mentre quelli di mio padre si.

Inoltre ho provato un esperimento, ho fatto potare a mio padre un rigoglioso melo selvatico, con il suo metodo classico; questo è stato 2 anni senza fare alcun frutto, quest'anno ce n'ha una decina. La potatura convenzionale è stata un grande stress per la pianta.

Non ho mai visto per ora meli e/o peri selvatici rompersi per il peso della frutta.

Camminando spesso nei boschi (macchia mediterranea di media collina) non riesco mai a fare a meno di notare la loro ricchezza di frutta; mele, pere, corbezzole, more di rovo, prugnole. Penso che sarebbe una buona idea riuscir ad integrare in maniera razionale la frutticoltura di particolari specie di fruttiferi meno esigenti di luce nei boschi che lo possono permettere.


29/07/2010, 12:47
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salve a tutti,
ho letto con grande interesse questa discussione, diverbi compresi. e mi si è aperto un mondo nuovo.
quest'anno ho per la prima volta piantato n picolo orticello di 20mq in giardino. L'ho fatto zappando, vangando, estirpando come un forsennato. M a ora sono deciso a convertirlo in un orto naturale ampliandolo di altri 30mq arrivando così a 50, sono pochi rispetto ai vostri orti lo so, ma è quello che mi posso permettere.
Lascerò crescere le selvatiche caratterizzate prevalentemente da spighe e forasacchi,gramignia, porcacchia,malva,ortica,e altr che non conosco. seminerò anche un po' di erba medica, in modo da produrre biomassa. concimerò con un po di letame e pollina, poi mi consiglierete quando e quanto. e piantumerò in promisquità.
Anche se ho fatto danni con la vangatura,in alcuni punti era inevitabile per eliminare i calcinacci che erano stati buttati anni fa, il terreno è la prima volta che viene coltivato, e apparte qualche manciata di lenta cessione non ho dato trattamenti, e le selvatiche sono gia rinate. per il momento ho parecchio sfalcio inutilizzato che posso usare per pacciamare e fare biomassa.
Il pezzo che voglio aggiungere non è mai stato toccato da decenni, quinti dovebbe essere ben messo. anche il terreno accanto non è mai stato coltivato e sopita alcune piante di fico e un pero.
Certo sono un nanetto rispetto a voi, ma è già un unizio!

Vorrei chiedere ancora come fare le palline di argilla. Devo mischiare argilla in polvere e semi per poi inumidire e impastare fino a che si formano delle palline? ho visto fukuoka fare così in un video su youtube. però così avro palline con più semi e altre meno, va bene lo stesso? vorrei usare il metodo per seminare lattughe e simili. Per eventuali semi più grandi li inglobbo in una pallina singolarmente?
ho letto un utente che usa la bentonite al posto dell'argilla, funziona uguale?

come faccio a regolarmi per mettere vicine le varie specie?

mi viene anche da chiedere se ha senso fare questo tipo di coltivazione su soli 50mq, ma non trovo perchè no onestamente! ;)


queste alcune foto dell'attuale orto e del pezzo che voglio aggiungere, quello dal recinto della piscina alla casetta.

http://img231.imageshack.us/slideshow/w ... orto1d.jpg


29/07/2010, 15:26
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personaltrainer ha scritto:
Penso che sarebbe una buona idea riuscir ad integrare in maniera razionale la frutticoltura di particolari specie di fruttiferi meno esigenti di luce nei boschi che lo possono permettere.

Ottima idea, magari innestando altre varietà sul posto per migliorare la qualità e inserire materiale genetico che attraverso nuovi incroci darebbero origine a piante più interessanti. Ho conosciuto un signore che ha fatto un lavoro simile su piante di castagno impiegando decine di anni, ma con ottimi risultati.
Se si vuole coltivare un piccolo orto in biodinamica dobbiamo rinunciare alla catena del pascolo, cioè non abbiamo biomassa sufficiente per reintegrare le asportazioni, ma con l'aiuto di un vicino che non sa dove buttare gli sfalci del prato oppure andando a ripulire un'area pubblica incolta si può risolvere il problema. A questo punto si lavora sulla catena del detrito coprendo il terreno interessato alla coltivazione che permette di reintegrare l'energia che viene sottratta dai prodotti asportati. La praticità e la conoscenza del nostro orto ci guiderà nella sistemazione delle aree destinate alla coltivazione e al transito.
Se invece facciamo come Giasione e utilizziamo la zappa alterando continuamente gli strati di terreno, allora dobbiamo rinunciare anche alla catena del detrito reintegrando l'energia del nostro terreno con compost prodotto o acquistato.
Come ho detto in precedenza ciascuno deve fare i propri conti, ma senza perdere di vista il ciclo biologico dell'energia che è l'unico moto perpetuo che esiste in natura, perchè indipendente dall'azione dell'uomo.
Buona giornata.

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30/07/2010, 8:48
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ciao pallino, inanto volevo congratularmi per il tuo orto frutteto, davvero bello. spero un giorno di avere anche io un bel pezzo di terra.
per ora ho questi 50mq e mi accontento alla grande. recuperare biomassa non è un problema, c'è una parte di giardino che non uso e che viene sfalciata a fine giugno con conseguent eenorme quantita di sfalcio. in più c'è la parte che ho lasciato a giardino che sfalcio spesso perchè volgio farla coprire dalal gramigna.
quello che volevo fare è prendere lo sfalcio sopradetto e portarlo nell'attulae orticello e pacciamare bene, purtroppo ho estirpato tutte le spontanee, ma credo che nello sfalcio ci sia molto seme dato che era tutto secco quando lo hanno tagliato. poi vorrei seminare magari un mix di trifoglio e medica.
Ma quando dovrei fare la semina? mi troverei poi medica e ortive assieme, sfalcio amano la prima?

l'oro è ben gequentato da raganelle e rospi di notte, di giorno ci sono uccellini, ho messo delle mangiatoie sulla rete perimetrale. e il terreno è ricco di lombrichi e al tri animali, ho un orrima presenza di rettili come lucertole del genere pordacis e calcides.

allevo varie specie di roditori e per le gabbie uso torba di sfagno baltica. posso usare la lettiera per arricchire la biomassa? l'alimntazione di questi animaletti è a base di cereali con una piccola quota di proteina animale, meno del 5%. ne produco un bel po.
ho anche delle lettiere di corteccia di sughero di tanto in tanto, prive di escrementi quasi del tutto, pensavo di usare anche quella.

nella'ltro pezzo di terravorrei aggiungere sfalcio e basta, solo che c'è un grosso solco che ho riempito a sfalcio e sassi, lo lascio così?, in un punto ho messo molti sassi, cocci, calcinacci, imamgino dovro rimuoverli eriempire in qualche modo il dislivello(altrimenti i cani mi potrebbero passare sotto la rete e ribaltare tutto.

vorrei anche mettere dei cespugli di more,lemponi e mirtilli, e magari un alberello di corbezzolo, che ne dici?


31/07/2010, 0:44
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Ciao Haze, premetto che non credo che esistano tecniche particolari di coltivazione miracolose come molti pensano, ma che ciascuno deve trovare quella che più si adatta alle proprie caratteristiche. L'obbiettivo è chiudere il ciclo dell'energia seguendo le dinamiche biologiche. Ti consiglio di dare un'occhiata allo scritto del mio blog dove si parla di ciclo dell'energia.
In pratica il mio consiglio è:
Utilizzare il giardino e l'altro appezzamento per stimolare la catena del pascolo, magari inserendo anche qualche albero o arbusto. Il tuo ruolo è quello che svolge un erbivoro con gli sfalci crei un tappeto erboso sempre verde impedendo la lignificazione aumenti la produzione annuale di biomassa.
Separatamente nell'orto dai nutrimento agli abitanti del terreno che aumenteranno la sua fertilità permettendo la coltivazione di specie ortive molto esigenti. In poche parole utilizzando tecniche di permacoltura.
Le lettiere le userei per la concimazione del prato per rischiare di alterare il delicato equilibrio microbiologico che si formerà naturalmente sotto la pacciamatura. Se il terreno è molto squilibrato e per favorire l'insediamento di microorganismi utili esistono in commercio dei mix appositi. Ricorda che per avere ottimi risultati occorre molto tempo che dipende dalle condizioni iniziali di partenza.
Spero di esserti stato utile.
A me piace più quando i le due catene (pascolo e detrito) si svolgono nello stesso terreno perchè più pratico e più bello.
Buona domenica a tutti.


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01/08/2010, 8:14
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ciao pallino,
coem faccio a capire se il terreno è squilibrato o meno? dalle mie osservazioni ho notato una grande presenza di invertebrati anche nel terreno oltre che in superficie. Lombrichi, un genere di lumache che vive sottoterra e si nutre di lombrichi, onischi, larve di coleoteri...c'è di tutto.
credo sia terra di riporto, ma è li da decenni e nessuno l'ha mai coltivata ne trattata in alcun modo. Anche le spontanee sono numerosissime e rigogliose.
I mix per riequilibrare dove li trovo e di che si tratta nello specifico?
Non conosco l'indirizzo del tuo blog, me lo puoi indicare?


grazie mille!


01/08/2010, 10:04
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haze ha scritto:
ciao pallino,
coem faccio a capire se il terreno è squilibrato o meno? dalle mie osservazioni ho notato una grande presenza di invertebrati anche nel terreno oltre che in superficie. Lombrichi, un genere di lumache che vive sottoterra e si nutre di lombrichi, onischi, larve di coleoteri...c'è di tutto.
credo sia terra di riporto, ma è li da decenni e nessuno l'ha mai coltivata ne trattata in alcun modo. Anche le spontanee sono numerosissime e rigogliose.
I mix per riequilibrare dove li trovo e di che si tratta nello specifico?
Non conosco l'indirizzo del tuo blog, me lo puoi indicare?


grazie mille!

Dalla tua descrizione il tuo terreno possiede una buona vitalità, ma non sappiamo se sia sufficiente per ospitare le ortive che intendi coltivare. Ti consiglio di delimitare le aiuole e iniziare a pacciamare il terreno annaffiando ogni 15 giorni con una soluzione di borlanda e mix di microorganismi per il terreno. Non posso fare nomi per non essere censurato, ma se guardi in rete ne trovi a josa e quasi tutti si equivalgono. Se nascono piantine sulla pacciamatura tu continua a coprire e mantieni il tutto per almeno un paio di mesi. Poi inizia a inserire alcune specie con il trapianto di piantine allevate in contenitore. E vedi l'effetto che fa, ma non ti scoraggiare perchè per coltivare alcune specie occorrono mesi di cura al terreno per ottenere la quantità di energia sufficiente per ottenere ottime produzioni.
Considera il periodo iniziale come un investimento per ottenere risultati stabili e abbondanti nel tempo.
Per quelle specie che richiedono la semina diretta occorre tenere il terreno coperto almeno sei mesi o tutto il periodo invernale.
Tutto questo è a grandi linee la verifica e ulteriori aggiustamenti sono di tua competenza e basate su conoscenze dell'ambiente e su attente osservazioni.
Un cordiale saluto a tutti.


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02/08/2010, 12:10
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grazie mille, inizierò a fare come mi hai consigliato!


02/08/2010, 16:19
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ti sento continuamente parlare di borlanda....da perfetta ignorante non ho idea di cosa sia....
cercando un po in giro e dopo aver trovato gruppi rock con questo nome...mi sono imbattuta su questa definizione
Residuo della distillazione di liquidi idro-alcoolici ottenuti per fermentazione di sostanza zuccherine.

vuol dire che se uso della buona grappa fatta come una volta va bene uguale? :)
ovviamente e una battuta..


03/08/2010, 9:02
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