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Orto con metodo Fukuoka, discussione PRATICA
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spacestar
Iscritto il: 26/01/2009, 23:23 Messaggi: 16
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scusate, mi interessa molto .. ma vorrei capire BENE nel mio caso posso ricavare 200 mq ( per una prova ) su di un terreno mai coltivato pieno di gramigna, su cui sono state piantate mele, pere ( circa 20 ) 3 anni fa'. 1) senza togliere la gramigna semino erba medica 2) lascio erba medica, tagliandola e lasciandola sul terreno Il secondo anno posso iniziare a seminare orto ? o posso iniziare subito dividendo il terreno in 2 parti alternando erba medica e varieta' orticole ? Scusate se sembra banale la domanda, grazie in anticipo.
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21/03/2009, 19:48 |
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PALLINOF
Iscritto il: 13/12/2008, 18:14 Messaggi: 617 Località: Bevagna (PG)
Formazione: Laurea Scienze Agrarie
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spacestar ha scritto: scusate, mi interessa molto .. ma vorrei capire BENE nel mio caso posso ricavare 200 mq ( per una prova ) su di un terreno mai coltivato pieno di gramigna, su cui sono state piantate mele, pere ( circa 20 ) 3 anni fa'. 1) senza togliere la gramigna semino erba medica 2) lascio erba medica, tagliandola e lasciandola sul terreno Il secondo anno posso iniziare a seminare orto ? o posso iniziare subito dividendo il terreno in 2 parti alternando erba medica e varieta' orticole ? Scusate se sembra banale la domanda, grazie in anticipo. Ciao Spacestar, seminare la medica, sfalciare il prato e aspettare che nasce. Se necessario ripetere lo sfalcio per contenere lo sviluppo delle graminacee che in questo periodo sono rigogliose. Successivamente lasciare crescere la medica fino alla fioritura poi procedere allo sfalcio e utilizzare il fieno appassito per pacciamare piante da frutto e le ortive trapiantate con un semplice foro fatto nel terreno con un punterolo e ricoperto con un pò di torba o terra fine. Se il sesto di impianto lo permette puoi coltivare le ortive in fila tra i filari dei fruttiferi lasciando lo spazio per la falciatura del prato. Allego una foto di un nuovo impianto ancora in costruzione scattata ieri sotto la neve.
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21 MARZO.jpg [ 235.32 KiB | Osservato 7787 volte ]
_________________ “ Prima di Giove non v’erano contadini che coltivassero la terra, né era lecito delimitare i campi tracciando confini: tutto era in comune e la terra, senza che le fosse richiesto, produceva spontaneamente e con generosità ogni cosa.” Virgilio.
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22/03/2009, 10:13 |
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spacestar
Iscritto il: 26/01/2009, 23:23 Messaggi: 16
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ok ,cosi' facendo comprendo i vantaggi per il terreno ma ... non diminuisce drasticamente la produttivita' del sito ? ( comunque importante perchè sia sostenibile economicamente oltre che filosoficamente ) Per la prova che intendo avviare ho acquistato sementi orticole certificate da agricoltura biologica, hai dei suggerimenti in merito ? grazie in anticipo
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25/03/2009, 20:16 |
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DanieleV
Iscritto il: 24/11/2008, 18:33 Messaggi: 204 Località: Arezzo (provincia)
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Ciao a tutti, avrei intenzione di convertire il mio orto e frutteto con la "coltivazione naturale" del grande Fukuoka. Oltre al controllo delle infestanti con una pianta da sovescio (come per esempio la Medica come consiglia Pallinof) che potrà quindi anche concimare mediante la pacciamatura delle piante, quali altri interventi dobbiamo mettere in pratica? In particolar modo, come combattere gli attacchi fungini, batterici e zoologici? Forse invece di "combattere" avrei dovuto usare un'altra parola in quanto, dalla lettura dei libri consigliati nell'altra discussione dedicata a Fukuoka, mi sembra di aver capito che in natura tutto c'è un equilibrio che dobbiamo cercare di ripristinare, in maniera tale che tutto si trasformi in un mutuo vantaggio. Attendo pazientemente vostri interventi Ciao, Dani
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26/03/2009, 11:00 |
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PALLINOF
Iscritto il: 13/12/2008, 18:14 Messaggi: 617 Località: Bevagna (PG)
Formazione: Laurea Scienze Agrarie
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Scusate la parentesi, ma credo sia necessaria una puntualizzazzione a chi ancora crede ai falsi pregiudizi della propaganda. L'agricoltura naturale (biodinamica, fukuoka, sinergica, etc.) è molto più pragmatica dell'agricoltura convenzionale ed ideologica nata dopo la seconda guerra mondiale. Allora dopo due guerre mondiali in meno di 50 anni c'era la necessità di sfamare tutta l'europa distrutta dal conflitto e il ruolo dell'agricoltura è stato relegato a produrre più beni alimentari possibili utilizzando i combustibili fossili come fonte energetica primaria. Ma la vera agricoltura tradizionale vecchia di millenni aveva come obbiettivo la gestione energetica dell'azienda necessaria alla sua sopravvivenza. Ci siamo dimenticati che le piante attraverso la fotosintesi trasformano l'energia luminosa in energia chimica che viene accumulata nella biomassa vegetale. Tutte le tradizionali tecniche agricole avevano come scopo la gestione di questa fonte energetica che ogni anno si rinnova. Attraverso la biodiversità si aumenta la biomassa disponibile, attraverso la scelta di specie come i cereali la possibilità di stoccare energia per più anni, attraverso la trasformazione dell 'uva, delle olive e del latte la concentrazione e conservazione di energia pregiata, attraverso l'allevamento la disponibilità di energia per il lavoro e per un buon piatto energetico, attraverso le rotazioni e letamazioni nutrire il terreno per i raccolti successivi e così via potremmo fare un trattato di agronomia. La scelta ideologica di sfamare prima l'europa e successivamente il mondo ha rotto questo equilibrio con l'introduzione di energia fossile a buon mercato o meglio ancora pagata da tutti i contribuenti (agevolazioni per gli agricoltori). Oggi ci troviamo a coltivare meno di cinque specie industriali, un miliardo di persone muoiono di fame e la nostra dieta è sempre più povera di principi essenziali (fame occulta), ma l'ideologia si è trasformata in necessità: rate da pagare, bollette, etc. Sono solidale con chi si deve barcamenare in questo tipo di attività economica, ma per favore non classifichiamo l'agricoltura millenaria come bucolica o peggio ancara filosofia, forse il ritorno al passato potrebbe rivelarsi un'ottima soluzione per superare questa difficile crisi economica. Una volta si diceva che:" L'asino disse orecchione al bue". Scusate lo sfogo nella prossima parleremo di cose più serie. Cordiali saluti.
_________________ “ Prima di Giove non v’erano contadini che coltivassero la terra, né era lecito delimitare i campi tracciando confini: tutto era in comune e la terra, senza che le fosse richiesto, produceva spontaneamente e con generosità ogni cosa.” Virgilio.
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26/03/2009, 14:14 |
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eugenio
Sez. Orticoltura
Iscritto il: 09/08/2008, 9:24 Messaggi: 10192
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Approfitto visto che di cose serie se ne parlerà dopo, x dire anche la mia. All' inizio degli anni settanta un mio zio in area collinare coltivava il suo podere utilizzando ancora una coppia di vacche marchigiane(gli servivano pure x il latte).Ricordo le sue fatiche sulle stegole dell'aratro ed osservandolo ricordavo immagini della preistoria sui miei libri di scuola elementare.Coltivava cereali invernali ed estivi,aveva la vigna e produceva quasi tutto quanto necessario x la famiglia.Letamava i suoi terreni, faceva rotazioni e difendeva la vigna con i vecchi metodi.Aveva 5 figli di cui 3 maschi.Il primo scappò letteralmente da casa non appena ebbe l'età per poter lavorare in fabbrica, il secondo si arruolò nei carabinieri ed il terzo andò a lavorare nell'edilizia. In molte aree interne del meridione dopo quasi 30 anni dalla fine della guerra tutti questi combustibili fossili non si erano fatti ancora vedere e quindi divenne ancora più consistente la fuga dalle campagne che era iniziata negli anni sessanta. Non basta essere solidali con chi si barcamena in questa attività, non serve a niente.Bisogna invece mettere questa gente nella condizione di produrre e trarre un reddito soddisfacente dall'attività agricola e sinceramente non ci hai ancora dimostrato in modo educato come i metodi alternativi o tradizionali secondo le tue idee possano dare un reddito "decente" .Per hobby o divertimento ben vengano tutti i metodi di coltivazione ma proviamo sinceramente a spiegare senza fare proclami o propaganda quanto si può guadagnare su modeste superfici quali sono quelle della maggior parte delle aziende agricole italiane con biodinamica, fukuoka, sinergica, etc Ti prego però di non rispondere con poemi o antiche scritture.Nostro malgrado siamo nel XXI secolo d.c. Saluto tutti cordialmente eugenio ps dalle mie parti si dice invece che il bue chiama cornuto l'asino
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26/03/2009, 19:48 |
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spacestar
Iscritto il: 26/01/2009, 23:23 Messaggi: 16
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caro pallino, la mia domanda voleva essere molto semplice e non era mia intenzione catalogare in alcun modo i metodi innovativi, spero che tu comprenda dalle mie parole un reale interesse e stima per la tua attivita'. Il dubbio che, da profano, ti ho esposto è legato al fatto che la superficie orticola rimane ristretta dal medicaio, peraltro utile per le ragoni gia' esposte. grazie in anticipo
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27/03/2009, 0:04 |
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PALLINOF
Iscritto il: 13/12/2008, 18:14 Messaggi: 617 Località: Bevagna (PG)
Formazione: Laurea Scienze Agrarie
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Buona giornata di sole a tutti. Ringrazio Eugenio per aver confermato quanto esposto nel post, l'agricoltura convezionale è pura e semplice ideologia, cioè un sogno che per la sua realizzazione ha creato quei bisogni che oggi sostengono la nostra economia. L'agricoltura tradizionale e millenaria ha sempre fatto i conti con il bilancio energetico della coltivazione tranne che in quelle situazioni in cui il potere dei potenti ha permesso l'utilizzazione di schiavi o proletari sottopagati come forza lavoro. Mi spiego meglio la convenienza economica è determinata dalla quantità di energia prodotta in un anno rispetto alla quantità necessaria per produrla in una certa superficie di terreno. Se invece facciamo il bilancio energetico dell'agricoltura convenzionale ci troviamo inesorabilmente in rosso, sempre più rosso più è specializzata. E se analizziamo bene la sua storia ci rendiamo conto che per mantenere costanti le produzioni sono necessari apporti energetici sempre maggiori. Allora la sua convenienza economica risiede nel prezzo maggiore che il mercato è disposto a pagare rispetto al prezzo dell'energia utilizzata. Oppure dagli interventi statali che spalmati sui contribuenti. Secondo voi in questo momento di crisi economica dove il potere di acquisto del consumatore stà crollando quale delle due può avere un futuro certo?????? Vorrei rassicurare Spacebar che è giunto il momento di sfatare il mito che a maggior produzione corrisponde maggior guadagno.
Un Cordiale saluto a tutti.
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27/03/2009, 8:26 |
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PALLINOF
Iscritto il: 13/12/2008, 18:14 Messaggi: 617 Località: Bevagna (PG)
Formazione: Laurea Scienze Agrarie
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Ciao Flavio, le palline di argilla stanno dando i loro frutti e come promesso allego la foto. Un cordiale saluto.
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fave palline.jpg [ 273.57 KiB | Osservato 7690 volte ]
_________________ “ Prima di Giove non v’erano contadini che coltivassero la terra, né era lecito delimitare i campi tracciando confini: tutto era in comune e la terra, senza che le fosse richiesto, produceva spontaneamente e con generosità ogni cosa.” Virgilio.
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27/03/2009, 9:23 |
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eugenio
Sez. Orticoltura
Iscritto il: 09/08/2008, 9:24 Messaggi: 10192
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Cita: Vorrei rassicurare Spacebar che è giunto il momento di sfatare il mito che a maggior produzione corrisponde maggior guadagno. Esempio pratico Produco 10 e spendo 1= 9 di guadagno con metodi naturali Produco 100 e spendo 50= 50 di guagagno con metodi convenzionali I numeri non sono una opinione x fortuna e le chiacchiere volano via col vento mentre i fatti restano saluti
_________________ I
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27/03/2009, 10:21 |
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