Ho cercato di fare del mio meglio,si dovrebbe capire. Ora le mie domande sono: Il terreno non dovrei ararlo giusto? come faccio a seminare il prato?Con il metodo delle palline di argilla?
Grazie di tutto...magari un giorno ci incotreremo.
Anche io ho cercato di fare il mio meglio, un pò approssimativo senza misure precise. Non conosco le condizioni climatiche della tua zona, ma ho provato ad inserire alcune specie a titolo di esempio. Il metodo fukuoka non prevede alcuna lavorazione che rischia di compromettere l'habitat del terreno. Se il prato ha un'altezza di non oltre 15 cm puoi seminare e poi sfalciare, altrimenti sfalciare, togliere il fieno e seminare. Se prima metti dei pali dove andranno a dimora le piante da frutto puoi iniziare ad ammucchiare il fieno intorno ai pali o dove intendi trapiantare e seminare le ortive. Semina del prato diretta senza palline, magari aumentando la quantità di seme. Aspettando quel giorno sono a tua disposizioni per altre domande. Ciao.
gino4020 ha scritto:Una domanda, però, mi sorge spontanea riguardo l'irrigazione. Ovvero: se si consociano diversi ortaggi nello stesso appezzamento e si provvede a un'irrigazione col metodo a goccia, come si può far si che piante come il pomodoro che necessita di acqua in quantità relativa e a distanza di giorni sia fianco a fianco con piante come ad esempio la zucchina che invece ne ha bisogno in gran quantità? Insomma, secondo Fukuoka gli ortaggi consociabili si possono mettere a dimora insieme - d'accordo - ma non tutti i consociabili rispondono alla stessa necessità nell'irrigazione... Grazie
Ciao Gino nel progetto proposto a Muflix puoi trovare la soluzione alla tua domanda. Le file destinate alle ortive da trapianto come pomodoro o zucchine, dopo aver tenuto il terreno pacciamato per alcuni mesi, verrà trapiantata un'unica fila per le zucchine e una fila binata per i pomodori con una sola specie e la relativa manichetta di irrigazione sotto la successiva pacciamatura che verrà continuamente aggiunta con lo sfalcio del prato per reintegrare la quota che verrà degradata dalla microflora del terreno e che servirà da nutrimento per la nostra coltura. Molto importante non è tanto la quantità di acqua che noi mettiamo a disposizione della coltivazione, ma la sua qualità e il prato polifita permette di sfruttare risorse idriche molto profonde, inaccessibili alla specie inserita, e quelle molto superficiali come la rugiada mattutina. Provate d'estate a fare una passeggiata in un prato alle prime ore dell'alba. Grazie a tutti per aver rivitalizzato una discussione che rischiava di finire nel cassetto. A presto
Grazie Pallinof.... La mia zona dato che non la conosci è una zona molto bella della sardegna, si trova a pochi passi dal mare, in linea d'aria saranno 2km, e come clima è piuttosto mite in quanto proprio in quell' appezzamento è raro che geli...quest' anno non ha mai gelato... Volevo chiederti alcune cose riguardo al tuo disegno. Siccome non sono riuscito a leggere cosa c è scritto nell' ultima riga della leggenda, potresti postarla? Capisco solo 'aiuola'. Poi vorrei chiederti cosa consigli per il prato? Io pensavo medica, favino e vari tipi di trifoglio più le altre erbe che crescono spontanee.... CHe distanza pianto le piante? che distanza tra i filari? Dato il clima pensavo di piantare anche alcuni agrumi che dici? Come mai le piante tipo ciliegi susine e pesche sono sempre all' estremità dei filari? Che criterio hai usato per la disposizione delle piate?(scusa le troppe domande ma vorrei capire) AL posto della vite mi sa che pianterò mirto... dato che viti per ora ne ho già abbastanza...o comunque magari faccio un terzo viti e il resto mirto. Pensavo già di iniziare ora lo sfalcio e lasciare l' erba sul prato, poi il prossimo autunno seminare il prato e fine gennaio inizio febbraio anche le piante.va bene? BUona serata e a presto...Grazie.
Ciao Muflix, scusami per il ritardo, un bel viaggio in Sardegna è uno dei sogni che custodisco nel cassetto e la descrizione della tua zona ha per un attimo tirato fuori. Ma concentriamoci sulle domande: Nell'ultima riga c'è scritto "aiuola per ortive da semina", intendo carote, ravanelli, insalate da taglio, rapi, spinaci, etc. cioè tutte quelle ortive che non giustificano la tecnica di trapianto. Per il prato ottima la medica e il trifoglio consociato con qualche graminacea tipo loietto, festuca, etc., mentre escluderei il favino adatto per il sovescio che richiede una lavorazione del terreno. La distanza tra le file consigliata è di 4 metri lungo la fila e di 5-6 metri tra le file. Ripeto che la scelta delle specie è solo indicativa, ma se preferisci mettere agrumi ti consiglio di informarti sulla distanza perchè personalmente non ho esperienza in riguardo (purtroppo non ho il tuo clima). Il mirto lo vedo più come siepe di recinzione, mentre la vite ha notevoli vantaggi dalla consociazione con fruttiferi che possono sorreggere la pianta che va lasciata crescere liberamente limitando le potature ai rami non più vitali. Il mio consiglio è di segnare dove andranno le piante, sfalciare e accumulare il fieno dove sono i segni e intanto seminare un pò di essenze, seguitare a sfalciare il prato in prossimità delle fioriture e l'anno successivo continuare la semina. Fammi sapere, a presto.
Naturalmente se dovessi venire in Sardegna sarai mio ospite, Per il resto ti vorrei chiedere un ultima cosa: lasciando 6 metri tra una piana e l' altra non è compresa anche al vite giusto? cioè tra un melo ed un albicocco lascio 6 metri ed in mezzo pianto la vite? Ora vedo un attimo se riesco a trovare qualche buon seme e poi procedo a seminare qualcosa per essere già avantaggiato per il prossimo anno. Nel tuo orto-giardino come vanno i lavori? Perchè non posti qualche altra foto?
ciao,vorrei se possibile qualche chiarimento sulla pacciamatura verde:ad es. posso piantare trifoglio tra i filari di pomodori mais e fagiolini(quando le piante soono già di buone dimensioni)? e in generale come si pratica la tecnica della pacciamatura verde? in rete c'è della documentazione,ma è poco chiara al riguardo
Salve, la distanza lungo la fila è di circa 4 metri (in relazione alle specie utilizzate) e al centro viene piantata la vite allevata in modo da indirizzare due rami principali verso i fruttiferi e lasciata crescere liberamente. Nelle file interne la vite può essere sostituita da una pianta di carciofi. Mentre tra una fila e l'altra la distanza è di 5-6 metri ( sempre in relazione alle specie impiantate) in modo da permettere la coltivazione di una fila binata o singola di ortive. Il mio orto si stà preparando al risveglio primaverile e mi attende un gran lavoro, per fortuna ho quasi terminato gli innesti che anche quest'anno sono circa un migliaio. Nel frattempo vi mostro alcune foto scattate lo scorso autunno. Per quanto riguarda la pacciamatura verde non so a cosa ti riferisci in particolare se consociazione oppure utilizzazione della biomassa prodotta dallo sfalcio del prato. Cordiali saluti a tutti.