Orto con metodo Fukuoka, discussione PRATICA

OK fave quindi. Qui da me penso siano sconosciute negli orti e anche nei campi.
Quindi potrei delimitare le aiuole con pali di cemento anche se sarebbe una bruttura..

Pocalena ha scritto:

PALLINOF ha scritto:Benvenuta.

Il primo acquisto che dovrei fare penso sia la motofalciatrice a barra. Anche se mi allenerò sfalciando a mano, cosa che preferirei di gran lunga, l'area è estesa. Ma ne esistono di elettriche, a batterie ricaricabili? Non ne ho trovate.

Benvenuta Pocalena, complimenti per la bellissima zona che ti sei scelta , temo però che solo per tenere testa all'erba su 5 Ha, di lena ne dovrai mettere tanta ...io penserei seriamente ad un trattore

Rizla6 ha scritto:

Tacchin8 ha scritto:E quante pietre! Se al loro posto si usassero se mattoni non sarebbe uguale vero? Penso asciughino la terra in estate.
Sto studiando proprio un sistema per delimitare le file e passare tranquillamente col tosaerba, ma con le assi di legno come altri hanno fatto non mi convince. Certo che son quintali di pietre...

Nel mio caso vivendo in un posto conforti escursioni termiche le pietre le uso principalmente per immagazzinare calore durante il giorno

Le pietre sono più poetiche dei mattoni!
Complimenti per le foto!
Davvero un orto favoloso!

Benvenuto Stail. Io sto provando in clima montano (550 mt nel bellunese) da quest'anno. Ci aggiorniamo presto...

Ciao e benvenuto tra gli sfalciatori
approfitto per fare umilmente delle considerazioni personali sul metodo.
Sono al primo anno e quindi non mi aspetto risultati e penso di aver gia' preteso troppo.
Ho fatto diversi espetimenti nell'orto tra bancali con paglia simil sinergico, con foglie e ramaglie come pacciamatura fresati e non. Tutto cio' mentre sto impostando le file pacciamate tipo giardino armonico nel campo.

Le cose che posso dire sono:
-Ho avuto un attechimento del 100% delle piantine trapiantate
-le piantine (sia comprate sia autoprodotte) hanno pero' avuto uno sviluppo molto diverso, alcune infatti son cresciute molto meno di altre
-sono soddisfatto del contenimento delle infestanti
- la lattuga viene bene anche sul duro, i pomodori meno
-mi sono nati molti piu pomodori del solito da soli in giro per l'orto
-e' tutto fichissimo!!

Aggiungo le mie riflessioni sul metodo. Credo che per raggiungere risultati soddisfacenti ci siano due strade:
1) Si esegue più o meno il protocollo del lasciar fare la natura cercando di disturbarla il meno possibile e si aspetta. Vantaggi: si lavora poco, si osserva parecchio, si impara e si selezionano le piante adatte al luogo/clima. Svantaggi: passa tanto tempo, magari diversi anni e nel frattempo si mangia poco o comunque verdure poco appetibili.

2) Si accompagna il processo di trasformazione del terreno, magari con iniziali lavorazioni, aggiunta di compost, micorrize... Questo richiede un maggior intervento umano ma sempre con l'intento di imitare o riprodurre i processi naturali. Vantaggi: semine agevolate, raccolti più sodisfacenti nell'immediato. Inconvenienti: maggior lavoro e maggior necessità di apporti di materiale organico.

In natura i cambiamento possono richieder molto tempo. Un campo a fieno si trasforma autonomamente in bosco (un ambiente particolarmente fertile) solo dopo decine d'anni. Un intervento umano mirato può ridurre notevolmente questo tempo.
La stessa cosa potrebbe valere per la trasformazione di un terreno incolto in un orto produttivo.

Discussione troppo lunga, credo che la leggerò con tutta calma in ferie,
la cosa mi interessa molto, anche se dalla mia parte sono più concentrato sull'agricoltura sinergica della grande (e compianta) Emilia Hazelip.
Inoltre seguo molto anche gli insegnamenti dell'altrettanto grande Geoff Lawton.

Il mio grosso problema è il terreno, ne ho molto, un intero bosco ceduo di svariati ettari con noccioli, betulle, poche querce e pochi abeti, estremamente sassoso, molto drenato e con terra povera, quasi inesistente.

Inutile dire che adesso le coltivazioni sono letteralmente cresciute sulla roccia, appena coperta da scarti di tagli e potature, sfalci ecc.
In questo periodo sto facendo l'esperimento della pacciamatura con cippato, avendo preso una trituratrice per le ramaglie dei tagli che eseguo nel mio bosco per la legna.

e' tutto molto difficile, perchè il cippato impiega molto a decomporsi, ma c'è da dire che trattiene bene l'acqua ed al momento sono piuttosto soddisfatto, staremo a vedere più avanti cosa crescerà.

Ciao,
ho un terreno per meta piantumato con 150 olive ed il resto incolto. Ho iniziato a coltivare l'orto da giugno e la cosa mi ha appassionato molto. Inizialmente ho vangato e rivoltato il terreno alla maniera convenzionale, poi cercando su internet ho piano piano appreso tecniche a me prima ignote come la pacciamatura etc fino ad arrivare a questo forum ed in particolare a questo thread.

I messaggi di PALLINOF nelle oltre 250 pagine li ho trovati interessantissimi, in particolare le sue digressioni storiche e i concetti del bilancio energetico.

Per questo sto cercando di gestire l'orto con il minimo apporto energetico esterno, basti pensare che il mio terreno non ha mai visto finora nessun attrezzo a combustione né elettrico ( a parte qualche giorno di decespugliatore per togliere il grosso).
Ho costruito ad esempio una compostiera conficcando nel terreno bastoni ripuliti derivanti da potature e intrecciando orizzontalmente frasche d'olivo.
Le lavorazioni sul terreno le ho fatte con soli attrezzi manuali.

La fatica ovviamente è stata immensa, sopratutto all'inizio.

Così come i fallimenti in alcune coltivazioni...



Nella parte di orto che ho iniziato a giugno, a fine luglio ho iniziato a pacciamare principalmente con scarti derivanti dal taglio di erbacce nel terreno incolto, poi anche con un misto di ramaglie, foglie e acini secchi sotto le piante d'olive depositati durante gli anni (che sembra quasi compost per quanto è annerito)

A mio parere il terreno è sensibilmente migliorato, ho ridotto le innaffiature e quasi smesso di scarpire infestanti vicino alle piante.


Ora sto facendo diversi tentativi, ad esempio qui ho preparato una piccola striscia dove c'erano i fagiolini spargendo legno di scarto delle olive che avevo accatastato questa estate e che dopo due mesi si è annerito e pieno di muffe bianche, poi aggiunto superiormente abbondante pacciamatura di erba secca.
Lo lascerò cosi per preparare il terreno per piantare le patate quando sara ora:



Qui dei pomodori che ho pacciamato per primi e che a metà ottobre sono pieni di frutti, speriamo riescano a maturare



Qui la parte piu giovane d'orto che ho iniziato un mese fa, dove ho dovuto inevitabilmente togliere la pacciamatura stesa un mese prima e lavorare un po il terreno per poter piantare e far germogliare i semi:

Sullo sfondo gli alberi d'acacia (robinia) e le piantine più piccole di robinia infestanti ovunque, che da ora ho deciso di lasciar crescere per avere piu biomassa possibile per i prossimi mesi/anni.


Sono consapevole di essere un principiante rispetto a voi, ma col tempo e con gli errori spero di migliorare. Purtroppo poi posso lavorarci solo il finesettimana..
(scusate per la qualita infima delle foto)

Sono molto affascinata da tutto questo,ho anche i libri di Fukuoka ma sono anche scoraggiata perchè ho un orto-giardino ormai da 17 anni e pur avendo evitato sostanze chimiche e concimi vari non riesco a raccogliere quasi niente specialmente la frutta. Ho un bellissimo albero di nettarine che ha sempre fruttificato e anche abbondantemente ma fin dai primi anni quando era piccolino toglievo a mano le foglie attaccate dalla bolla e in qualche modo andavano avanti fino a quando non è sopraggiunta una nuova malattia che le fa ammuffire man mano che maturano. Stessa sorte per susine ciliegi nocciolo ecc...

Per necessità ho dovuto potare drasticamente una pianta di alloro, posso usarla per pacciamare dopo aver opportunamente triturarato o le foglie sono troppo coriacee?
È un po' che non interviene nessuno, cosa succede ?