per funzionare secondo me dovrebbe funzionare ma penso che ci vorrà piu di un anno e apporti continui di pacciame.Nelle mie prove è questo che,sempre secondo me,fertilizza il terreno ma a scapito del posto dove lo prelevi ed è appunto questo che mi da da pensare.Ho notato infatti che i campi dove il proprietario per mantenere il terreno pulito regala l'erba a chi se la taglia,non venendo piu concimati perdono in fretta la loro fertilità e non vorrei che il sistema alla fine diventasse non sostenibile per mancanza di pacciame.Bisogna poi tenere presente che già così,anche se la fertilità del terreno "donatore" fosse infinita le resa totale per terreno impiegato sarebbe cmq bassissima.Per il lavoro poi non so:alcuni dicono che lavorano pochissimo,invece io fra tagliare,pacciamare,levare qualche erba ecc.ci metto molto di piu che non a dare ogni tanto quattro colpi di zappa e tagliare l'erba al colletto facendola morire sempre senza smuovere il terreno.

...questo è un nodo cruciale, anche se non facilmente verificabile in breve tempo, ma temo tu abbia ragione,la pensava così anche John Seymour nel suo libro "Guida alla sopravvivenza"lo diceva chiaramente,senza apporti esterni, anche compostando tutto il possibile degli scarti dell'orto, si arriverà comunque alla perdita di fertilità...

ciao a tutti , come procede il vostro terreno? avete terminato le semine di cavoli?qualcuno ha tentato semine sotto altre ortive ?anche da voi c'e stata la grandine?

Buon S. Anna a tutti!
Vi leggo sempre.
Pallinof

Salve a tutti!

Scusate se mi intrometto a gamba tesa nella discussione.

Mi chiamo Stefano Vismara e sono uno studente di Medicina e Chirurgia. Abito nella periferia di Roma ed ho un bel pezzo di terra dietro casa in cui vorrei "fare un po'di Fukuoka"
Ho letto il libro la rivoluzione del filo di paglia e l'ho trovato bellissimo, ho letto quindi anche le lezioni italiane e ora sto per accingermi alla lettura de la fattoria biologica. Sono molto felice di aver trovato in questo forum molte persone che praticano il fukuoka in Italia perché come dice il nostro simpatico vecchietto giapponese "queste sono le esperienze che ho fatto sulla mia terra, ognuno deve adattarle alla sua" (non proprio letteralmente ma il concetto era quello)

Sto con calma leggendo dalla prima pagina questa discussione ma ci vorrà un bel po'.
Nel frattempo quindi spero che mi scuserete se voglio farvi una domanda a cui forse nelle pagine precedenti è stata data risposta: come procurarsi la polvere di argilla per fare le palle di semi? Sbriciolate voi l'argilla in blocchi o si riesce a comprare già in polvere? Ho fatto delle ricerce su google ma trovo solo quella per uso cosmetico venduta a prezzi folli.

Grazi mille a tutti e sappiate che è un piacere fare la vostra conoscenza!

Stefano A. V.

Non ho mai utilizzato il sistema delle cosiddette palline di argilla, ma credo che possa funzionare allo scopo un terreno argilloso che puoi trovare in natura. Non credo sia necessario acquistare argilla pura.

È quello che speravo ma Fukuoka nelle Lezioni italiane se non sbaglio accennava ad un metodo con una specie di vassoio rotante in cui versava polvere di argilla, semi e acqua e faceva le palline.

Immagino che per sapere come le fate voi dovrò aspettare di essermi letto tutto il malloppo

Grazie mille!

Argilla verde in polvere ne trovi in erboristeria e anche on line da 5 a 7 euro al kg ... ( non bianca o ventilata o uso alimentare etc etc )

Ciao, semina diretta sotto altre ortive non le ho provate, ma trapianto di piantine sì e funziona bene. Cavolo nero sotto ai pomodori molto bene, mi pare sia vero che l'odore dei pomodori disturba le cavolaie come si narra. Anche radicchio e catalogna puntarelle stanno bene all'ombra di altre piante. I finocchi non ho ancora provato, in teoria si consiglia di tenerli distanti dai pomodori.
Se fai semina diretta i semi dovrebbero rimanere in terreno umido per qualche giorno: o annaffi o guardi le previsioni e cerchi di beccare qualche giorno di pioggia. Ho visto che alcuni semi(specialmente leguminose e crucifere) reagiscono bene se lasciati ammollo un giorno prima di essere messi a dimora.
Grandine sfiorata per fortuna.

Se qualcuno prova a fare le palline di argilla magari ci dice come va l'esperimento? Non ho avuto buoni risultati con i 2-3 esperimenti fatti e mi sono demoralizzato visto il lavoraccio per farli improvvisando la tecnica. dovrei riprovare.
Se cerchi video su internet trovi qualcosa, anche sulla tecnica dei dischetti di argilla che sembra un po' più pratica.
Per l'argilla in polvere o te la fai pestando zolle d'argilla secche con la mazzetta e setacciando la polvere, oppure potresti sentire qualche fornace che produce cotto se ha argilla in polvere(senza metalli pesanti).

Ciao a tutti, anche quest'anno ho fatto qualche esperimento e ho imparato osservando e studiando tante cose che prima ignoravo ..
Ho seminato fagioli su sodo, varietà locale rustica ,terreno sabbioso,gramigna inizialmente poco presente, risultato:crescita buona all'inizio per le piogge,dopo la ripresa dell'erba e la mancanza di umidità la pianta ha subito fruttificato e prodotto i semi per assicurarsi la riproduzione .
Cece seminato con minimo interramento su sodo senza pacciamatura (solo le foglie che naturalmente cadevano delle querce su tutto il terreno) risultato : buona produzione 1.600 kg da 600 g di seme e una grande soddisfazione , da rifare...
Ottimi risultati anche con le fave su sodo, da rifare ...
Patate su sodo con pacciamatura di paglia e frasche di ulivo risultato : piccola pezzatura ,molte verdi tranne alcune sulla media, attacco di peronospora , pacciamatura insufficiente per controllare le erbe primaverili come la veccia che le ha soffocate dalla luce e favorendo le malattie fungine. Sistema secondo me fallimentare pacciamare con materiale esterno, proverò a seminare lupini o fave che a fine del loro ciclo saranno falciati e utilizzati come pacciame (da valutare se appena si seccano naturalmente coincide con le semine e trapianti e se forniscono abbastanza materiale)
Trovata un'altra varietà locale di pomodoro che è giallo grande come un buon ciliegino, da appendere ottima resistenza insieme ad un'altra varietà sempre nostra alla siccità e alle malattie fungine da cui è stato colpito e si è ripreso benissimo.
Consiglio a tutti di leggere il libro alle radici dell'agricoltura dove ho trovato nuove informazioni e conferme di mie intuizioni.
Riassumo le mie esperienze:
_Gli ortaggi hanno bisogno di un terreno soffice dove espandere le radici per trovare umidità e gli elementi a loro necessari;
_Bisogna favorire il nutrimento del terreno e non delle piante
_Ho scoperto tramite il libro citato la micorrizzazione molto importante che approfondirò
_Le piante subiscono competizione dalle erbe quando sono piccole e hanno bisogno di luce e di espandere le radici per trovare l' umidità sufficiente poi vivono tranquillamente insieme in equilibrio
_La pacciamatura funziona molto meglio se messa prima di piantare in modo da assestarsi e cominciare a decomporsi...
Queste sono alcune cose che ho notato e che adesso mi venivano in mente, riguardo la fertilità del terreno se volete capire come funziona vi consiglio il libro di Manenti . Buona coltivazione...