@macellaio
Capisco meglio, ma mi rimane qualche perplessità. Quando le piante saranno germogliate, chi assicura che non bruceranno al sole?
Per fare un esempio, quest'estate ho provato a seminare l'erba medica nel campo (senza cure particolari ne pacciamatura). È arrivato un temporale e ne ho approfittato. I semi sono germogliati ma dopo pochi giorni è tornato un sole terribile e ha bruciato tutto. Se avessi usato le palline, i semi avrebbero potuto svilupparsi un pochino di più ma sicuramente con il sole cuocente che è venuto non sarebbe cambiato tanto.
Ora, visto che pacciamare una gran superfice non è sempre facile, mi chiedo se non sia più semplice seminare quando la stagione lo permette (in base alla zona) in modo che le piante abbiano il tempo di svilupparsi (magari sacrificando qualche seme in più per nutrire uccelli e altri animali vari)...

@Franciccio
Scusa, non capisco cosa intendi per semenzaio estivo?

Il terreno è inerbito e le sughere assicurano un po di ombra non dovrei avere problemi particolari ... oggi dopo qualche giorno di pioggia dove avevo battuto i fagioli (qualcuno cade sempre a terra ) è nata una piantina , mi preoccupa che possano nascere fuori tempo seminando tutto in una volta , invece per esperimento ho buttato qualche baccello intero secco a terra e non sono usciti , seminando i semi protetti al naturale si potrebbe risolvere il problema ?

Non ho verificato la differenza tra semi piantati artificialmente e semi lasciati nei baccelli. Potrebbe essere un'idea interessante soprattutto se si lasciano i baccelli seccare sulla pianta. In questo caso sarebbero distanziati dal terreno più allungo evitando di germinare in condizioni sfavorevoli...

potreste mettere un po di foto oppure mi dite dove posso trovarle di "orti" selvaggi come intendo fare io ?

La lettura dei testi Fukuoka in concomitanza con un piccolo pezzo di terra incolto mi hanno "fulminato sulla via di Damasco" ma tra il leggere la teoria e riuscire a produrre qualcosa con una visione "olistica" dell'agricoltura c'è ne corre. Ingenuamente i primi tempi son partito a tentoni senza un programma "olistico" che a mio modesto avviso è la chiave di tutto, e i risultati sono stati alquanto "risibili" per non dire "ridicoli" poi poco per volta sto capendo dove sbaglio e pian piano sto aggiustando il tiro, anche se la tentazione di fresare tutto e piantare in maniera "tradizionale" è molto forte, resisto lo stesso.
Per il momento ho piantato alcuni alberi da frutto, altri sono nati da soli, purtroppo non dove volevo io , il trifoglio binaco ladino l'ho piantato e pure qui la fatica è stata molta, sia per trovare il seme, qui non sapevano cos'era, sia per seminarlo. Inizialmente, andando contro i principi di Fukuoka volevo farlo seminare, ma poichè il seme era molto piccolo e terzista non lo conosceva ho proceduto con il sistema arcaico, borsa a tracolla e mani che sparpagliano nel campo. Ora ho un bel campo di alberi da frutto con del sottofondo di trifoglio, le erbe che prima arrivavano in poco tempo a due metri di altezza questo anno si sono "tranquilizzate". Prossimamente vi raccontero' il resto.

@openspace
Più sbagli e più impari . Vedrai che col tempo avrai i risultati. Come dici tu, ci vuole un approccio olistico, che tenga conto di tanti fattori in base al luogo dove sei.
Ci sentiamo

Il trifoglio lo hai seminato su sodo ? Come si mantiene il terreno ?

Il terreno era incolto da alcuni anni, fino ad un paio di anni prima del mio arrivo il proprietario precedente lo aveva trattato con diserbante per limitare la crescita delle infestanti. Io l'ho lasciato a riposo per un paio di anni, tagliando l'erba che si formava, soprattutto erbe "pioniere" mi pare di capire vengano definite, quando ho visto che il campo ha iniziato a "liberarsi" dal diserbante e a formarsi erbacee di tutti i tipi ho iniziato a piantare alcuni alberi da frutto, nel particolare, due di albicocche due di pesche due di cachi un giuggiolo, su un lato dei lamponi delle more e dell'uva spina. Hanno attecchito tutte e a parte le pesche che hanno sofferto per una malattia dovuta all'umidità si sono "ingrandite". Il problema è venuto con il terreno che lo avevo lasciato com'era a allora dopo una leggera fresatura ho sparpagliato i semi di trifoglio bianco ladino, non so se venga considerato su sodo o meno. Comunque il trifoglio "sparpagliato" (kg 10 per 6000mq circa) a settembre dell'anno scorso ha preso benissimo. Posso confrontare anche il pezzo di circa 4000 mq in cui non ho seminato il trifoglio e li le erbacee che erano presenti la fanno da padrone come gli altri anni invece dove ho messo il trifoglio si puo' vedere un tappeto di circa 30 cm di trifoglio verde scuro che soffocano le altre infestanti. Non dappertutto pero' il trifoglio riesce a fare il suo lavoro, in alcuni posti le infestanti degli anni scorsi emergono. L'anno scorso sempre a settembre ho seminato della fava, non sul sodo, il bacello l'ho messo sotto terra di circa dieci cm, cosa volete il sistema non è ancora a pieno regime e di conseguenza sto facendo qualche esperimento , verso maggio giugno ho raccolto per tre volte la fava, e quando sono andato a tagliare l'erba, sotto dove non me nè ero accorto c'è nè erano ancora. Altri orticole non nè ho ancora messe poichè secondo me il campo non è ancora pronto, anche se quest'anno provero' con delle rape, probabilmente.
Tirando le somme, il trifoglio per le piante da frutto è positivo, non so se lo è anche per le orticole, probabilmente lo dovevo mischiare con dell'altra erba da taglio.

Di solito quando il terreno è incolto non esposto a dilavamento e ha un giusto equilibrio ci sono erbe buone per il fieno , da me per esempio cresce la sulla e altre che non ti so dire i nomi in italiano ...

rapportando i due "pezzi" di campo quello su cui ho piantato il trifoglio a quello su cui ho lasciato allo stato brado, si nota subito una cosa, nel pezzo dove non ho fatto nulla l'erba selvatica è talmente folta che per tagliarla debbo chiamare un terzista, poichè, se nel pezzo con il trifoglio riesco con un decespugliatore o anche con una falce a tagliare la "ricrescita" dell'erba, dove non ho fatto nulla l'erba selvatica è talmente folta che, con il decespugliatore mi sfianco e mi rovino i legamenti delle braccia, con la falce meglio non provarci. Ma d'altra parte sono contenti i fagiani che ogni anno vengono a riprodursi nel mio campo, visto che: sono in zona di divieto di caccia ed io li lascio stare..... debbo solo stare attendo alla mia cagnolina che non vada a "caccia" questa stronz.... quest'anno prima che me ne accorgessi se ne era quasi presa uno appena nato, l'ho ripresa ma temo non abbia imparato la lezione, per fortuna si son fatti più furbi e ho notato che poi non è più riuscita a prenderli.