Orto con metodo Fukuoka, discussione PRATICA

Sud del Giappone, clima stabilmente umido con estate molto calda.

Macellaio anche gli altri anni riuscivi a fare l'orto senza acqua? Perchè anche il mio quest'anno va bene senza acqua, però piove parecchio e specialmente vedo che la mattina presto c'è ancora molta rugiada(almeno qui da me).
Non capisco se sta migliorando la struttura del terreno per cui l'acqua viene trattenuta meglio o se tutto dipende dall'umidità atmosferica.

Avete visto nella discussione sull'orto sinergico quel pdf molto interessante del tipo che nel sud della Francia coltivava ortaggi senza acqua?

MarcelloC ha scritto:Non capisco se sta migliorando la struttura del terreno per cui l'acqua viene trattenuta meglio o se tutto dipende dall'umidità atmosferica.

Avete visto nella discussione sull'orto sinergico quel pdf molto interessante del tipo che nel sud della Francia coltivava ortaggi senza acqua?

...credo semplicemente che stiamo vivendo un'estate particolarmente piovosa e fresca rispetto a quella terribile e siccitosa dell'anno scorso

...lo puoi ripescare e postarlo di qua?

Eccolo: http://www.indipendenzaenergetica.it/do ... n.Pean.pdf

A questo proposito, per provare a far inselvatichire alcune orticole come dice Macellaio, pensavo di fare mucchietti di materiale organico in mezzo agli alberi da frutto, e poi una volta compostate metterci dei semi dentro e vedere cosa succede.
Questo perchè il mio compost è diventato una coltivazione intensiva di zucche mai curate e mai annaffiate, e anche nel bosco ho visto che qualcuno ha svuotato il compost e sono nati pomodori e una zucchina. La zucchina ha pure fruttificato.
Sicuramente molto fa questa annata particolare, ma se devo tenere viva qualche speranza di coltivare ortaggi semi selvatici senza acqua, questa mi sembra l'unica possibilità: coltivare su terriccio puro, che ha la massima capacità di trattenere acqua.

Non so, forse avendo la pazienza di un giapponese, lo stesso si potrebbe sperare di farlo falciando erba per anni.

Riguardo ai semi "inselvatichiti", alcune precisazioni.

L'impollinazione di alcune specie è grazie ad insetti, in altre grazie al vento, altre ancora sono autofertili. Cosa significa ?

Lasciando crescere e fruttificare "in natura" le tue piante, non ottieni semi selvaggi (più resistenti) poiché l'impollinazione avviene con altre piante simili che stanno lì vicino. altrimenti dovresti fare selezione, e questa è una cosa diversa.

Mi spiego in pratica. Le zucchine o le zucche (curcubitacee in genere) .

La loro impollinazione avviene grazie ad insetti pronubi che trasportano il polline da fiori maschili a fiori femminili. per ottenere le stesse caratteristiche l'anno successivo dovresti chiudere con scotch il fiore femminile la sera prima della sua apertura, il mattino successivo staccare un fiore maschile della stessa pianta o simile e strofinarlo su quello femminile, richiudendolo.

Altrimenti se lasci fare alle api ti affidi al caso, nel senso che la generazione successiva può essere più forte ma anche più debole, insomma non puoi determinare con il caso la sua resistenza alla siccità

Ci sono molte specie locali di semi antichi che hanno una resistenza alla siccità più o meno forte. Questi semi sono conservati in "purezza" (ossia riprodotti con accorgimenti come quelli sopra), però per riprodurli dovete munirvi di pazienza e metodo.

Fare selezione non è semplice, si può essere fortunati o sfortunati se si lascia al caso.

Seminare specie adatte a quel luogo è la base di un'agricoltura del non fare, soprattutto in presenza di condizioni di terreno e climatiche particolari.

Ma le piante non adatte penso che muoiano , quindi non si riproducono , o no ?
Interessantissima osservazione ...

Mio zio e mia nonna hanno diverse varietà di pomodoro,zucche e fagioli ma ognuna si riconosce ed è stabile , perchè non si incrociano ?

macellaio ha scritto:Ma le piante non adatte penso che muoiano , quindi non si riproducono , o no ?
Interessantissima osservazione ...

Il principio della selezione naturale è il fondamento.
Più biodiversità c'è e più questo processo ha luogo. Ma ha i tempi naturali...

Però dai semi non è sicuro che quelle non adatte muoiano...magari semplicemente rimangono magroline magroline a vita ma comunque si riproducono. Anzi, può succedere che crescano delle piante immangiabili che però fanno un sacco di semente!
Lasciare che l'insalata vada a seme e riseminarla è molto intelligente perché ne produci un sacco e non devi comprare le sementi. Ma di sicuro quella pianta non si "inselvatichirà". Forse potrebbe accadere nel Borneo o in Amazzonia in diversi anni.

L'inselvatichimento dei semi non credo che nel nostro contesto possa funzionare con tempi adatti alla nostra vita. Per questo motivo vi consiglio di sentire degli anziani del luogo, che tengono ancora le sementi o piante da frutto di una volta.

Se non sono gelosi vi daranno delle ottime sementi che nel tempo sono già state selezionate da diverse generazioni in base alla rusticità.

Per insalata vi consiglio il seguente metodo :

Lasciate andare a seme ed aspettate che la pianta sia semi secca.
Prendete un sacco di plastica della spesa e capovolgendo la pianta ne inserite la testa (piena di semi).
Appendete a testa in giù per l'autunno inverno.
In primavera in semenzaio o in terreno morbido, usatela come una frusta verso il basso.

macellaio ha scritto:Mio zio e mia nonna hanno diverse varietà di pomodoro,zucche e fagioli ma ognuna si riconosce ed è stabile , perchè non si incrociano ?

Pomodoro, Fagioli, piselli, ceci, fave sono autofertili. Non tendono ad ibridarsi con piante vicine poiché molto spesso il fiore viene fecondato prima che si apra.

Per le zucche la motivazione è che intorno saranno coltivate zucche simili oppure nessuna zucca e dunque l'ape feconda sempre nella stessa razza.

In un campo pieno di zucche di diverso tipo avresti impollinazione incrociata.

Conta che tante volte le piante perdono le loro caratteristiche originarie in seconda generazione.

Sarebbe interessante organizzare una selezione di semi adatti (magari tenendo conto dei vari climi italiani) basandoci su varietà antiche o comunque con le caratteristiche richieste.
Per esempio, io possiedo il Broccolo fiolaro di Creazzo. I semi sono ormai pronti. La pianta ha tenuto benissimo l'inverno senza nessun'intervento da parte mia. Ora che i semi sono pronti, la pianta sta anche ributtando foglie nuove...

maxdef ha scritto:

libellula69 ha scritto:In sintesi vorrei provare la semina quando la pianta lascia i semi spontaneamente ...
avete esperienze a proposito?

...la mia ha poco valore, perchè non mi ricordo nemmeno che tipo di bieta era,comunque lo scorso anno ho lasciato una fila intera andare a seme,tra l'altro erano veramente una grossa quantità,gli ho lasciato fare tutto il ciclo, le infiorescenze sono seccate,ho sparso anche manualmente i semi lungo questa fila ma non ne è nata una pianta

non è nata perchè forse non il suo clima? oppure sono i semi che non sono fecondi, mi pare che alcune selezioni siano così i semi non sono fertili, come diavolo faranno non lo sò...