ciao macellaio (perchè macellaio?),che varietà hai?
Per l'acqua come fai nei bancali?hai un impianto a goccia o non ne dai?

...avrò scoperto l'acqua calda , ma sono sempre più convinto che se l'acqua è poca questo sistema non funziona,come vedo anche dalle foto sopra,è vero che la pacciamatura permette un grosso risparmio idrico,ma se l'umidità diminuisce si bloccano i processi di disgregazione della materia organica e le piante vanno in sofferenza....sto provando con una piccola striscia ,in cui ho seminato fagioli nani,ad irrigare moderatamente tutte le sere con l'annaffiatoio,bagnando tutta la pacciamatura questa letteralmente scompare rispetto,alle file con manichetta sotto,e in fagioli stanno venendo su bene.....discorso diverso se sotto la copertura abbiamo uno spesso strato di compost,questo nutre e trattiene l'acqua molto bene e non è indispensabile nell'immediato la disgregazione della pacciamatura....in definitiva se non partiamo da un terreno molto buono, molto ricco di sostanza organica e con buona disponibilità di acqua, la vedo dura, così come nel lungo periodo vedo critico mantenere questa fertilità senza consistenti apporti esterni

@AndreaGh
Farò le mie prove con l'erba medica e anche con il sorgo (come consigli tu). Devo solo riuscire a trovarlo. Ho viste che ne esistono varietà specifiche per biomassa che arrivano fino a 4m . Farò un salto al consorzio...

Sante Parole! Infatti l'anno scorso a causa della siccità mi si era bloccato tutto, tra cui le semine autunnali.

Per quello che riguarda l'apporto di energia esterna io credo che sia necessario pacciamare con fieno che sia andato a seme. Di solito il contenuto dei semi è abbastanza buono e questo compenserebbe la "fame d'azoto" che il fieno richiama a sé per degradarsi ed esce dal terreno lasciando "a piedi" le nostre piantine. E' tutta teoria la mia, non sono un chimico organico, ma il carbonio deve legarsi all'azoto per degradarsi.

@pakchoi
i semi di sorghetta li recuperi gratis ovunque, ai margini dei campi visto che è un'infestante assai odiata da tutti gli utenti del forum ed agricoltori tranne me!

Ciao peter l' acqua nei bancali piccoli è più di un mese che non ne porto ,come varietà ho pomodoro da appendere per l' inverno , pachino e un' altra che non vuole acqua "il pomodoro di vigna" ma non credo che riuscirò a darteli tutti questi , i fagioli li ho raccolti due giorni fa e ho i borlotti (quelli rossi di fuori ) , una varietà da mangiare quando sono teneri in insalata e un' altra che viene chiamata " povaredda " con la buccia bianca questi penso che te li potrò dare quasi tutti e se riesco anche la zucca , sono tutti semi che hanno selezionati i miei nonni ci tengo molto come li sistemo vediamo di organizzarci , tu che hai ?
Da quello che ho visto dalle vostre e mie (anche se poche ) esperienze secondo questo sistema non è adatto a essere applicato ai bancali e ne alle file pacciamate , guardando dei video di fukuoka ho visto che lui non aveva impianti a goccia o sostegni ,l' "orto" era in un frutteto e la terra non era pacciamata (solo piccole parti) ma coperta di erbe spontanee e altre che aveva seminato lui e la semina veniva fatta solo quando si volevano immettere altre piante perchè una volta fruttificate lui lasciava andare a seme quello che non gli serviva , quindi le piante si selezionavano e rafforzavano da sole senza l' aiuto dell' uomo , io l' anno prossimo vorrei provare così senza irrigare ,seminando con le palline di argilla ;che ne pensate ?

(Apro la parentesi :Io quest'anno non ho pacciamato... ad aprile avevo l'orto pieno di erbe specie il centocchio che ho solo strappato e smosso la terra in superficie.
C'è da dire che non muovendo la terra vengono un sacco di bestioline: grillo talpa, tanti formicai etc etc
Alcune colle ho mosso la terra con un forcone.
Cmq ci sono un sacco di lombrichi ugualmente.chiusa parentesi).
Volevo chiedervi delle vostre esperienze con i semi appunto.
Il seme e la varietà adatta al luogo sono sicuramente importantissimi anche in un orto convenzionale
quello che volevo sperimentare io è la semina a fine ciclo della pianta
cioè ad esempio l'anno scorso ho lasciato andare in semenza molte piante d'insalata che è già una selezione del posto,
alcune le ho messe a seccare e ho raccolti i semi altre le ho tagliate e le ho messe come pacciamatura ai bordi delle aiuole.
Quest'anno la prima insalata pronta era quella nata dai semi caduti dalle piante usate come pacciamatura ...
hanno attraversato tutto l'inverno sotto un metro di neve e poi pioggia pioggia.
Avevo lasciato alcune piante di pomodoro costoluto e cuore di bue ... il costoluto è germogliato il cuore di bue no...
però il costoluto è altro circa 20 cm voglio vedere se riuscirà a fruttificare (io a quota settecento in Veneto).
In sintesi vorrei provare la semina quando la pianta lascia i semi spontaneamente ...
avete esperienze a proposito?

...la mia ha poco valore, perchè non mi ricordo nemmeno che tipo di bieta era,comunque lo scorso anno ho lasciato una fila intera andare a seme,tra l'altro erano veramente una grossa quantità,gli ho lasciato fare tutto il ciclo, le infiorescenze sono seccate,ho sparso anche manualmente i semi lungo questa fila ma non ne è nata una pianta

...che con il nostro clima, ben diverso da quello giapponese, forse qualche risultato puoi pensare di ottenerlo solo con ortaggi autunno/primaverili...

Si dovrebbe creare una specie di bosco in modo di avere l' umidità anche il estate , dove vorrei provare ci sono grandi sughere che fanno un po di ombra e altri alberi da frutto ecco il posto .