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Orto con metodo Fukuoka, discussione PRATICA
Autore |
Messaggio |
Renatod
Iscritto il: 03/02/2009, 21:36 Messaggi: 394
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Pallino, secondo te l'erba medica può agire in competizione anche con il rovo? O altrimenti conosci qualche pianta che possa esercitare tale competizione? Grazie
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18/03/2009, 20:24 |
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PALLINOF
Iscritto il: 13/12/2008, 18:14 Messaggi: 617 Località: Bevagna (PG)
Formazione: Laurea Scienze Agrarie
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Renatod ha scritto: Pallino, secondo te l'erba medica può agire in competizione anche con il rovo? O altrimenti conosci qualche pianta che possa esercitare tale competizione? Grazie Si, vai tranquillo un buon medicaio impedisce lo sviluppo dei rovi con i suoi tre o quattro sfalci annuali e mantiene il terreno fresco e con una ottima dotazione idrica. Non per questo veniva chiamata "pianta cammello". Ciao.
_________________ “ Prima di Giove non v’erano contadini che coltivassero la terra, né era lecito delimitare i campi tracciando confini: tutto era in comune e la terra, senza che le fosse richiesto, produceva spontaneamente e con generosità ogni cosa.” Virgilio.
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19/03/2009, 0:55 |
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DanieleV
Iscritto il: 24/11/2008, 18:33 Messaggi: 204 Località: Arezzo (provincia)
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Bella notizia questa! Una domanda: ma come fare a seminare l'erba medica senza arare? A parte il fatto che io ho il problema dei rovi su di una scarpata dove taglio costantemente il tutto con il decespugliatore. Quindi arare o zappare è un pò un problema... come posso seminare "la regina delle foraggere"? Come hai seminato il tuo erbaio di medica Pallinof? Saluti e grazie
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19/03/2009, 20:18 |
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PALLINOF
Iscritto il: 13/12/2008, 18:14 Messaggi: 617 Località: Bevagna (PG)
Formazione: Laurea Scienze Agrarie
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Ciao Daniele, una volta quando i molini erano veramente bianchi il medicaio si seminava sul cerale (orzo o grano) prima della ripresa vegetativa invernale. Successivamente alla raccolta il campo di stoppie assumeva un bel colore verde medica che occupava per 2 o 3 anni il terreno. Medicaio con semina su sodo.
Allegati:
medica.JPG [ 168.63 KiB | Osservato 6970 volte ]
_________________ “ Prima di Giove non v’erano contadini che coltivassero la terra, né era lecito delimitare i campi tracciando confini: tutto era in comune e la terra, senza che le fosse richiesto, produceva spontaneamente e con generosità ogni cosa.” Virgilio.
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19/03/2009, 20:54 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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su uno dei miei terreni ho piantato un bel po' di piante da frutta, secondo te tra le file posso piantare medica? o meglio restare sulle solite erbe da sottofrutteto che tra l'altro costano molto meno come semente.?
_________________ http://www.estapp.ch http://www.dolcevino.ch
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20/03/2009, 0:39 |
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PALLINOF
Iscritto il: 13/12/2008, 18:14 Messaggi: 617 Località: Bevagna (PG)
Formazione: Laurea Scienze Agrarie
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Arricchire il prato esistente con medica ha molti vantaggi: tra i più importanti sono aumentare la dotazione idrica del terreno (apparato radicale profondo e accumulo di acqua nelle radici) e disponibilità di fieno da utilizzare per la pacciamatura delle piante da frutto o ortive da coltivare nell'interfila qualora il sesto di impianto lo permette. Il costo del seme non credo sia proibitivo per diluire il costo può fare un semina leggera e l'anno successivo mandare a seme le piante nate a fine stagione.
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Commento file: Consociazione fruttiferi e medicaio.
Fruttiferi e medicaio.JPG [ 181.81 KiB | Osservato 6948 volte ]
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20/03/2009, 13:04 |
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DanieleV
Iscritto il: 24/11/2008, 18:33 Messaggi: 204 Località: Arezzo (provincia)
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Ciao Pallinof, quindi mi dici semplicemente di seminare a spaglio senza preparazione alcuna del terreno, giusto? Per quanto riguarda l'arricchimento del suolo (come le tradizionali piante da sovescio) la medica porta dei vantaggi come può essere il favino o il trifoglio? Saluti e grazie a tutti
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20/03/2009, 17:21 |
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PALLINOF
Iscritto il: 13/12/2008, 18:14 Messaggi: 617 Località: Bevagna (PG)
Formazione: Laurea Scienze Agrarie
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DanieleV ha scritto: Ciao Pallinof, quindi mi dici semplicemente di seminare a spaglio senza preparazione alcuna del terreno, giusto? Per quanto riguarda l'arricchimento del suolo (come le tradizionali piante da sovescio) la medica porta dei vantaggi come può essere il favino o il trifoglio? Saluti e grazie a tutti Ciao Daniele il mio consiglio è quello di seminare subito, successivamente dare una falciata al prato e pregare per una buona piovuta. Personalmente sono contrario al sovescio perchè sono più i svantaggi che i vantaggi. Il vantaggi sono il buono contenimento delle "infestanti" e il modesto arricchimento azotato del terreno. I svantaggi sono che la biomassa interrata subisce un processo di fermentazione anaerobica, il contrario di una buona Humificazione, con la produzione di metano, anidride carbonica e ammoniaca. I primi due vanno a contribuire all'effetto serra il terzo non è molto gradito alle radici delle piante. Forse non tutti sanno che l'interramento dei residui di una coltura di grano, l'anno successivo, libera nell'aria circa 1000 metri cubi di metano. Buon S. Benedetto.
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21/03/2009, 12:14 |
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DanieleV
Iscritto il: 24/11/2008, 18:33 Messaggi: 204 Località: Arezzo (provincia)
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Ciao Pallinof, no sinceramente non lo sapevo. Anzi pensavo fosse utile per arricchire di materiale organico il terreno (alternativa alla concimazione chimica) con un discreto tenore di N nel caso in cui la pianta da interrare sia una leguminosa. Quindi mi diresti ti sfalciare e lasciarlo sulla superficie senza interrarlo? Questo modo sarebbe quindi corretto per fornire alle colture un equilibrato apporto di sostanze nutritive necessarie al loro sviluppo?
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21/03/2009, 16:29 |
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PALLINOF
Iscritto il: 13/12/2008, 18:14 Messaggi: 617 Località: Bevagna (PG)
Formazione: Laurea Scienze Agrarie
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DanieleV ha scritto: Ciao Pallinof, no sinceramente non lo sapevo. Anzi pensavo fosse utile per arricchire di materiale organico il terreno (alternativa alla concimazione chimica) con un discreto tenore di N nel caso in cui la pianta da interrare sia una leguminosa. Quindi mi diresti ti sfalciare e lasciarlo sulla superficie senza interrarlo? Questo modo sarebbe quindi corretto per fornire alle colture un equilibrato apporto di sostanze nutritive necessarie al loro sviluppo? Ciao Danile il mio consiglio è sfalciare il prato polifita con una falciatrice a barra e dopo un paio di giorni ammucchiare il fieno intorno al tronco delle piante per tutta la superficie della chioma. Se la degradazione è lenta puoi irrorare con una soluzione di borlanda con aggiunta di un bioattivatore a base di lieviti (chiedi al consorzio agrario). Rimuovere il fieno dal prato favorisce la sua crescita e la pacciamatura dei fruttiferi previene gli stress idrici e mantiene pulita la superficie oltre che fertilizzare il terreno. Provare per credere, tanti saluti.
_________________ “ Prima di Giove non v’erano contadini che coltivassero la terra, né era lecito delimitare i campi tracciando confini: tutto era in comune e la terra, senza che le fosse richiesto, produceva spontaneamente e con generosità ogni cosa.” Virgilio.
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21/03/2009, 19:09 |
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