non capisco poerchè dovremmo beccarci,Guidog

Peter, penso che guido intendesse "ci vediamo", è un modo gergale di dirlo..oppure vuoi fare a botte??

Marcello, io sto cominciando quest'anno per la prima volta la mia sperimentazione, e per cominciare ho fatto fresare il terreno per livellarlo un po' e per eliminare i rovi (era un prato pieno di buche prima, poi con l'incuria negli anni si era riempito completamente di rovi, rose e prugnoli, li ho tagliati ma non bastava, estirparli uno ad uno impossibile perché 1000 metri completamente coperti), ho seminato a spaglio del trifoglio bianco (così senza bisogno dei semi si riproduce comunque per stoloni, e questo dovrebbe aiutare, infatti era quello che usava anche Fukuoka) che è nato bene, e ora sto trapiantando le solanacee, anche se il tempo mi sta dando problemi. Ho un pezzetto a grano (non essendo ancora cresciuto il trifoglio son stato costretto quando l'ho messo a seminare a spaglio e rastrellare) così questa prima estate in cui il trifoglio sarà piccolo per tagliarlo avrò volendo un po' di pacciamatura per le piante più esigenti, in caso non basti userò il fieno. Per ora, vista la stagione, non ho altre informazioni utili perché non ho potuto fare altro, piove sempre e fa freddissimo.

Mi interesserebbe di sapere più sulle capre , potresti spiegarmi meglio il tuo sistema di allevamento , sarebbe molto interessante per me ... questo metodo di può attuare anche al vigneto ?

Praticamente le capre pascolano sempre, anche con la pioggia e non gli do ne cereali ne fieno. Solo con la neve c'è qualche problema ma qui da me se fa 10 giorni di neve già è un evento. Durante l'inverno c'è l'erba, rovi, ginestre, rosette... d'estate si brucia l'erba per la siccità ma ci sono le foglie degli alberi.
Con pazienza ho individuato dei punti del bosco in cui posso lasciare le capre da sole e loro non riescono ad andare in altri terreni a fare danni(questo è il loro scopo principale). Poi per fortuna ho una cagnolina molto brava che mi aiuta a trovare dove si sono ficcate le capre e mi aiuta a riportarle in stalla. Se non fossi circondato da terreni di olivi e vigne potrei essere molto più tranquillo.
Posso fare tutto questo perchè in questa zona esistono ancora molti terreni ad uso civico dove si può chiedere di pascolare. I pascoli abbandonati da anni sono diventati boschi e macchia, per ora ci possono stare solo le capre, vediamo con il tempo se ripuliscono. Un tempo c'erano anche pecore e mucche.

Con la vigna dipende che vitigno hai, ci vuole una varietà molto resistente agli attacchi fungini per non usare il verde rame. Vorrei provare a sostituire il verde rame con la propoli ma non so ancora dirti niente a riguardo. Comunque anche la propoli, essendo un antibiotico, andrebbe usata solo in caso di necessità e non come preventivo perchè a lungo andare anche lei, anche se meno del verde rame, diminuirebbe la vita del suolo(anti-BIO-tico) che invece è quella che vorremmo aumentare di continuo.
Poi bisogna vedere cosa vuoi fare con l'uva. Se è uva da tavola il metodo va benissimo, la lasci andare e cresce stupenda. Se vuoi farci il vino è un po' un problema perchè se non la poti fa troppa uva e non è abbastanza zuccherina per fare un buon vino.
Da qualche anno faccio un po' di vino con uva raccolta da un vigneto abbandonato(le piante sono stupende) e viene buono, però fa circa 7-8 gradi, penso non si potrebbe neanche definire vino dal punto di vista legale.

Ciao Peter, in questi giorni ho ripreso la lettura del nostro forum.
Purtroppo non combino molto in quanto sono uscito piuttosto scombussolato dalla perdita del terreno e continuo a non ingranare...la nuova situazione domestica è insoddisfacente sotto molti punti di vista e quindi sono un po' fermo, non ho proprio spinta, trascuro tutto e sono in cerca di un nuovo posto dove ripartire!
Sono molto contento che Pallinof sia entrato all'università portandosi dietro anche Fukuoka (bravo e grazie!); mi spiace invece leggere del momento di disfattismo che attraversano alcuni compari coltivatori naturali, credo tuttavia che, oltre a quello che si é scritto, le fotografie che ho pubblicato insieme ad alcune degli altri partecipanti, siano sufficienti a non perdere la fiducia, ma anzi a fungere da sprono per chi ancora ha difficoltà. Fukuoka stesso non ha prodotto documentazione circa l'orticoltura naturale, in quanto questa è già una forzatura del “sistema” e probabilmente non la praticava accontentandosi delle verdure che potevano essere coltivate in modo semi-selvatico. Noi insieme stiamo sviluppando questa parte di cui lui ha solo fatto qualche accenno per delineare le linee guida delle condizioni di possibilità. Io mi sono concentrato sulle semine naturali adatte a colture in pieno campo di svariate specie di ortaggi e ho goduto di peschi e meli nati spontaneamente da seme, Pallinof da parte sua ha mostrato la fattibilità degli ortaggi trapiantati. Cosa dire-fare di più?

... praticamente questi per vendere le casa eliminano l'orto (bellissimo fra l'altro)?
Sono dispiaciuta però cerca di non farti sopraffarre e riordina le idee ...
ti inviterei io che ho un pò di terra a disposizione ma garanzie non te ne posso dare (chi lo sa domani che succederà)
... non ci sono iniziative di orti urbani nella tua zona?

come dice alberto era un modo gergale di dirle che ci si può trovare eccome!!!

a libellula: ho cercato ma non trovo più la fonte dell'aforisma di sun tzu, sono sicuro che era citato in un saggio. cmq ho citato a memoria, che quello era il concetto, e nn l'ho tradotto io.

freddo e pioggia, il campo è florido di fumaria e papavero, le piantine in semenzaio allungano il collo!

frasantel, se fosse possibile ti restituirei un po' della motivazione che hai infuso in me! tieni botta.

quando vuoi Guidog,magari quando il tempo si rimette al bello,così anche lo spirito è ben disposto.
Mi spiace Frasantel del tuo momento di stallo.Sei quello che nelle intenzioni e soprattutto in pratica ha meglio realizzato quello che secondo me è il vero pensiero di Fukuoka e speravo che continuassi ad ispirarmi e confortarmi nei miei insuccessi.Se possiamo fare qualcosa per farti tornare l'ispirazione..........
Per il disfattismo penso che sia normale per chi lavora la terra ogni tanto sfogarsi un po' con una sana serie di imprecazioni,o peggio (qui in veneto siamo maestri),ma l'importante è poi ripartire con piu entusiasmo e magari un po' più pragmatismo.

Grazie a tutti per aver condiviso le vostre esperienze, spesso proprio illuminanti. Da alcuni giorni ormai dormo sul divano per leggere tutta la discussione, inutile dire che mia moglie è leggermente alterata... in ogni caso trovare così tante informazioni su questo argomento è veramente straordinario per chi ha desiderio di imparare.