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Orto con metodo Fukuoka, discussione PRATICA 
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Iscritto il: 18/02/2013, 23:05
Messaggi: 15
Località: Diano Castello(Im) Liguria
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Buona sera a tutti! :)

Mi sono registrato da poco e sono rimasto affascinato dalle vostre discussioni! Ho letto solo le prime 12 pagine e non credo che leggerò ancora molto, perchè immagino verrà detto ancora molto! :!: Mi sto interessando anche io alla sperimentazione a livello di agricoltura naturale, è la filosofia della praticità e credo che sia un'ottima prospettiva per il futuro. Per rispondere ad un dubbio di inizio discussione, quasi 4 anni fa, posso dire dal basso della mia giovinezza che sono convinto del fatto che possa sfamare il mondo. Un requisito necessario è cambiare modalità di vita, dare un freno a quest' economia scellerata e darci delle nuove prospettive che abbraccino quelle del pianeta, il nostro sistema di riferimento, da noi imprescindibile. Scusate se esprimo così, con queste povere parole una realtà enorme e complicata com'è la nostra epoca. Discutiamo, collaboriamo, scopriamo e creiamo! :idea: Siamo uomini! Diamoci il tono di cui la natura ci ha fornito!
Datemi del giovane ed illuso sognatore ma ho la necessità di crearmi un avvenire, e non da solo in una montagna, con la costante paura che la società malsana e corrotta mi irrori di qualche insensato veleno. Saluti :arrow:


24/02/2013, 23:07
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Iscritto il: 03/11/2009, 11:32
Messaggi: 118
Località: provincia Vicenza
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Ho avuto dei problemini con infostrada...

La mia superficie di raccolta erba di sfalcio è di circa 2000 per un orto di neanche 50. Conta però che ho circa una 50ina di piante giovani e meno che pacciamo.
La mia esposizione solare è abbastanza impegnativa (20 gradi pendio a sud) terreno argilloso.

Quest'anno ho finito le possibilità di sfalcio poiché per la siccità il prato soffriva troppo e non infierito ulteriormente. Io pacciamo tutto il bancale largo circa 1, 20 mt. Il vilucchio mi ha punito severamente e sono stato costretto ad abbandonare il suo contenimento.
Alla prima pioggia dalle aiole non sai l'erba che mi è cresciuta! Certo erano 2 stagioni che la seminavo con le pacciamature!

Il bancale lo preparo cosi

1. Con falce o con decespugliatore raso l'aiuola, con fieno prima tagliato e poi seccato metto uno strato di 25 cm.
2. Aspetto un paio di mesi sperando ci sia umidita.
3. Con una mazzetta ed un tondino faccio i buchi per le piantine.
4. Segue una seconda pacciamatura dopo 7 o 9 settimane.

La siccità non solo mi ha distrutto il raccolto 2012 ma ha arrestato la carica microbica e fungina dei bancali incluso la loro struttura.

Per il vilucchio studiero attentamente con varie prove quest'anno poiché non ne vado fuori e non posso permettermi troppi insuccessi.

Il diserbo manuale non è per me praticabile e dunque devo trovare il sistema di coltivazione adeguato per il vilucchio. Posso 1 o 2 volte fare un passaggio ma non di più.


24/02/2013, 23:45
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Iscritto il: 13/12/2008, 18:14
Messaggi: 617
Località: Bevagna (PG)
Formazione: Laurea Scienze Agrarie
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AndreaGh ha scritto:
Ti posso assicurare che gramigna a me non da problemi di alcun tipo, tantomeno la setaria. Conta però che metto uno strato spesso di pacciamatura che rinnovo almeno 2 volte a stagione.

Il mio vero problema è il vilucchio. Appoggiando strati di pacciamatura lo stimoli a crescere in altezza ed a sviluppare rizomi. Se poi provi ad estirparlo in un terreno argilloso come il mio lo stimoli 2 volte poiché speronandolo lo fai gettare di più.

L'anno passa to è stato particolare poiché arido e non solo mi ha fatto perdere 2 sfalci (l'erba si è bruciata) ma il il viucchio che mia nonna chiamava boreja ha fatto da padrone.

Nel passato lo tenevo a bada con le vangature, ora non utilizzandole piu ho questo problema.

Se può rassicurarti io sfalcio spesso anche quando la gramigna o setaria somo a seme. Ci saranno tanti di quei semi sotto pacciamatura...
Non sono un esperto di micorrizze ma sono convinto nel mio piccolo che è anche grazie a quei semi che non germogliano mai che sotto la pacciamatura ci sono ife fungine, profumate di bosco.

Se qualcuno sa aiutarmi sul vilucchio, prometto di fargli una statua

Senza la pretesa di una statua vorrei darti qualche consiglio in base alla mia esperienza.
Per il controllo degli "ospiti naturali" è necessaria la conoscenza della loro biologia: il velucchio si riproduce per seme o parti di pianta (rizoma e ramificazioni). Quindi se lo frammentiamo e interriamo con lavorazioni meccaniche e l'umidità e ottimale avremmo un bel campo di velucchio. Ma anche se lo lasciamo salire a seme avremmo una bella carica di sementi che rimangono attivi per alcuni anni in attesa delle condizioni ottimali per la germinazione.
Allora teoricamente, ma verificato in pratica di persona, il metodo fukuoka funziona egregiamente per il suo controllo.
Mi ripeto, ma è molto importante, che gli sfalci vanno effettuati PRIMA o IN PROSSIMITA' della fioritura della specie dominante. Questo per ridurre la carica di seme presente nel terreno e per aumentare la quantità di energia accumulata. Quando la pianta passa dalla fase vegetativa a quella riproduttiva (seme) sintetizza composti chimici complessi dotati di maggior concentrazione di energia, ma questo richiede lavoro e quindi energia non utile ai nostri scopi.
Sicuramente per ridurre il carico di seme in un terreno richiede tempo e la successione di più cicli colturali, ma l'importante è praticare gli sfalci a tempo debito.
Buona giornata a tutti.


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“ Prima di Giove non v’erano contadini
che coltivassero la terra,
né era lecito delimitare i campi
tracciando confini: tutto era in comune
e la terra, senza che le fosse richiesto,
produceva spontaneamente
e con generosità ogni cosa.”
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25/02/2013, 13:40
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Iscritto il: 17/12/2012, 12:03
Messaggi: 9
Località: Città di Castello (PG)
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Buongiorno a tutti,
finalmente un pò di sole!
Uno dei primi lavori che mi aspetta a breve è la semina delle leguminose come medica e trifoglio. A riguardo ho dei dubbi che mi assalgono: seminando a spaglio su sodo, quanta percentuale di germinabilità bisogna attendersi? Il seme rimanendo scoperto riesce lo stesso a germogliare? O devo cercare di interrarlo in qualche modo? Le famose pallette di argilla possono essere una soluzione? Ma su quasi mezzo ettaro, quante ne dovrei fare???!!!
Altra domandona: che tipo di sementi per le orticole usate voi e quali mi consigliate approcciando con questa tecnica di agricoltura? Ibridi, standard, antiche, a impollinazione libera?
Grazie a tutti e buoni lavori!!

@Pallinof ti ho inviato un messaggio in pvt


28/02/2013, 10:38
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Iscritto il: 30/06/2012, 17:56
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Località: Contea (FI)
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Salve ragazzi,
è molto tempo che non intervengo ma non manco mai di leggere i vostri interventi, volevo solo cogliere l'occasione - dato che ci ho fatto caso- di augurare buon compleanno a Pallinof , nonchè buon "non fare" a voi tutti.

P.S. ricordo che si consigliava di seminare su sodo e subito dopo falciare così da coprire il seme, converrà quindi aspettare ancora un po' così che l'erba cresca ancora?


28/02/2013, 11:10
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Iscritto il: 13/12/2008, 18:14
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Località: Bevagna (PG)
Formazione: Laurea Scienze Agrarie
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A tutti.


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28/02/2013, 21:08
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Iscritto il: 11/02/2011, 8:44
Messaggi: 276
Località: Roma
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...che ne dite di un attrezzo così :o
http://www.youtube.com/watch?v=JKtdF8KYUVU
potrebbe essere funzionale per ripulire le file pacciamate dalle erbe spontanee che invariabilmente vi nascono dentro?...io al momento uso la zappa ben affilata con un movimento parallelo al terreno tanto quanto basta a tagliare le erbe al colletto,sia per ripulire che per preparare i letti di semina, così da dare un vantaggio alle mie piante rispetto alle spontanee....però se si potesse meccanizzare in qualche modo :roll:


05/03/2013, 9:56
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E' stato un fine settimana molto intenso, la rivoluzione di paglia o il ritorno alla paglia stanno occupando una buona fetta dei miei pensieri ( extralavorativi e lavorativi pure)
Leggo il titolo sulla discussione pratica e più mi avvicino al pratico , ho seminato la medica sotto una pacciamatura verde su sodo e preparato le file pacciamate con
paglia (la cui decomposizione è già avviata ), più mi accorgo che non è prescindibile il pratico senza il teorico. Più mi affaccio al teorico più sorgono interrogativi non sulla natura pratica, ma ancora di natura teorica e mi chiedo se la forma ibrida di accondiscere alle vie naturali per l'agricoltura, ma continuare ed abusare ad esempio di un motore da 70kw piazzato su un'automobile solo per fare degli spostamenti non sia una contraddizione lampante. Penso che con l'energia che brucio per andare a lavoro una settimana potrei scaldare una casa di modeste dimensioni per un inverno o più.
Mi sovviene Thoreau e la vita nei boschi (Walden) e l'esigenza dell intelletto di avere l'incipit della decrescita e del trascendentalismo nello stesso momento in cui il mondo occidentale si affacciava con troppa superbia all'idea della crescita a tutti i costi e del razionalismo come unica via.
Le due gelate consecutive di ieri e di oggi tuttavia mi hanno fatto tornare molto razionale e poco trascendentale, che dite sarà il caso di riseminare la medica o due gelate notturne non saranno state sufficienti a rovinare tutta la semente sotto la pacciamatura sfalciata di spontanee?


05/03/2013, 11:16
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Messaggi: 35
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Formazione: tecnica commerciale e agricola
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Che tu sia stato un po` impaziente per la semina della medica? Non so a che altezza operi, ma io prima della seconda metà di marzo è meglio che stia bono con tutte le semine che non siano piuttosto "protette" in profondità...a volte ho avuto gelate anche a fine aprile...


06/03/2013, 10:59
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Iscritto il: 28/01/2013, 15:42
Messaggi: 47
Località: Provincia di Bologna
Formazione: Perito Agrario
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Ciao a tutti, sono di bologna, la medica la semino su sodo, dopo sfalcio e la semino a fine marzo, teme i ritorni di freddo. :roll:


06/03/2013, 17:01
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