andrewc79 ha scritto:Grazie Pallinof,
ora è tutto più chiaro!
Adotterò sicuramente questa soluzione, soprattutto per le file che dedicherò alle orticole più consumatrici di acqua.
Cosa ne pensi di quelle 3 ipotesi di file che ho inserito qualche post fa?
Un saluto
[quote="andrewc79"]
Ciao Andrew, io ho iniziato a seguire una parcella di terreno in pendenza nelle colline del primo Monferrato astigiano a pochi chilometri da casa e ho fatto così: ho considerato per prima cosa, dati il clima, l'esposizione e l'altitudine-conformazione del territorio, la vocazione naturale del terreno - piante che si raccolgono tra la primavera e l'inizio dell'estate, o resistenti al caldo e alla siccità,, che si giovano del freddo senza brina e possono venire quindi seminate già tra l'autunno e l'inverno, quando il terreno lo permette, (spesso in quanto generalmente abbastanza drenante per via della pendenza che tra l'altro ne favorisce anche il riscaldamento).
Avendo poi trovando un prato di gramigna al 90% decespugliato da svariati anni (così si coltiva perfettamente quella forte signora!), l'ho diviso in linee trasversali alla pendenza distanti 17O cm; ho rastrellato energeticamente e creato delle "andane" con il materiale recuperato al centro delle due file (visibili grazie a dello spago teso); ho fatto un solco seguendo lo spago, (il più piccolo possibile, usando un coltivatore a dente di porco) ; ho seminato piselli (i miei quarantin di Casalborgone e fave e taccole invece comprati); ho chiuso il solco velocemente con il rastrello cercando di pareggiare il terreno circostante e premere rapidamente il suolo smosso); poi ho rastrellato nuovamente portando le andane dal centro a sopra la fila a ridosso delle giovani pianticelle in emergenza o in attesa di germogliare; poi ho seminato il trifoglio bianco nano tra le file e quando farà più caldo, prima di una pioggia, seminerò la medica e una misticanza di cicorie (grumolo verde, rossa di Treviso ecc. Inoltre dovrei seminare il più velocemente possibile i miei noccioli di pesco tra le file ogni e ogni 10 metri (l'avessi fatto in autunno avrei collocato sul terreno qualche nocciolo, coperto con qualche cosa -foglie sfalcio...- piantato un bastone come segnalatore e me ne sarei disoccupato- ora mi toccherà fare una piccola postarella per buttarci dentro i noccioli e richiudere...
Cavolo la tempistica quanto cambia le carte in tavola: ma chi non ha testa gambe (e braccia...)!!
Tutto questo per dire cosa? Che i fossi sono buoni, ma costano fatica annualmente, io mi limito perciò innanzitutto a non voler pretendere da un asino di fare il cavallo e poi, in particolare, di usare una pacciamatura a monte della fila per garantirmi un minimo dell'effetto di trattenimento delle piogge e allungamento del tempo di idratazione del suolo.
Quando poi ci saranno i peschi e si avrà un po' di ombra e umidità e il terreno si sarà "fatto" il campetto potrà ospitare anche colture estive, (a meno che non pensi a cose più particolari tipo cardo mariano o piante a fabbisogno idrico nullo ancora da venire in mente e coltivare così anche durante la "bella" stagione).
Tutte e tre le ipotesi di file che mostri dipendono da cosa e come vuoi coltivare, ognuna può andare bene, -adempiere a uno scopo e produrre degli svantaggi; a mio avviso é sempre meglio una soluzione a "spaglio circoscritto", cioé in una fila larga sufficientemente a realizzare un impianto ben riuscito di una qualche coltivazione (quindi dipenderà dalle piante scelte) semini a spaglio: é la cosa più veloce, comoda ed economica (rapporto uscite/entrate) che ci sia. L'importante é come potrai seguire le tue file che andrai a creare, devi pensare al carattere della pianta e alla tua praticità.
Spero che il resoconto del mio procedere a bassa energia ed alta spensieratezza, possa essere utile a qualcuno,