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Orto con metodo Fukuoka, discussione PRATICA
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Giov51
Iscritto il: 28/01/2013, 15:42 Messaggi: 47 Località: Provincia di Bologna
Formazione: Perito Agrario
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caro Paolaki, per esperienza l'acqua della fossa la condurrei lontana ( non sempre è pulita) per il resto sono troppo ignorante però a naso nelle terrazze seminerei solo medica e graminacee.....Ciao Gio
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08/02/2013, 13:00 |
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Franciccio
Iscritto il: 08/02/2013, 13:33 Messaggi: 20 Località: Porto Recanati/Potenza Picena/Loreto
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Buonasera a tutti Mi chiamo Francesco e sono rimasto folgorato da questa discussione. Complice un lungo stop forzoso da ogni attività lavorativa, tranne il sonno, per recuperare la salute fisica compromessa ( maledetto calcetto e legamenti crociati ricostruiti) ho avuto modo di imbattermi in questo forum e di leggere per intero parola per parola tutto il carteggio nelle precedenti pagine e ne sono stato rapito. Sono un sostenitore della necessità di modificare i parametri del valore di ciò che ci circonda, cioè reindirizzare il pensiero ad una visione in cui l'energia è il minimo comun divisore (non mi picchiate per la licenza matematica) e non più la moneta. Visione troppo naif direte ma pensandoci e ripensandoci è una visione pragmaticissima e non certo estemporanea né sofista perché può essere ricondotta ad una unità di misura condivisa ed invariabile nel tempo, l'energia appunto che non è fluttuante come la moneta, questo avrebbe dei vantaggi pratici assolutamente evidenti. A questo punto è chiaro che il discorso del conto energetico che emerge dalle parole di Pallinof ritorna ad essere non solo un punto di arrivo, ma soprattutto un'ulteriore punto di partenza. Veniamo alle cose serie ho intenzione di provare l'esperienza Fukuoka su un appezzamento di proprietà su cui posso piantumare senza che terzi abbiano a ridire (alberi da frutta) e qui è il centro del topic da cui voglio partire (andiamo bene direte un'altro con il dono della sintesi). Io di agricoltura ne so pochissimo, in quanto attualmente mi occupo di altro, tranne: qualche anno da orticultore dilettante e bizzarro, o della domenica, da cui derivano i calli che in questa stagione non sono molto visibili, e precedentemente sei mesi a fare il raccoglitore di tutte quelle verdure che possano crescere il più vicino a terra possibile mentre un trattore con grossi cassoni ruggisce alle calcagna, verdure come lattuga e poi meno traumatici broccoli e ancora meno traumatiche albicocche etc, test che considero necessario per capire se l'agricoltura può essere amore o meno: E' amore. Quindi ho deciso di fidarmi dell'idea e a breve farò il primo passo con l'erba medica, già acquistata,zoppo con le stampelle al consorzio agrario e questo è un esercizio di totale fiducia in Pallinof e gli altri che hanno scritto qui, chi più chi meno integralista, religioso, esploratore, passante, navigante o sognatore. Nel frattempo visto che avrò un bel po di tempo prima del primo sfalcio vorrei chiedere proprio a Pallinof o chi ha esperienza e conoscenza sufficiente di consigliarmi un buon libro di agronomia da cui iniziare ad indottrinarmi prima di fare qualsiasi ulteriore passo nella progettazione dell'orto, ripeto non so una benemerita cippa di tessiture, ambienti acidi, ruscellamenti, esposizioni e via dicendo e sinceramente seguire una strada con le bende agli occhi non è esattamente un'idea che mi affascina. In pratica so dove voglio andare ma ho bisogno di occhi per vedere e muscoli per poter raggiungere il posto ... Un saluto e grazie per ogni consiglio.
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08/02/2013, 19:19 |
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Davidemontagna
Iscritto il: 28/03/2012, 16:59 Messaggi: 22
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Io di agricoltura non ho quasi nessuna esperienza pratica, quindi non scrivo mai niente, pero` sono stato a un corso su compost toilet, e se fossi in te l acqua della fogna me la terrei lontana, anche se l acqua sembra pulita e facile che ci siano all interno parassiti e batteri che vivono nell intestino umano e quindi facilmente trasferibili nel tuo corpo una seconda volta, quindi terrei quell acqua lontana da verdure che crescono vicino alla terra. Magari non e cosi pericolosa se usata su alberi da frutto. Comunque esistono parassiti e batteri che durano fino a un paio d anni nella terra, per cui occhio. Idem se pensi di avere qualche animale in visita, non credo dovrebbero berla.
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08/02/2013, 20:04 |
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Giov51
Iscritto il: 28/01/2013, 15:42 Messaggi: 47 Località: Provincia di Bologna
Formazione: Perito Agrario
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Caro Franciccio, sono sicuro che sarà una bellissima avventura, a prescindere.... Sono un novellino anch'io e ti faccio un grande in bocca al lupo!!!!
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08/02/2013, 20:11 |
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Giov51
Iscritto il: 28/01/2013, 15:42 Messaggi: 47 Località: Provincia di Bologna
Formazione: Perito Agrario
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Caro Pallinof, ho visto, in foto precedenti i fori che fai per l'aglio, mi sembrano grandi ( mi posso sbagliare) ci metti del terriccio. Pianto gli agli la settimana prossima e avevo pensato di fare un buchetto solo per il bulbillo ma forse è sbagliato... Grazie Gio'
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08/02/2013, 22:08 |
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Giov51
Iscritto il: 28/01/2013, 15:42 Messaggi: 47 Località: Provincia di Bologna
Formazione: Perito Agrario
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Ciao a tutti, come ho detto prima sono ignorantissimo e debbo dire che la mia precedente esperienza di agricoltore "scientifico" non mi sta aiutando, anzi mi crea problemi. L'anno scorso,dopo anni di inattività agricola ho deciso di tornare a lavorare un po' scegliendo il metodo biologico normale perciò ho scassato in profondità per impiantare il frutteto ( così si fa normalmente) e ho arato per fare l'orto. Poi su internet ho letto del sinergico e l'ho trovato interessante. Ho sentito parlare di Fukuoka, sono rimasto folgorato, ho comprato i suoi libri e li ho letti e ho maledetto di aver arato. Sono fortunato perchè ho altra terra! ho lasciato ferma la terra che ho lavorato ( la seminerò a medica) e la lascierò ferma per 5 anni. Adesso sto provando su un medicaio fermo dal 2008 che penso sia " maturo" per provare. Penso che per sperimentare un agricoltura del genere il terreno debba "essere" pronto però Frasantel sta sperimentando su un terreno nuovo e ha un'esperienza molto lunga, come Pallinof.... Buona giornata a tutti
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09/02/2013, 8:25 |
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PALLINOF
Iscritto il: 13/12/2008, 18:14 Messaggi: 617 Località: Bevagna (PG)
Formazione: Laurea Scienze Agrarie
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Franciccio ha scritto: Buonasera a tutti Mi chiamo Francesco e sono rimasto folgorato da questa discussione. Complice un lungo stop forzoso da ogni attività lavorativa, tranne il sonno, per recuperare la salute fisica compromessa ( maledetto calcetto e legamenti crociati ricostruiti) ho avuto modo di imbattermi in questo forum e di leggere per intero parola per parola tutto il carteggio nelle precedenti pagine e ne sono stato rapito. Sono un sostenitore della necessità di modificare i parametri del valore di ciò che ci circonda, cioè reindirizzare il pensiero ad una visione in cui l'energia è il minimo comun divisore (non mi picchiate per la licenza matematica) e non più la moneta. Visione troppo naif direte ma pensandoci e ripensandoci è una visione pragmaticissima e non certo estemporanea né sofista perché può essere ricondotta ad una unità di misura condivisa ed invariabile nel tempo, l'energia appunto che non è fluttuante come la moneta, questo avrebbe dei vantaggi pratici assolutamente evidenti. A questo punto è chiaro che il discorso del conto energetico che emerge dalle parole di Pallinof ritorna ad essere non solo un punto di arrivo, ma soprattutto un'ulteriore punto di partenza. Veniamo alle cose serie ho intenzione di provare l'esperienza Fukuoka su un appezzamento di proprietà su cui posso piantumare senza che terzi abbiano a ridire (alberi da frutta) e qui è il centro del topic da cui voglio partire (andiamo bene direte un'altro con il dono della sintesi). Io di agricoltura ne so pochissimo, in quanto attualmente mi occupo di altro, tranne: qualche anno da orticultore dilettante e bizzarro, o della domenica, da cui derivano i calli che in questa stagione non sono molto visibili, e precedentemente sei mesi a fare il raccoglitore di tutte quelle verdure che possano crescere il più vicino a terra possibile mentre un trattore con grossi cassoni ruggisce alle calcagna, verdure come lattuga e poi meno traumatici broccoli e ancora meno traumatiche albicocche etc, test che considero necessario per capire se l'agricoltura può essere amore o meno: E' amore. Quindi ho deciso di fidarmi dell'idea e a breve farò il primo passo con l'erba medica, già acquistata,zoppo con le stampelle al consorzio agrario e questo è un esercizio di totale fiducia in Pallinof e gli altri che hanno scritto qui, chi più chi meno integralista, religioso, esploratore, passante, navigante o sognatore. Nel frattempo visto che avrò un bel po di tempo prima del primo sfalcio vorrei chiedere proprio a Pallinof o chi ha esperienza e conoscenza sufficiente di consigliarmi un buon libro di agronomia da cui iniziare ad indottrinarmi prima di fare qualsiasi ulteriore passo nella progettazione dell'orto, ripeto non so una benemerita cippa di tessiture, ambienti acidi, ruscellamenti, esposizioni e via dicendo e sinceramente seguire una strada con le bende agli occhi non è esattamente un'idea che mi affascina. In pratica so dove voglio andare ma ho bisogno di occhi per vedere e muscoli per poter raggiungere il posto ... Un saluto e grazie per ogni consiglio. Ciao Franciccio, nella prima parte del tuo intervento hai proprio colto il vero punto di forza del metodo Fuluoka: l'agricoltura del non fare. "Non fare" come attenzione al bilancio energetico del nostro campo. Abbiamo già parlato di questo, ma non ho ricevuto molto interesse all'argomento, forse perchè troppo impegnati a cercare tecniche personali come panacea. Colgo l'occasione per tornare sull'argomento: oggi tutti parlano di energia, ma quanti sanno dare una definizione appropriata??????? L'energia è la capacità di un "corpo" (massa) a compiere un lavoro. Noi conosciamo molte forme di "energia": elettrica, chimica, meccanica, etc. In natura l'energia può cambiare la sua forma: nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma. L'energia del nostro terreno è la sua fertilità, cioè la capacita di "produrre" la vita. E questo avviene in modo naturale indipendentemente dal nostro intervento. Fukuoka ci insegna ad acconsentire ed indirizzare queste forze della natura per raggiungere lo scopo di un'agricoltura in grado di soddisfare le nostre esigenze alimentari con il minor impiego di energia. La terra è un complesso sistema energetico chiuso: input energetico dal sole e output energetico come perdita di calore e irraggiamento. Così nel nostro campo l'energia solare viene accumulata dalla fotosintesi in energia chimica (biomassa), è compito del contadino massimizzare tale produzione e adottare tecniche di trasformazione atte al raggiungimento degli obbiettivi. Pìù questi obbiettivi saranno "ambiziosi" maggiore sarà la quantità di lavoro (energia) che dovremo apportare. Attenzione a non confondere il bilancio energetico con quello monetario, perché sono due facce della stessa medaglia. Il denaro (moneta) non è altro che la capacità di acquistare beni e servizi ed è molto simile alla definizione di energia come capacità di compiere un lavoro. Quindi se noi monetizziamo l'energia il nostro bilancio energetico del campo se va a friggere. Il bilancio energetico dell'agricoltura convenzionale è sempre più in perdita, ma il bilancio economico crea reddito (anche se con interventi politici). Questo si spiega con la differenza di costo tra l'energia prodotta (prodotti alimentari, industriali, etc.) e il costo dell'energia impiegata (fertilizzanti, antiparassitari, macchine, carburanti, etc.), quindi una differenza di costo tra energia prodotto e quella impiegata crea reddito anche se il bilancio energetico è in netta perdita. Purtroppo questo non può durare a lungo senza creare seri problemi soprattutto per le nuove generazione. In poche parole ci stiamo "mangiando il loro futuro". Grazie per avermi dato l'occasione per ricordare certi argomenti. A presto per il resto e buona giornata a tutti.
_________________ “ Prima di Giove non v’erano contadini che coltivassero la terra, né era lecito delimitare i campi tracciando confini: tutto era in comune e la terra, senza che le fosse richiesto, produceva spontaneamente e con generosità ogni cosa.” Virgilio.
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09/02/2013, 14:03 |
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Giov51
Iscritto il: 28/01/2013, 15:42 Messaggi: 47 Località: Provincia di Bologna
Formazione: Perito Agrario
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L'energia del nostro terreno è la sua fertilità, cioè la capacita di "produrre" la vita. E questo avviene in modo naturale indipendentemente dal nostro intervento. Fukuoka ci insegna ad acconsentire ed indirizzare queste forze della natura per raggiungere lo scopo di un'agricoltura in grado di soddisfare le nostre esigenze alimentari con il minor impiego di energia. Questo lo avevo capito ( più o meno) quello che mi manca tante volte è come applicarlo manualmente. Ad esempio : non penso che l'aglio cresca bene e produca se lo butto per terra come l'insalata.... Non so. ecco il punto, poi uno prova... Buona serata a tutti. A proposito come si fa a delimitare il testo? sono proprio imbranato!
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09/02/2013, 18:58 |
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PALLINOF
Iscritto il: 13/12/2008, 18:14 Messaggi: 617 Località: Bevagna (PG)
Formazione: Laurea Scienze Agrarie
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Giov51 ha scritto: L'energia del nostro terreno è la sua fertilità, cioè la capacita di "produrre" la vita. E questo avviene in modo naturale indipendentemente dal nostro intervento. Fukuoka ci insegna ad acconsentire ed indirizzare queste forze della natura per raggiungere lo scopo di un'agricoltura in grado di soddisfare le nostre esigenze alimentari con il minor impiego di energia. Questo lo avevo capito ( più o meno) quello che mi manca tante volte è come applicarlo manualmente. Ad esempio : non penso che l'aglio cresca bene e produca se lo butto per terra come l'insalata.... Non so. ecco il punto, poi uno prova... Buona serata a tutti. A proposito come si fa a delimitare il testo? sono proprio imbranato! Applicarlo manualmente vuol dire conoscere ciò che la natura farebbe senza il nostro intervento e intervenire per ottenere produzioni mirate. Per esempio l'aglio se noi non lo raccogliamo, ogni bulbillo creerà una nuova pianta formando un cespuglio. Ma noi lo raccogliamo, quindi se vogliamo altre piante dobbiamo mettere almeno un bulbillo nelle stesse condizioni iniziali. Il mio aglio è già nato, seminato in novembre con questo utilissimo attrezzo che mi piace chiamare "divaricatore", è stato un vero spasso e mi ha permesso di seminare direttamente sulla fila pacciamata. Con lo stesso ho seminato fave e piselli, tra poco proverò con le patate e il trapianto delle piantine. Credo che dovrebbe funzionare.
Allegati:
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DIVARICATORE1.jpg [ 80.58 KiB | Osservato 1139 volte ]
_________________ “ Prima di Giove non v’erano contadini che coltivassero la terra, né era lecito delimitare i campi tracciando confini: tutto era in comune e la terra, senza che le fosse richiesto, produceva spontaneamente e con generosità ogni cosa.” Virgilio.
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09/02/2013, 19:57 |
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Giov51
Iscritto il: 28/01/2013, 15:42 Messaggi: 47 Località: Provincia di Bologna
Formazione: Perito Agrario
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Caro Pallino, alle volte mi confondi un po' comunque " il divaricatore " dove si trova? Ciao Giò
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09/02/2013, 23:11 |
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