Grazie Numisi per la dritta meli-umido-muffa: quella varietà in particolare é dolcissima, spero di riaverla presto in qualche esemplare e di riuscire a vedere crescere il melo che mi hai dato.
peter37 ha scritto:come pensi di regolarti con le piante da frutta:porti quelle dell'altro orto,le pianti,le semini (come?) o non ne metti?
ciao
Considerando che nel campo precedente erano nati differenti tipi di melo e pesco spontaneamente, in differenti momenti e ultimamente sempre di più (attualmente ci sono molte giovani piantine da prendere e trapiantare), mi piacerebbe provare a riprodurre quello che era avvenuto a mia insaputa (senza nessun intervento fino alla seconda o terza fruttificazione delle piante, in cui ho incominciato a fare alcuni esperimenti -potando solo alcuni meli dei primi rami bassi, in modo da ampliare e agevolare lo spazio di coltivazione, e ai peschi negli ultimi anni vedendoli crescere e allungarsi sempre più (alcunii rami vanno aiutati con sostegni) e qualche ramo spezzarsi ho incominciato a togliere il secco e un po' di quei getti che mi sembrano importuni eseguendo una cosa simile alla leggerissima potatura continua di Pallinof, ma molto abbozzata): ogni 10-15 metri, nel centro di un aiuola sistemerò sul terreno una o diverse meline della varietà molto dolce, la coprirò con foglie o qualche residuo a caso e vicino pianterò un bastone di ricordo e protezione. Sono già in ritardo, meglio sarebbe stato prima dei primi geli...ma così é. Per i peschi farò la stessa cosa, ma buttando una manciatina di semi (4 o 5) per terra, poi nel caso, (dipende se riuscirò a far risparmiare gli alberi più belli e avere ancora frutti di pesca disponibili) proverò mettendo direttamente una pesca intera a marcire sul terreno. Anche se in questo caso mi toccherà FARE, questa semplice procedura mi sembra la cosa più facile e leggera.
Vedremo, come il posto risponderà alla velocità artificiosa impressa al sistema. Altre piante penso che nasceranno da vari piccoli mucchietti di scarti di cucina che sistemo sempre distanziati qua e là e dagli scarti provenienti dal vecchio orto. Magari farò anche qualche trapianto di pianticelle interessanti che troverò finendo di ripulire il vecchio posto (sono a un terzo!).
Lascerò molto spazio tra le piante perché nasceranno sicuramente molti alberelli delle specie più disparate ed é utile che alcuni crescano e contribuiscano all'equilibrio generale.
Questo in teoria, in pratica non so cosa riuscirò a fare.
Buona bonifica integrale delle paludi personali, economiche e sociali!