Arrigo Serpieri: questi gli uomini di cui abbiamo bisogno.
Politicamente, seppur appartenente al Partito Nazionale Fascista, si trovava vicino alle posizioni socialiste di Filippo Turati. Era un sostenitore della piccola proprietà agraria, della competitività, e riteneva che il futuro non sarebbe stato nel latifondo ma nelle imprese indipendenti: Mussolini ignorò le obiezioni di Serpieri e procedette con i metodi da lui ritenuti migliori, causando, specie nel sud, un'esplosione del fenomeno del latifondismo e della mezzadria, contro i desideri di Serpieri.
Serpieri ebbe il grande merito di iniziare il processo di distinzione tra l'economia aziendale e la tecnica agraria, sino ad ora trattati parallelamente nei testi di agricoltura in modo approssimativo. Fu a tutti gli effetti il fondatore dell' economia agraria, e fu uno dei principali fautori delle opere di bonifica compiute durante il ventennio. Fu considerato il padre del concetto di bonifica integrale e presiedette la commissione organizzatrice della 1ª Mostra nazionale delle Bonifiche che il regime organizzò in celebrazione del decennale della Marcia su Roma.
Tra i lavori in cui si evince l'orma di Serpieri vi è la Legge Luzzatti del 2 giugno 1910, che favorì la selvicoltura svincolandola dal mero intervento di riassesto idrogeologico. Il suo apporto alla legge 337 del 30 dicembre 1923, rettificò ulteriormente la Legge Forestale, e rimase attuale fino alla revisione attuata nel 1952 ad opera di Amintore Fanfani che trasferì la competenza del patrimonio forestale dallo Stato alle regioni.
Serpieri si operò per spingere lo Stato ad intervenire nel finanziamento del credito agrario, in modo da favorire gli investimenti e la contrazione di mutui per lo sviluppo delle imprese. Tentò di combattere il latifondo con il decreto 753 del 18 maggio 1924, minacciando l'esproprio ai latifondisti che non avessero trasformato le loro fattorie in moderne aziende. Riformò l'organizzazione degli Istituti Agrari, trasferendone le competenze al ministero dell'Economia (prima erano divisi tra Economia, Istruzione e Agricoltura) e creando anche gli Istituti Tecnici agrari per la formazione di personale con qualifiche intermedie.
Dal 1929 al 1935 fu Sottosegretario nel Ministero dell'Agricoltura, dove varò il Testo Unico sulla bonifica integrale (Legge n. 215 del 13 febbraio 1933), dove definì il tipo di intervento statale nelle opere di bonifica e dove spinse in favore degli interventi necessari sulle aree montane; stabilì inoltre diverse forme di finanziamento, tra cui anche alcune a fondo perduto, e definì un piano integrato di costruzione di opere edili e di servizi necessari allo sviluppo del paese. La legge andava a colpire gli interessi di numerosi ricchi proprietari terrieri, influenti in politica, che portarono all'emarginazione di Serpieri all'interno delle gerarchie del governo.