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Orto con metodo Fukuoka, discussione PRATICA 
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peter37 ha scritto:
ciao Aconito,ben arrivato.
Anche io ho avuto grossi problemi con le cimici e mi chiedevo se l'anno prossimo sia il caso di introdurre qualche soluzione.Ne conoscete qualcuna di naturale?Ho visto che le galline le mangiano volentieri ma distruggono pure l'orto.Forse le anatre?Avete mai provato?
Poi,pensate che sia proprio impossibile produrre ortaggi con risultati soddisfacenti con il metodo dell'orto "semiselvatico" di Fukuoka,cioè senza arare.pacciamare,diserbare ma solo seminando tra l'erba (trifoglio?) tagliandola per avvantaggiare le verdure?A qualcuno è riuscito?A me è andata benino solo con qualche fila di frumento(gentil rosso) misto a piselli e con qualche radicchio qua e la,niente di più.
ciao


Ciao peter, grazie!
Guarda, io credo che se abbiamo un'invasione di cimici un motivo c'è. Quindi piuttosto che intervenire con sostanze strane (anche naturali) o mostri mangiatutto come le galline (che comunque oltre alle cimici e alle verdure mangiano più o meno qualsiasi cosa vivente nell'orto) cercherei di individuare qual'è questo motivo. E sicuramente sarà un ambiente non equilibrato in cui non ci sono sufficienti predatori che possono, non eliminare del tutto, ma almeno contenere l'esplosione estiva delle cimici. Credo che l'attesa e la pazienza più o meno infinita siano le uniche soluzioni che comportino un vantaggio a lungo termine. Per i vantaggi a breve termine ci sono sempre gli insetticidi, che però sul lungo periodo devastano tutto...
Certo, se poi sono 10 anni che attendi paziente e ogni anno le cimici arrivano in massa...puoi anche mandare a quel paese me e il mio discorsetto sul non agire.... ;)

Per l'altra domanda io non ci credo molto a produrre ortaggi direttamente su sodo inerbito come dici tu, le erbe spontanee sono troppo competitive, se fosse così facile probabilmente i nostri ortaggi, o meglio, i loro semi, sarebbero "scappati" dagli orti e si sarebbero inselvatichiti, ma questo accade molto raramente. Magari ce la puoi fare con specie estremamente rustiche e competitive. Per la mia esperienza posso dirti che (in un altro orto) si sono autoseminate insalate e coste in giro per i vialetti inerbiti, sono nate ma sono rimaste piccole. Io farei delle file o zone pacciamate in modo che l'erba sotto non abbia luce e muoia, mentre comunque il terreno rimane vivo e fertile grazie alla pacciamatura.

Chiudo dicendo che comunque anche tra le erbe spontanee ci sono un sacco di piante commestibili e buonissime che nascono da sole e senza fatica da parte nostra. Non vedo perchè ostinarsi a coltivare ortaggi da ORTO nell'erba quando in mezzo ai prati troviamo i vari tarassaco, cicorie, ortiche, borragine, silene, germogli di luppolo, fragoline e chissà quanti ne dimentico..
Buona giornata!

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Only when the last tree has been fell The last fish caught, the last river poisoned Will you know that man cannot eat money?


18/12/2012, 10:08
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concordo su tutto quello che hai detto,purtoppo.Speravo che qualcuno fosse riuscito a trovare un sistema ma penso anch'io che la semina diretta di ortaggi 'domestici' con relativa raccolta 'gratis' sia irrealizzabile,almeno con il nostro clima.Forse in Giappone......
Per le cimici:sono anni che raccolgo i fiori di piretro e li lascio li inutilizzati perchè non mi va di avvelenare tutti gli insetti senza distinzioni ma le cimici così numerose mi danno proprio fastidio e se esiste un metodo 'naturale' anche solo per allontanarle o ridurle di numero (una gallina impagliata?) mi sa che la prossima volta lo proverò.-cimice avvisata.......-
ciao


18/12/2012, 15:02
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nel mio orto, ne avevo parecchie,poi hanno iniziato ad apparite le mantidi,in gran numero e le cimici sono sparite;si tratta di un procedimento avvenuto mio malgrado, che ho inteso a posteriori,leggendo in rete,notizie sulle abitudini alimentari delle mantidi.


18/12/2012, 16:23
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peter37 ha scritto:
concordo su tutto quello che hai detto,purtoppo.Speravo che qualcuno fosse riuscito a trovare un sistema ma penso anch'io che la semina diretta di ortaggi 'domestici' con relativa raccolta 'gratis' sia irrealizzabile,almeno con il nostro clima.Forse in Giappone......

Avendo visitato l'orto di FraSantel posso smentirti tranquillamente. Non è nè facile nè immediato ma è indubitabilmente possibile (almeno a Casalborgone).


18/12/2012, 18:42
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LandEscape ha scritto:
Avendo visitato l'orto di FraSantel posso smentirti tranquillamente. Non è nè facile nè immediato ma è indubitabilmente possibile (almeno a Casalborgone).


Ciao, leggendo la discussione nei giorni scorsi mi sono imbattuto anche in FraSantel e nella sua meravigliosa creazione.
Ho letto velocemente quindi ricordo ben poco. Quindi, visto che ci sei stato vorrei chiederti se effettivamente coltiva ortaggi senza neanche pacciamare, cioè direttamente sul suolo con l'erba? E cosa coltiva, di tutto o solo certe cose?
Ovviamente se il diretto interessato sta leggendo ancora questo forum potrebbe rispondere lui!..
A proposito, ho letto che il terreno su cui lavora era a rischio di sfratto...sapete come è andata a finire? Perdere tutto quel ben di dio sarebbe un crimine..

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18/12/2012, 20:18
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MarcelloC ha scritto:
Cavo, forse ci conosciamo o ci conosceremo, ho diversi contatti in Val di Sieve e a volte ci vengo.

Ne sarei lusingato.


18/12/2012, 20:34
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Aconito ha scritto:
Ciao, leggendo la discussione nei giorni scorsi mi sono imbattuto anche in FraSantel e nella sua meravigliosa creazione.
Ho letto velocemente quindi ricordo ben poco. Quindi, visto che ci sei stato vorrei chiederti se effettivamente coltiva ortaggi senza neanche pacciamare, cioè direttamente sul suolo con l'erba? E cosa coltiva, di tutto o solo certe cose?
Ovviamente se il diretto interessato sta leggendo ancora questo forum potrebbe rispondere lui!..
A proposito, ho letto che il terreno su cui lavora era a rischio di sfratto...sapete come è andata a finire? Perdere tutto quel ben di dio sarebbe un crimine..


Semina direttamente su sodo nei "giorni propizi" identificati da Fukuoka ed adattati al nostro clima, sfalcio delle piante spontanee non appena abbiano coperto la pianta seminata. Da ciò ne consegue l'importanza di avere una falce molto affilata e conoscere la natura della pianta che si semina (monocotiledone e dicotiledone ad es.), in relazione alla loro propensione alla competitività e al "coefficiente di penetrazione" all'interno della pacciamatura.
Non so come sia andata a finire... per scarsità di tempo e pudore non mi sono informato direttamente...


18/12/2012, 21:03
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Avendo visitato l'orto di FraSantel posso smentirti tranquillamente. Non è nè facile nè immediato ma è indubitabilmente possibile (almeno a Casalborgone).

Io speravo infatti che nel tempo arricchendosi il terreno si rendesse possibile 'mantenere' sia l'erba che gli ortaggi,magari con alcuni semplici accorgimenti ma a parte frasantel,che non ho potuto vedere,non ho trovato nessuno che me lo confermasse o lo avesse fatto.Frasantel per i suoi noti problemi di certo non aveva voglia di dilungarsi ma se tu ci sei stato non potresti fare una relazione dettagliata?hai delle foto?La sua mi pare un'esperienza unica e non sarebbe giusto perderla.
ciao e gazie


18/12/2012, 21:49
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peter37 ha scritto:
Io speravo infatti che nel tempo arricchendosi il terreno si rendesse possibile 'mantenere' sia l'erba che gli ortaggi,magari con alcuni semplici accorgimenti ma a parte frasantel,che non ho potuto vedere,non ho trovato nessuno che me lo confermasse o lo avesse fatto.Frasantel per i suoi noti problemi di certo non aveva voglia di dilungarsi ma se tu ci sei stato non potresti fare una relazione dettagliata?hai delle foto?La sua mi pare un'esperienza unica e non sarebbe giusto perderla.
ciao e gazie


Purtroppo è passato del tempo quindi non posso fare una relazione dettagliata. Se ti potesse interessare puoi dare un'occhiata al mio pensiero sul nostro blog http://landescape.altervista.org/joomla/it/blog/impariamo-a-cucinare/161-orto-fukuoka-a-casalborgone.

Ci sono alcune foto oltre a quelle pubblicate su questo forum (nelle quali compaio anch'io!).

Quel giorno c'era una sorta di troupe a riprendere il tutto, ma non so che fine abbia fatto il filmato.


18/12/2012, 21:56
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Io ricordo piuttosto nitidamente, perché sono arrivato la mattina, per cui abbiamo parlato da soli e mi ha fatto vedere personalmente.
Aveva una zona iniziata da molti anni, che era in ombra per gli alberi da frutto che ci erano nati, ma gli alberi erano radi per cui la luce non era molto smorzata. Dentro questa zona era tutto completamente pacciamato, diviso in bancali, non nel senso che erano rialzati ma che era seminato dentro zone delimitate, con camminamenti laterali non seminati. Il prato tutto intorno all'orto era rasato ''a capra'', quindi penso usasse quell'erba per pacciamare così bene, ma non glielo chiesi questo particolare. Aveva una falce col manico ricurvo fatta per falciare tra i bancali, curva per non dover caricare molto ogni falciata dato lo spazio ristretto, per cui una parte della pacciamatura era ciò che ricresceva tra i bancali.
Seminava sull'erba e poi tagliava l'erba, per dare quel vantaggio di cui parlava sempre Fukuoka. Seminava nei giorni propizi per la semina naturale, che sono pochi, dall'idea che mi sono fatto si tratta principalmente di giorni di pioggia, perché diceva che lo scopo era dare il minimo tempo possibile al seme per germinare, perché con le palline d'argilla diceva che i topi le aprivano come confetti, quindi non funzionava, e il seme nudo se fosse stato a terra a lungo sarebbe stato trovato e mangiato. Quando gli ho chiesto se bagnare i semi potesse essere un buon modo per spingere i semi a germogliare (intendo come si fa coi fagioli), mi disse che anche quello poteva essere volendo un modo per aiutare i semi.
Mi disse che data la pacciamatura era necessario che le piante fossero in grado di penetrare bene la pacciamatura, salendo, come il grano od il granturco, con una sola foglia verticale che supera il fieno. Ricordo questo discorso sui monocotiledoni, ma non ricordo se accennò a come fare per le altre piante.
Mi disse che comunque ci sono piante per cui bisogna rinunciare alla semina naturale se si vogliono mangiare, l'esempio furono i finocchi che aveva trapiantato, perché per il terreno e il clima troppo diverso da quello a loro necessario, non sarebbero stati in grado di crescere lì. Però aveva un sacco di pomodori, e quelli si riseminavano da soli.
Lui annaffiava solo in caso di emergenza, a spruzzo con la canna dell'acqua, quando vedeva che le piante non ce la facevano più.
Spiegandomi mi aveva detto che dopo tutto, non bisogna essere troppo rigidi sul metodo, perché ogni posto è diverso e tutto dipende anche da chi coltiva (nel suo discorso davanti alla folla aveva poi detto che spesso i seguaci di Fukuoka sono spesso più rigidi sul metodo di quanto Fukuoka stesso fosse). Mi aveva detto infatti che Fukuoka diceva che non si possono mischiare i diversi metodi tra loro, mentre lui, che aveva tutte piante adattate ormai alle sue condizioni, e che ne aveva di diverse varietà che si erano incrociate tra loro, aveva seminato un bancale di fagiolini comprati in negozio, e che quelli erano cresciuti altrettanto bene degli altri fagioli da lui selezionati, per cui, non è detto che le sementi comprate diano per forza piante troppo deboli.
In tutti i bancali aveva consociazioni varie, anche diverse da quelle consuete, per motivi vari. Ad esempio aveva seminato nello stesso bancale, se non ricordo male, dei piselli, dove erano cresciuti i girasoli, così, quando le piante sarebbero cresciute, i girasoli ormai secchi sarebbero stati dei supporti adatti.

Questo è quello che mi viene in mente nell'immediato, se avete altre domande dite, se so la risposta vi risponderò.


18/12/2012, 22:41
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