Infatti "terrazzamenti Fukuoka" suona un po' come un ossimoro. La speranza è che, col tempo, una volta assestata la terrazza e applicato il metodo della non aratura ecc. ecc. la natura riprenda il suo corso su quel pezzo di terra. Funzionerà?

scusate ma se usate metodi di coltura fukuokiani perchè volete fare le terrazze?Se non arate a cosa servono?Anch'io ho un ettaro in forte pendenza ma lo abbiamo sempre usato così e pensavo,dopo aver visto che la semina sull'erba non porta a niente,di provare a mettere lo sfalcio a file ma senza smuovere niente.Secondo voi non funziona senza terrazze?Secondo la mia breve esperienza se smuovo e sposto la terra poi ci vorranno anni prima che si riprenda.
ciao

io ho fatto una terrazza dove interro rami e butto scarti dell'orto assieme la pollina delle mie 5 gallinotte ; poi mica siamo degli integralisti fukokiani che ci facciamo esplodere nei campi assieme a delle palline di semi di orzo sulle stoppie del riso . prima di tutto siamo contadini mediterranei e se uno vuole fare un'aiuola dove mettere lattuga,basilico,cipollotti e prezzemolo, non è che sbaglia. Non so nemmeno se se la mangiano l'insalata in Giappone ad essere sincero forse seminava l'insalata di riso

io non ho niente contro le terrazze,ne ho anch'io di antichissime con muro a secco di pietra e vanno benissimo ma siccome sono pigro vorrei provare qualche fila sul terreno che ho in pendenza ma senza smuovere niente e senza faticare per niente e quindi se qualcuna sa se ci sono controindicazioni e me lo dice prima ringrazio vivamente.pensavo a orzo,frumento,piselli,fagioli et simili.
grazie
ciao

Io veramente ricordo dei passaggi del libro "la rivoluzione del filo di paglia" dove Fukuoka raccontava dei suoi lavori in cui, se non ricordo male, tra i grossi lavori di spostamento della terra c'era anche il terrazzamento della sua collina...

[ho inviato il messaggio per sbaglio, adesso lo termino]
Quindi di sicuro non ci sono controindicazioni a terrazzare. Però per le verdure non c'è bisogno del terrazzamento, perché ho una foto delle sue verdure coltivate su una discesa abbastanza ripida, per cui l'utilità dei terrazzamenti quasi di sicuro è per il riso. Posso postare la foto dal libro o è vietato?

se voleva fare riso su terreno non perfettamente piano, era obbligato a fare sistemazione. che l'allagamento, anche se breve, della risaia lo faceva. invece se non si fa riso, non vedo il motivo di fare terrazzamenti, per il metodo fukuoka.

la natura non bada alle esigenze dei singoli individui umani. una piccola banda di cacciatori raccoglitori aveva/ha bisogno di molti km2 di natura selvaggia per sopravvivere.
poi si è inventata l'agricoltura, è stata subito una prova di forza, iniziata con semplici bastoni appuntiti per smuovere la terra, poi sviluppatisi in vanghe, zappe, aratri, erpici...
fukuoka ha introdotto un principio di coltivazione nuovo, direi rivoluzionario: non più rapporto di scontro frontale con la natura, ma di rivolgimento, uso, assecondamento della forza della stessa, per ottenere ciò che si ottiene con l'agricoltura convenzionale, ovvero un'alta concentrazione unitaria sul suolo di prodotti desiderati. una sorta di judo applicato all'agricoltura...

http://www.filefactory.com/file/48rzt2k ... GP6605.JPG

Per chi vuole vedere quanto era ripido quell'orto ecco la foto (non sapevo dove caricarla perché si vedesse qua). Direi che è tanto ripido che si potrebbe coltivare quasi ovunque se si riuscisse a trattenere abbastanza acqua per rendere il terreno idoneo alle piante orticole.

Ragazzi sono un pò amareggiato leggendo che in questa discussione si sono create aspettative disilluse (come afferma Peter), ma non era nelle mie intenzioni e chiedo sinceramente scusa di non essere riuscito a spiegarmi meglio.
Leggo anche di tecniche varie come il terrazzamento, letamazione, chicken tractor, tnt (trinitro tritolo o tessuto non tessuto?), etc. e la preoccupazione di trovare negli scritti di Fukuoka o sostenitori l'approvazione.
Ma nessuno si pone il problema che ogni tecnica va valutata secondo le caratteristiche del proprio terreno e le disponibilità "energetiche". E nessuno si sforza di inquadrare il singolo intervento nel ciclo biologico dell'energia: ciclo del pascolo e ciclo del detrito.
Mi spiego meglio: i pomodori di Peter mi sembrano un po stressati dall'eccessiva competizione del prato polifita. L'erbivoro (falciatore) non ha fatto nulla per contenere la vigoria del prato. Abbiamo già parlato della gestione del prato con sfalci periodici in prossimità delle fioriture riducendo il carico di semi nel terreno, l'asportazione del fieno per favorire la ricrescita e la pacciamatura in prossimità della coltura. L'apporto di materiale organico esterno (letame) va ad alterare l'equilibrio microbiologico del ciclo del detrito stimolando lo sviluppo di alcuni microrganismi a discapito di altri e può provocare eccesso di nutrizione azotata esponendo la pianta ad alcune patologie.
Comunque preciso che ciascuno è libero di fare come vuole, per fortuna ancora non c'è alcun "disciplinare" da rispettare, ma se volete concedervi un meritato pisolino Fukuokiano lasciate fare il più possibile alla natura e godetevi i frutti che vi offre senza sensi di colpa oppure pensando che "il chimico" e la panacea a tutti i mali.
Godetevi 'sti peperoni.
Buona serata.