|
Orto con metodo Fukuoka, discussione PRATICA
Autore |
Messaggio |
MarcelloC
Iscritto il: 13/12/2008, 2:20 Messaggi: 804 Località: Chia(VT)
Formazione: Laurea in filosofia
|
Ciao a tutti.
Purtroppo sono dovuto emigrare per lavoro ed ho abbandonato la terra nelle mani del mio "socio". Pare, comunque, che tutto proceda bene per il momento, pur senza l'utilizzo di preparati chimici.
A parte la bolla nei peschi. Qualcuno sa come intervenire? ... Con la motosega?
Pallino te usi anche preparati biodinamici tipo cornoletame, camomilla, ortica...? Hai anche scorte di sementi naturali o sai dove reperirli? Ti interessi anche di questo? Qualcuno conosce "centri di raccolta di semi" in zona Centro Italia?
Ciao, grazie.
|
07/05/2009, 23:31 |
|
|
|
|
PALLINOF
Iscritto il: 13/12/2008, 18:14 Messaggi: 617 Località: Bevagna (PG)
Formazione: Laurea Scienze Agrarie
|
Vorrei ricordare a Franci che il metodo Fukuoka si basa su 4 principi fondamentali che ampiamente condivido. Ridurre tutto a schede tecniche di coltivazione lasciamolo alla coltivazione moderna che abbonda di manuali più o meno scientifici. Le malattie che colpiscono le colture non sono un problema, ma fanno parte dell’ecosistema naturale. Credo che oggi tutti gli agricoltori hanno quasi abbandonato i trattamenti preventivi oppure sotto una certa soglia di intervento perché troppo costosi. Fukuoka sosteneva che è facile produrre l’ 80% di prodotto, difficile e costoso è ottenere il 100%. Permettetemi di aggiungere ancora una volta che quando avvengono problemi fitosanitari tali da compromettere la coltura a monte esiste sempre un errore di tecnica di coltivazione. La distribuzione a strati del letame con la biomassa verde serve per ottimizzare il rapporto C/N che soprattutto in presenza di graminacee è sbilanciato verso il carbonio e l’azoto contenuto nel letame viene utilizzato dalla microflora umificante. Ben tornato a Marcello, l’arrivo della bella stagione limiterà i danni della bolla con la caduta delle foglie colpite e l’emissione di nuove foglie. Purtroppo ho avuto notevoli danni anch’io perché il mio vivaio si trova in una zona poco ventilata e le frequenti precipitazioni di questi giorni ha favorito la malattia. Comunque ho rivelato una differenza di sensibilità alla bolla nelle diverse varietà, fino ad avere una addirittura resistente, cioè manifesta sintomi lievissimi. Non uso preparati di alcun tipo, non faccio trattamenti di alcun genere. Per quanto riguarda i semi ho solo una mia varietà di pomodoro da mensa selezionata da circa 5 anni e non conosco centri di raccolta semi, ma alcuni ortolani che custodiscono gelosamente e coltivano alcune varietà di ortive locali. Buona giornata a Tutti.
_________________ “ Prima di Giove non v’erano contadini che coltivassero la terra, né era lecito delimitare i campi tracciando confini: tutto era in comune e la terra, senza che le fosse richiesto, produceva spontaneamente e con generosità ogni cosa.” Virgilio.
|
08/05/2009, 7:38 |
|
|
personaltrainer
Iscritto il: 21/06/2008, 11:35 Messaggi: 99 Località: Firenze
Formazione: Dottore in Scienze Motorie e dello Sport
|
Salve a tutti,
complimenti per il livello delle vostre disquisizioni. Le ho trovate estremamente costruttive.
Sulla base dei dettami di Fukuoka, e prendendo spunto anche dal progetto di PallinoF, avrei intenzione di delimitare il mio orto naturale con una barriera frangivento costituita da Wisteria (glicine) e Robinia (pseudoacacia). Dalle informazioni che sono a mia disposizione risultano essere del genere delle Fabaceae, e quindi in grado di fissare azoto nel terreno. Inoltre entrambi permetteno di avere una elevata biomassa utile anche per la pacciamatura e per aumentare la porzione organica del terreno ortivo. Che cosa pensate di questa ipotesi? Ritenete che Robinia e Wisteria possono essere adatte come piante per delimitare uno spazio da destinare ad orto naturale? Secondo la vostra esperienza possono avere delle controindicazioni? Che cosa scegliereste voi come leguminose arboree?
|
11/05/2009, 11:38 |
|
|
Franci8tre
Iscritto il: 08/05/2008, 11:30 Messaggi: 33
|
@pallinof: non metto in dubbio che tu condivida i principi di Fukuoka, però mi sembra strano che con un semplice interfilare inerbito con medica si possano risolvere i problemi fitosanitari. Dimmi chiaramente se il mio pensiero è errato. Poi se non sbaglio Fukuoka aumentava la biodiversità seminando "a caso" diverse specie di orticole fra i filari del suo frutteto, non avendo così una coltura specializzata e limitando i danni dovuti ad infestazioni fungine e batteriche. Anche la semina in file come vedo nelle tue foto dovrebbe essere sconsigliata. Per quanto riguarda gli insetti giocava "d'anticipo" favorendo indirettamente la moltiplicazione dei predatori naturali e attuando lotte preventive di natura agronomica (come lo sfalcio dell'erba nei fossetti delle risaie, per limitare la riproduzione di un fitofago del quale non ricordo il nome). In realtà ho letto solo alcune parti dei libri di Fukuoka, quindi può essere benissimo che ciò che dico non sia completamente esatto. In tal caso, sono sempre pronto ad imparare Non pensate che sia qui a mettervi i bastoni fra le ruote, cerco solo di capire bene come si possa coltivare naturalmente secondo i dettami del microbiologo giapponese. Io credo che possa essere possibile; sicuramente non potrà essere attuabile da tutti, ma aziende medio-piccole possono secondo me riuscire nell'intento con successo. Serve solamente una bella sperimentazione in questa direzione... Ciao a tutti, Franci.
|
13/05/2009, 10:48 |
|
|
PALLINOF
Iscritto il: 13/12/2008, 18:14 Messaggi: 617 Località: Bevagna (PG)
Formazione: Laurea Scienze Agrarie
|
Ottima la scelta della siepe di acace (crescita rapida e buona azione frangivento) per il glicine sono necessari dei sostegni e non ho esperienza di una eventuale consociazione. Scusatemi per la brevità, ma in questo periodo il campo richiede molto lavoro. Ciao a tutti, consiglio un buon video http://tv.repubblica.it/copertina/quale ... 2871?video.
_________________ “ Prima di Giove non v’erano contadini che coltivassero la terra, né era lecito delimitare i campi tracciando confini: tutto era in comune e la terra, senza che le fosse richiesto, produceva spontaneamente e con generosità ogni cosa.” Virgilio.
|
18/05/2009, 6:39 |
|
|
Cinzia66
Iscritto il: 15/05/2009, 11:10 Messaggi: 11 Località: Firenze
Formazione: Laurea
|
Salve a tutti! Sono veramente impressionata dalla grande quantità di informazioni che riuscite a darmi, siete tutti delle encicplopedie viventi. Io sto pian pianino impiantando un orto con il cosiddetto metodo 'sinergico' che si avvicina a qualli di Fukuoka, la spagnola Emilia Hazelip che ne è stata la fondatrice ideologica e pratica si è evidentemente ispirata al famoso giapponese. La terra che sto lavorando è dura ragazzi ma mi consolo pensando che sarà l'unica volta che la lavorerò così a fondo. PallinoF. e voi tutti che mi state leggendo, mi sapreste dare delle dritte in merito? Io non sono una perita,sono solo un'amante della Terra, e come può la gente non esserlo visto che è la nostra VITA??? cmq..a parte la filosofia, mi sapreste dire quali piante è meglio prediligere in termini di 'resitenza' per iniziare a piantare qualcosa? questo primo anno sarà di esperimento, non partirei con piante troppo delicate...zucchine o simili... Secondo i principi dell'orto sinergico bisognerebbe almeno piantare tre tipologia di piante diverse sulle aiuole, leguminose per nutrire il terreno, delle liliacee come antibatterici, delle verdure e dei fiori! giusto? Abbiate pieta' della mia ignoranza, e abbiate fiducia solo sulla mia perseveranza! Grazie! Cinzia
|
19/05/2009, 10:38 |
|
|
PALLINOF
Iscritto il: 13/12/2008, 18:14 Messaggi: 617 Località: Bevagna (PG)
Formazione: Laurea Scienze Agrarie
|
Ciao Cinzia, benvenuta tra noi! Una lavorazione profonda distrugge l'equilibrio microbiologico del terreno e la flora spontanea che si è insediata precedetentemente. La consociazione più utile è quella con piante spontanee e magari inserire alcune specie di leguminose come per esempio la medica che permette di sfruttare la riserva idrica profonda. Non ti preoccupare, in questo lavoro non si finisce mai di imparare e quando pensi di sapere tutto è il momendo in cui si compiono i più grossi errori. Ti mando una foto aggiornata del mio impianto di fave seminate con le palline e prossime alla raccolta. Cordiali saluti.
Allegati:
FAVE SU SODO1.jpg [ 264.96 KiB | Osservato 2839 volte ]
_________________ “ Prima di Giove non v’erano contadini che coltivassero la terra, né era lecito delimitare i campi tracciando confini: tutto era in comune e la terra, senza che le fosse richiesto, produceva spontaneamente e con generosità ogni cosa.” Virgilio.
|
20/05/2009, 7:13 |
|
|
ghichtin
Iscritto il: 16/05/2009, 11:59 Messaggi: 12
|
PALLINOF ha scritto: Ti mando una foto aggiornata del mio impianto di fave seminate con le palline e prossime alla raccolta. Belle! In pratica hai sfalciato e gettato a terra le palline e basta? Una domanda: Dove si acquista l'argilla, e cosa si deve cercare esattamente? Grazie e saluti, S.
|
20/05/2009, 8:43 |
|
|
PALLINOF
Iscritto il: 13/12/2008, 18:14 Messaggi: 617 Località: Bevagna (PG)
Formazione: Laurea Scienze Agrarie
|
L'argilla si può trovare naturalmente o acquistare presso qualche fornace o in negozi che vendono materiale per artisti ( viene usata per modellare e cuocere oggetti). Sfalcio del prato semina palline lungo la fila e copertura con il fieno. Altre foto di giornata. Ciao a tutti.
Allegati:
CARCIOFI FRUTTETO.jpg [ 245.17 KiB | Osservato 2799 volte ]
CARCIOFI.jpg [ 237.89 KiB | Osservato 2803 volte ]
_________________ “ Prima di Giove non v’erano contadini che coltivassero la terra, né era lecito delimitare i campi tracciando confini: tutto era in comune e la terra, senza che le fosse richiesto, produceva spontaneamente e con generosità ogni cosa.” Virgilio.
|
21/05/2009, 7:11 |
|
|
Cinzia66
Iscritto il: 15/05/2009, 11:10 Messaggi: 11 Località: Firenze
Formazione: Laurea
|
Pallinof sei un MITO! un GURU! Tu sei un PURISTA di Fukuoka..non fai aiuole..usi direttamente il campo e ti vengono delle cose DELIZIOSE!!! quei carciofi PARLANO..anzi CANTANO! penso comunque che la soluzione dell'aiuola sia un bell'escamotage per aumentare semplicemente la superficie da coltivare in spazi non molto ampi, io di spazio ne avrei per provare a pieno campo come te, ma la terra sembra cemento da quanto è dura e facendo le aiuole muovo quel tanto che mi serve per alleggerire in prima battuta il terreno... aggiungerò del compost una tantum.. non mi sgridare se non sono una purista please! dunque... io non so se oramai, essendo così avanti con la stagione, potrò sperimentare la soluzione del seme nella pallinda di argilla, opterei per prendere delle piantine in un vivaio e fare un trapianto! Pensi sia sbagliato? Cmq.. la cosa che mi lascia più in pensiero è l'irrigazione, l'impianto a goccia ancora non l'ho fatto( devo dedicare del tempo anche ai figli) e secondo me bagnare la pacciamatura per innaffiare non darà risultati apprezzabili, anzi..ho paura che impoverirà la terra... tu che ne pensi?
|
21/05/2009, 12:57 |
|
|
Chi c’è in linea |
Visitano il forum: Nessuno e 9 ospiti |
|
Non puoi aprire nuovi argomenti Non puoi rispondere negli argomenti Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi inviare allegati
|
|
|