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Orto con metodo Fukuoka, discussione PRATICA 
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AntonioZangara ha scritto:
Oh ma lo sai che stamattina. alla fine, ho fatto anche io una terrazza? tanto per poter discutere anche io..ahahaha


Grande! E allora, tu che alberelli mi consigli?
Che ne dite del fico? Radica abbastanza rapidamente? Quali controindicazioni? (Il mio vicino ne ha uno rigoglioso giusto accanto alle terrazze)


08/12/2012, 21:14
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Paolaki ha scritto:
AntonioZangara ha scritto:
Oh ma lo sai che stamattina. alla fine, ho fatto anche io una terrazza? tanto per poter discutere anche io..ahahaha


Grande! E allora, tu che alberelli mi consigli?
Che ne dite del fico? Radica abbastanza rapidamente? Quali controindicazioni? (Il mio vicino ne ha uno rigoglioso giusto accanto alle terrazze)


Pianta quello che vuoi, certo ti consiglio o varietà di frutti antichi o frutti convenzionali ma molto rustici come nocciole,noci,mandorle,kaki,fichi,prugne,visciole,sorbi. fai delle megabuche almeno 50x50x50 cm se più grandi è meglio.La terra di riporto la lasci un paio di settimane sotto le intemperie e poi la riusi per piantare gli alberelli.Mettili distanti 6x6 così in mezzo ci fai quello che ti pare (non sai mai le idee folli che ti possono venire in mente in futuro).
Per aiutarti a mettere gli alberi equidistanti, puoi usare un cavo con un asola lungo 6 metri, pianti un picchetto e ci infili l'asola,la tendi e dove arriva i lfilo ripianti un'altro picchetto, poiripianti un picchetto sempre a distanza-filo ma sotto il primo , una volta fatto, ti basta spostare l'asola da un picchetto all'altro e usando quel filo come RAGGIO ti fai un bel frutteto preciso , non che sia obbligatorio però è molto comodo.
Sembra difficile questa tecnica ma è una cavolata :-)


08/12/2012, 21:49
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bachy ha scritto:
Colui che lega a sé una gioia distrugge le ali alla vita;
ma colui che bacia la gioia che vola
vive nell'aurora dell'Eternità........non affannatevi troppo ad ottenere certi risultati dalle vostre coltivazioni,ma godetevi i momenti nel averne cura , questa era la filosofia di Fukuoka,prima viene il contadino,dopo la terra.


"Quando allo spuntar del giorno esco e m'incammino verso Wahlheim e là nell'orto dell'osteria raccolgo da me stesso i piselli e mi metto a sedere e li sgrano leggendo frattanto il mio Omero... quando nella piccola cucina prendo un tegame, ci metto il burro, i piselli, il coperchio e mi siedo accanto al fuoco per rimestarli di tanto in tanto, mi sento pieno di vigore come gli arroganti pretendenti di Penelope che da sé macellavano buoi e maiali, li squartavano e li arrostivano. Non c'è niente che mi dia una sensazione di calma, di autenticità, come queste usanze di vita patriarcale che io, grazie a Dio, intesso senza affettazione nella mia esistenza di tutti i giorni.

Come sono contento che il mio cuore sappia provare la semplice, ingenua delizia dell'uomo che mette sulla sua mensa un cavolo coltivato da lui stesso, e non il cavolo soltanto, bensì tutti i giorni belli, il bel mattino che lo piantò, le dolci sere che lo innaffiò, e la sua contentezza nel vederlo crescere di giorno in giorno: tutto si concentra in quell'istante."
I dolori del giovane Werther di Johann Wolfgang Goethe

_________________
“ Prima di Giove non v’erano contadini
che coltivassero la terra,
né era lecito delimitare i campi
tracciando confini: tutto era in comune
e la terra, senza che le fosse richiesto,
produceva spontaneamente
e con generosità ogni cosa.”
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08/12/2012, 23:09
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Grandi ragazzi, mi sono distratto qualche giorno e avete scritto un libro!
Per la cronaca(e per giustificarmi delle frasi insensate) scrivo bevendo un bicchiere di vin brulè fatto con vino ricavato da una vigna abbandonata che a dire degli esperti dava uva invinificabile. Invece il vino fa i suoi sani 7-8 gradi(buttali via). Poi avendo fatto il vino con amici, loro hanno voluto usare lieviti enologici e metabisolfito e io no ... così abbiamo fatto due vini diversi dalla stessa uva e indovinate quale è quello più buono. Ha, ha, ha, questo per confermare quanto dice AntonioZangara, meglio fare ognuno i propri esperimenti senza badare agli esperti e ai dogmi, perchè le variabili in corso sono infinite quando si parla del vivente.

Pallino e Peter, parlate di conigli: li tenete liberi? E se stanno in gabbia riuscite a nutrirli solo ad erba o dovete dargli mangime comprato?

Per Paolaki, quì ci sono delle cisterne di raccolta acqua piovana datate che sono fatte su terreno d'argilla compatta intonacato. Facevano il buco e poi intonacavano direttamente l'argilla compatta. Poi l'ultimo strato veniva intonacato con il pennello per chiudere tutti i buchi. Devo ancora provarci, se sperimenti fammi sapere.
A quanto ne so una pianta buona per reggere la terra è la lavanda che poi potrebbe servirti anche per eventuali api, o per attirare insetti impollinatori. E poi i cipressi che però io, personalmente per motivi poco razionali, odio decisamente.


08/12/2012, 23:30
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Ah, per Pioppino, a me è capitato un paio di anni fa di usare la paglia per pacciamare ad aprile e poi in estate avevo le spighe. Però mi sa che era orzo, non è detto che la paglia che si trova sia sempre grano, anzi, forse è più l'orzo seminato ad uso zootecnico che il grano coltivato per farci farina in Italia.
Dunque secondo me se spargi quelle balle di paglia a terra qualcosa ti nasce o male che vada ti crei una zona buona per seminare altro in futuro.


08/12/2012, 23:40
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La dedico a Marcello, con affetto ;)

I cipressi che a Bólgheri alti e schietti
Van da San Guido in duplice filar,
Quasi in corsa giganti giovinetti
Mi balzarono incontro e mi guardar.
Mi riconobbero, e— Ben torni omai —
Bisbigliaron vèr' me co 'l capo chino —
Perché non scendi ? Perché non ristai ?
Fresca è la sera e a te noto il cammino.
Oh sièditi a le nostre ombre odorate
Ove soffia dal mare il maestrale:
Ira non ti serbiam de le sassate
Tue d'una volta: oh non facean già male!
Nidi portiamo ancor di rusignoli:
Deh perché fuggi rapido cosí ?
Le passere la sera intreccian voli
A noi d'intorno ancora. Oh resta qui! —
— Bei cipressetti, cipressetti miei,
Fedeli amici d'un tempo migliore,
Oh di che cuor con voi mi resterei—
Guardando lor rispondeva — oh di che cuore !
Ma, cipressetti miei, lasciatem'ire:
Or non è piú quel tempo e quell'età.
Se voi sapeste!... via, non fo per dire,
Ma oggi sono una celebrità.
E so legger di greco e di latino,
E scrivo e scrivo, e ho molte altre virtú:
Non son piú, cipressetti, un birichino,
E sassi in specie non ne tiro piú.
E massime a le piante. — Un mormorio
Pe' dubitanti vertici ondeggiò
E il dí cadente con un ghigno pio
Tra i verdi cupi roseo brillò.
Intesi allora che i cipressi e il sole
Una gentil pietade avean di me,
E presto il mormorio si fe' parole:
— Ben lo sappiamo: un pover uom tu se'.
Ben lo sappiamo, e il vento ce lo disse
Che rapisce de gli uomini i sospir,
Come dentro al tuo petto eterne risse
Ardon che tu né sai né puoi lenir.
A le querce ed a noi qui puoi contare
L'umana tua tristezza e il vostro duol.
Vedi come pacato e azzurro è il mare,
Come ridente a lui discende il sol!
E come questo occaso è pien di voli,
Com'è allegro de' passeri il garrire!
A notte canteranno i rusignoli:
Rimanti, e i rei fantasmi oh non seguire;
I rei fantasmi che da' fondi neri
De i cuor vostri battuti dal pensier
Guizzan come da i vostri cimiteri
Putride fiamme innanzi al passegger.
Rimanti; e noi, dimani, a mezzo il giorno,
Che de le grandi querce a l'ombra stan
Ammusando i cavalli e intorno intorno
Tutto è silenzio ne l'ardente pian,
Ti canteremo noi cipressi i cori
Che vanno eterni fra la terra e il cielo:
Da quegli olmi le ninfe usciran fuori
Te ventilando co 'l lor bianco velo;
E Pan l'eterno che su l'erme alture
A quell'ora e ne i pian solingo va
Il dissidio, o mortal, de le tue cure
Ne la diva armonia sommergerà. —
Ed io—Lontano, oltre Apennin, m'aspetta
La Tittí — rispondea; — lasciatem'ire.
È la Tittí come una passeretta,
Ma non ha penne per il suo vestire.
E mangia altro che bacche di cipresso;
Né io sono per anche un manzoniano
Che tiri quattro paghe per il lesso.
Addio, cipressi! addio, dolce mio piano! —
— Che vuoi che diciam dunque al cimitero
Dove la nonna tua sepolta sta? —
E fuggíano, e pareano un corteo nero
Che brontolando in fretta in fretta va.
Di cima al poggio allor, dal cimitero,
Giú de' cipressi per la verde via,
Alta, solenne, vestita di nero
Parvemi riveder nonna Lucia:
La signora Lucia, da la cui bocca,
Tra l'ondeggiar de i candidi capelli,
La favella toscana, ch'è sí sciocca
Nel manzonismo de gli stenterelli,
Canora discendea, co 'l mesto accento
De la Versilia che nel cuor mi sta,
Come da un sirventese del trecento,
Piena di forza e di soavità.
O nonna, o nonna! deh com'era bella
Quand'ero bimbo! ditemela ancor,
Ditela a quest'uom savio la novella
Di lei che cerca il suo perduto amor!
— Sette paia di scarpe ho consumate
Di tutto ferro per te ritrovare:
Sette verghe di ferro ho logorate
Per appoggiarmi nel fatale andare:
Sette fiasche di lacrime ho colmate,
Sette lunghi anni, di lacrime amare:
Tu dormi a le mie grida disperate,
E il gallo canta, e non ti vuoi svegliare.
— Deh come bella, o nonna, e come vera
È la novella ancor! Proprio cosí.
E quello che cercai mattina e sera
Tanti e tanti anni in vano, è forse qui,
Sotto questi cipressi, ove non spero,
Ove non penso di posarmi piú:
Forse, nonna, è nel vostro cimitero
Tra quegli altri cipressi ermo là su.
Ansimando fuggía la vaporiera
Mentr'io cosí piangeva entro il mio cuore;
E di polledri una leggiadra schiera
Annitrendo correa lieta al rumore.
Ma un asin bigio, rosicchiando un cardo
Rosso e turchino, non si scomodò:
Tutto quel chiasso ei non degnò d'un guardo
E a brucar serio e lento seguitò.
Davanti a San Guido, Giosuè Carducci

_________________
“ Prima di Giove non v’erano contadini
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e la terra, senza che le fosse richiesto,
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08/12/2012, 23:51
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MarcelloC ha scritto:
Ah, per Pioppino, a me è capitato un paio di anni fa di usare la paglia per pacciamare ad aprile e poi in estate avevo le spighe. Però mi sa che era orzo, non è detto che la paglia che si trova sia sempre grano, anzi, forse è più l'orzo seminato ad uso zootecnico che il grano coltivato per farci farina in Italia.
Dunque secondo me se spargi quelle balle di paglia a terra qualcosa ti nasce o male che vada ti crei una zona buona per seminare altro in futuro.

effettivamente lìho sparsa nella terra libera dell'orto sinergico un po dapertutto

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appena in tempo oggi ci è nevicato su
devo chiedere che paglia sia ,ma anche l'orzo va bene penso si possa mangiare anche se era per gli animali ..
ciao Nino

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Non importa quanto freddo sia l'inverno, dopo c'è sempre la primavera. E. VEDDER


08/12/2012, 23:52
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ciao Marcello,bentornato.I conigli li tengo liberi a parte qualcuno per motivi particolari a cui do un po' di orzo intero che poi,finendo in parte a terra nasce regolarmente nell'orto,per la soddisfazione di Pioppino.A quelli liberi non do niente,a parte qualche avanzo e una manciatina di mais o orzo visto che quando governo le capre mi inseguono dappertutto.A primavera vorrei provarli come biotrituratori nell'interfila dell'orto.Spero funzioni.Vi saprò dire.
'notte


09/12/2012, 0:59
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Felicissimo della discussione che si sta aprendo sui terrazzamenti Fukuoka! Io e mia moglie stiamo acquistando un terreno in pendenza, faremo tesoro delle vostre esperienze! :) :) :)


09/12/2012, 11:35
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io comunque non vedo poi troppa differenza tra il realizzare un bancale o una terrazza.
Anzi.. sempre di terra riportata si parla, sempre di opera di contenimento e sempre di ottenere pendenze e differenze di livello utili a umidita e temperature diverse e ravvicinate

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http://www.estapp.ch
http://www.dolcevino.ch


09/12/2012, 11:57
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