però abbi pazienza pallinof, io ho cercato su tutto il materiale relativo a fukuoka e non ho mai trovato nulla sulle colture di mais.Tu hai esperienze positive in merito o ti riferisci a possibilità teoriche? io ho provato con il mais seminato in terreno dove gli ortaggi crescono bene ,seminandolo in profondità e le piante si abbattono e patiscono.C'è da dire che la mia zona è molto ventosa,forse in altri territori il problema è meno evidente.
le mie prove danno ragione a Pallino e anzi sono rimasto meravigliato di come il mais seminato profondo spunti senza problemi e non si ribalti (provato con mais marano e ottofile su file distanti 1,5 mt e zona molto ventosa con,come si è sempre usato da queste parti,semina con il mais di fagioli rampicanti ogni 5/6 buche che poi usano le piante come sostegno).Come mai Ravin da te non funziona?Si rompe o viene sradicato? Per il letame probabilmente Pallino ha ancora ragione ma se io volessi vedere qualche pannocchia finchè sono ancora in vita e non lasciare a mio figlio l'incombenza di piantare il mio mais fra decenni quando finalmente il terreno sarà pronto,pensi Pallino che sia proprio Fukuokianamente scandaloso se una parte del terreno la lascio ad erba che dopo opportuno transito per l'intestino delle mie capre vada a concimare le file di mais velocizzando l'aumento della fertilità della terra?O secondo te hai qualche altra ragione per sconsigliarlo oltre alla violazione dei suoi principi agricoli? ciao e grazie
ah dimenticavo:sotto le mie file,non piu arate da tre anni abitano decine di talpe con una rete spaventosa di gallerie tanto che ormai neanche piu scavano per farne di nuove,tante ne hanno.Io le lascio perchè non mi sembra diano fastidio piu di tanto alle piante e a qualcosa serviranno se ci sono.Cosa ne pensate?Le avete anche voi?
Immaginavo che bruciare sterpaglie potesse disturbare la vita del suolo, ma penso che per qualche anno continuerò la pratica(se rimarrò qui). Per quanto riguarda il consumo energetico di bruciarle, essendo partito da un terreno abbandonato a quest'ora se non avessi bruciato qualcosa non mi muoverei neanche, nonostante mi scaldi solo a legna e la usi anche per cucinare. Il biotrituratore sarebbe interessante ma poi come tutte le macchine a lungo andare richiede una noiosissima manutenzione. Poi costano anche abbastanza. Però certo, arrivato a vedere "luce" nel terreno sicuramente non brucerò più così a vanvera.
Riguardo al mais di Peter37, la mia libera interpretazione del pensiero di Fukuoka è che se una cosa viene bene senza spendere e senza ammazzarsi di lavoro , concime o non concime, sti ca... Per cui mi interesserebbe sapere come procedi per la coltivazione.
non so se l'ho letto o era su youtube ma mi pare che Fukuoka dicesse piu o meno:"penso tutta la mattina a come fare per passare il pomeriggio a riposarmi".Quindi concordo pienamente con Marcello e penso che tutto il lavoro di Fukuoka fosse volto a questo,cioè a far lavorare la natura al posto nostro e senza costose applicazioni o concimi e non credo che il letame o compost ("è necessario avere un boschetto per avere una riserva di humus")fosse malvisto da Fukuoka (vedi"orto dietro casa")ma solo 'superato' dopo anni di attenta e sapiente gestione naturale.Come ben sa chi sta provando a vivere del proprio terreno,infatti, non vedo proprio come si potrebbe partire da un magrissimo suolo incolto o rovinato da agricoltura chimica e mettere in pratica lo stile di vita di Masanobu solo aspettando che si autoferilizzi.Faremmo in tempo a morire di fame molte volte. Questo lo penso a maggior ragione per il mais (il frumento invece qui viene bene)che se non letamato produce pochissimo.Lo pianto profondo (15 cm?boh)a file dopo 'rapatura' rasa del terreno con trincia che sminuzza pure il letame e residui vegetali vari poi metto fieno o paglia (ma devo comperarla) e spero che piova molto facendo marcire il fieno e le erbe sotto prima che rispuntino oppure me le devo levare a mano poi.Con erba,fino ad oggi,il mais non produce niente. Qui in alto Veneto la coltura tradizionale era:frumento,mais cinquantino con fagioli a Luglio o a rotazione medica o trifoglio e solo con un po' di letame e senza irrigazione il pane,la polenta e fagioli secchi 'raccolti a sacchi' erano assicurati. Vorrei precisare che il mio raccolto serve giusto per la polenta e poco piu,visto che per ora non riesco a trovare metodi naturali meno laboriosi e mi devo limitare a poche file e il rapporto lavoro/raccolto è ridicolo se confrontato con un campo tradizionale di mais. E a proposito di lavoro vorrei sapere Marcello,che parlavi di wwoofer se è una cosa che funziona. ciao
La teoria è quando si sa tutto e niente funziona. La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché. Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c'è niente che funzioni... e nessuno sa il perché!
peter37 ha scritto:non so se l'ho letto o era su youtube ma mi pare che Fukuoka dicesse piu o meno:"penso tutta la mattina a come fare
La teoria è quando si sa tutto e niente funziona. La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché. Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c'è niente che funzioni... e nessuno sa il perché!
se l'applicazione dlla teoria non fa funzionare il sistema vuol dire che la teoria è sbagliata !!!
[quote="peter37" Per il letame probabilmente Pallino ha ancora ragione ma se io volessi vedere qualche pannocchia finchè sono ancora in vita e non lasciare a mio figlio l'incombenza di piantare il mio mais fra decenni quando finalmente il terreno sarà pronto,pensi Pallino che sia proprio Fukuokianamente scandaloso se una parte del terreno la lascio ad erba che dopo opportuno transito per l'intestino delle mie capre vada a concimare le file di mais velocizzando l'aumento della fertilità della terra?O secondo te hai qualche altra ragione per sconsigliarlo oltre alla violazione dei suoi principi agricoli? [/quote]
Se le capre hanno come nutrimento solo l'erba del tuo campo, non stai apportando al terreno nulla di nuovo, anzi, lo mantieni in equilibrio fino a che le macelli o ne spilli il latte, altrimenti il terreno si impoverisce.
La musica cambia invece se "importi" energia esterna dalla tua tenuta. Io penso che se pensi di avere problemi di fertilità e vuoi accorciare i tempi, ti conviene importare un po' di letame o simili. Questo discorso in generale, non nello specifico del mais di cui non conosco la pratica agronomica e tantomento quella fukuokiana.
alcuni anni fa feci un corso di agricoltura sinergica,del quale rimasi molto soddisfatto:ciò che trovavo apprezzabile era l'atteggiamento concreto e non dogmatico che caratterizzava i docenti:non si arroccavano su posizioni rigide e si dimostravano aperti ad ogni forma di agricoltura che rispettasse la natura,ivi compresa l'agricoltura biologica tradizionale,fatta su terra nuda con aggiunta dei letame. Ovviamente la norma era di coltivare secondo i principi dell'agricoltura naturale,ma non ci si irrigidiva su posizioni illogiche. Ho sempre cercato,nel prosieguo delle mie attività agricole,di mantere questo atteggiamento:coltivo l'orto con agricoltura naturale e dopo una fase iniziale caratterizzata da qualche difficoltà, ora l'orto ha trovato un suo equilibrio.Per quanto riguarda la coltivazione del mais, per la mia esperienza,dopo anni falimentari nei quali il mais immancabilmente si abbatteva e non produceva che poche pannocchie,ho deciso di cambiare metodo: Fukuoka deriva i propri principi dal taoismo,che viene definito anche "la via dell'acqua che scorre" e non si è mai irriggidito su posizioni dogmatiche:in alcuni casi usava pesticidi e metodi provenienti dall'agricoltura convenzionale. Riguardo al letame, dice espressamente che non è dannoso,ma non è necessario,seguendo il suo metodo. Uno dei principi del pensiero di Fukuoka è quello dell'autosostentamento: ogni persona dovrebbe potere essere il più possibile autonoma per quanto riguarda il proprio approvviggionamento alimentare:perciò non credo che Peter debba sentirsi obbligato ad attendere decenni per raccogliere il proprio mais;io quest'anno ho raccolto 40 kg di pannocchie,dalle quali sono stati ricavati 28kg di ottima polenta.Non vedo perchè dovrei sentirmi in colpa per aver usato un po' di letame.Forse sarebbe stato meglio acquistarla al supermercato?Ho visto un filmato in cui Fukuoka parla di una fattoria nella quale per provvedere alle esigenze alimentari fino a quando il terreno coltivato con agricoltura naturale sarebbe diventato produttivo,si utilizza senza problemi un orto coltivato in modo convenzionale. Perdonatemi ma credo che fare del metodo Fukuoka una religione dogmatica in cui si perda il contatto con la concretezza dell'agricoltura,anteponendole principi astratti,sia fare un torto al suo fondatore.
per quanto riguarda le gallerie dell'orto di Peter,credo si tratti non di talpe,ma di arvicole,topi di campagna,che talvolta divengono assai dannnose,aggredendo tutti gli ortaggi,specie nella stagione invernale. So che alcune persone che praticano agricoltura sinergica hanno avuto grossi problemi con questi roditori.L'unica soluzione che mi risulta funzioni per allontanarle quando fanno troppi danni è piantare dello stramonio qua e là nell'orto.
Scusate l'intromissione. Ho letto finora la discussione, ammetto solo le prime 80 pagine e poi di nuovo da quando ha cominciato a parlare Frasantel. Sono stato nell'orto di Frasantel a settembre, e lui il mais lo semina secondo il metodo di Fukuoka, sotto uno strato di erba tagliata immediatamente dopo, e oltre al fatto che le piante erano bassine (sul metro e mezzo più o meno), ma lui ha detto che è stato solo colpa della grave siccità, le piante non erano affatto allettate, e ha detto di averci raccolto una quantità decente di pannocchie (le piante erano omrmai secche del tutto quando le ho viste e le pannocchie non c'erano più), quindi non è possibile che allettino per forza se non sono seminate profonde, dato che lui semina sempre solo su prato pacciamato. E poi scusate, in natura come fanno le piante a non allettare che i semi son sempre superficiali? Posso capire che le piante fossero più piccole e meno produttive, ma addirittura cadere per forza se non sono seminate profonde mi sembra improbabile... Poi non sono un esperto, e non voglio contraddire nessuno di voi, perché ne sapete di sicuro più di me.
c'è da dire che il mais domestico è una pianta che ha avuto una profonda modificazione, rispetto al capostipite selvatico, a confronto di quanto avvenuto con gli altri cereali. il teosinte, probabile antenato del mais, è una pianta cespugliosa, con pannocchine di pochi cm e originario del centro america, clima tropicale. anche le vecchie varietà di sono molto diverse dal capostipite selvatico, nel senso che sono comunque molto più produttive e adattate anche a climi temperati e freschi. dico questo perchè può darsi che non sia pianta adatta per molti ambienti italiani. in particolare, non smentisce le sue origini tropicali per il suo fabbisogno di acqua. poi, mi viene in mente che, il fukuoka parlava di un breve allagamento della sua risaia, a scopo di controllo delle altre erbe. quindi, perchè non dare un pò d'acqua a una pianta esigente di questa come il mais?