22/11/2012, 9:33
22/11/2012, 10:23
LandEscape ha scritto:Le immagini dell'orto geoponico di Pallinof (secondo le parole del Carocci IL "contadino di Bevagna") mi riempono il cuore, ricordandomi, in grande, il tripudio di colori e vitalità del mio piccolo orto. Grazie
Ciao,
Albi
22/11/2012, 11:29
22/11/2012, 14:24
raviolo ha scritto:pallinof, certo che l'agricoltura deve avere un approccio olistico.
Pero' bisogna fare dei distinguo, altrimenti la tua agricoltura (curare un terreno per ricavarne cibo o risorse) si trasforma velocemente in giardinaggio (curare un terreno per ottenere un luogo ameno in cui e' piacevole passeggiare).
Insomma, tra il coltivare con le ruspe e il passeggiare in un giardino accordato zen (luogo in cui vive un solo fiore) passa davvero molta strada.
Hai ragione, non ci si puo fidare dei dati ottenuti dalla sperimentazione, perche' troppo imprecisi.
pero' certamente non si puo' neppure cadere nell'errore opposto. Lasciar fare tutto alla natura significa ritornare raccoglitori di bacche.
Insomma esiste una via di mezzo e questa via va tracciata, documentata e normata.
Del resto, pure Fukuoka ha condotto sperimentazione scientifica ed ha ,successivamente, condensato i risultati in un libro.
Dunque, capisco il piacere dell'entrare in sintonia con il tuo giardino e dell'eseguire i lavori per istinto e riflessione. Ma se di metodo dobbiamo parlare qualche paletto va messo.
Diversamente siamo all'ognuno faccia come gli pare e andiamo a caso.
Quando si scrive: "il terreno non va lavorato se non con l'applicazione di coperture in paglia o simili" Stiamo dando indicazioni, ponendo paletti insormontabili, e indirizzando chi vuole seguire il metodo.
Lo facciamo perche ,in base all'esperienza, sappiamo che la tecnica sara' efficace.
Dunque ,per ottenere un'esperienza che sia replicabile e non semplice stregoneria... il passo successivo sara' la sperimentazione.
non credi?
22/11/2012, 14:34
22/11/2012, 16:39
bassman ha scritto:Raviolo ho provato anch'io a cercare delle risposte, purtroppo dal "guru" pallinof si ricevono solo delle non risposte ma dei lunghi interventi che non centrano la domanda... a me sembra che questa discussione per molti post si potrebbe rinominare "Orto con metodo Fukuoka, discussione RELIGIOSA"
Il pensiero di Fukuoka poggia interamente su una visione olistica dell'agricoltura, dove 1 + 1 non fa mai 2, ma a volte può fare anche 2 e mezzo, come anche 1 e mezzo
22/11/2012, 18:09
22/11/2012, 18:54
22/11/2012, 20:25
22/11/2012, 20:43
bassman ha scritto:Non ho mai chiesto dati precisi, mi basterebbe anche un'impressione rispetto a un orto normale... Non credo che un confronto di questo tipo sia relativo esclusivamente a una visione aziendalista, volevo solo capire se (a breve o lungo termine) da effettivamente degli svantaggi\vantaggi in termini di resa o lavoro. Dopo tutto anche Fukuoka era uno che sperimentava no? dopo una serie di fallimenti o successi credo che sceglieva se percorrere una strada o meno. E' quello che cerco di capire relativamente a questo metodo applicato nelle nostre zone e con le nostre colture. A parer mio non esistono domande sbagliate, forse esistono domande scomode...
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