per quanto riguarda i terreni, ne ho di diverso tipo. In genere terreno come si trova nell'astigiano. Terra gialla, fine,che va dal sabbioso all'argilloso. Molto limo. a questo proposito siccome non potevo pensare di sistemare tutti i terreni in una stagione e per rendermi conto con poca spesa della vocazione dei diversi terreni ho sviluppato una specie di sensore biologico artigianale.
L'idea di base e' quella di trovare la maggiore o minore vocazione di un terreno alla coltivazione di alcune orticole.
Ho quindi approntato una maschera di coltivazione (in pratica un foglio di plastica arrotolabile di circa un mq su cui ho praticato un certo numero di buchi e scritto alcuni appunti.)
Con questa maschera sono andato in giro per i terreni e dove volevo effettuare il test ho ripulito il terreno, poi appoggiata la maschera al terreno (dopo averla orientata verso nord) ho eseguito con un punteruolo i fori nel terreno in corrispondenza dei vari buchi, successivamente ho inserito in ogni foro un seme corrispodente a cio che era scritto vicino al foro.
poi rimossa la maschera ho colmato i fori con terriccio e piantato ai quattro angoli picchetti in modo da ritrovare il mio sensore
In pratica ho seminato una cinquantina di questi microortiindicatore in giro per i miei terreni (in paese mi guardano ancora come si guardano i matti). e li ho abbandonati a loro stessi. Il diverso sviluppo delle piante cresciute mi ha indirizzato nella destinazione dei vari terreni. E' ovvio che come metodo e' molto empirico e poco preciso. Ma le indicazioni che ne sono state tratte per il momento sembrano essere state utili.
La medica l'ho seminata su un terreno che ho impiantato a frutteto l'autunno scorso.
Il passapomodoro e' composto da una tramoggia conico elicoidale che spinge il prodotto su di una grata dai fori fini e con due lame rotanti che tagliano le fibre del pomodoro.
Ho eliminato le lame che purtroppo tagliavano i semi.. e semplicemete tappato la maggior parte dei buchi, quelli rimasti li ho allargati in modo che venissero fuori due maccheroni estrusi che tagliavo ogni pochi cm.
Il trucco e' dosare bene la quantita di seme ed impastarla in modo uniforme in modo che vengano pochi semi per maccherone
(ho anche brevettato un sistema di semina in campo che deposita un lunghissimo spaghettone di argilla umida contenente all'interno i semi) il vantaggio e' che il seme contenuto nell'argilla non ha bisogno di concia perche' gli animali lo mangiano meno, in pratica viene difeso dalla argilla che con l'umidita' lo fa anche germinare.