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Orto con metodo Fukuoka, discussione PRATICA
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MarcelloC
Iscritto il: 13/12/2008, 2:20 Messaggi: 804 Località: Chia(VT)
Formazione: Laurea in filosofia
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Ciao, a me piacerebbe molto venire. Se c'è qualcuno che in zona Centro Italia vuole venire e magari possiede un'auto a metano o gpl ci si potrebbe organizzare. Se qualcuno vuole salire addirittura dal profondo sud e vuole spezzare il viaggio, due o tre posti letto posso procurarli.
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26/08/2012, 22:19 |
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Paolaki
Iscritto il: 23/08/2012, 13:57 Messaggi: 29 Località: Oltrepo Pavese, bassa collina
Formazione: Laureato in Lettere Moderne, specializzato in nomadismo
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Ho passato la scorsa settimana praticamente chiuso in casa a leggere questo thread e saltare in giro per il web per trovare le definizioni di ció che non capivo. Mi dicevo che c'era talmente tanta carne al fuoco che sarebbe stato opportuno fare un riassunto, un compendio, un'antologia. Poi arriva Francesco e non solo ci ha già pensato lui, ma 1. ha aggiunto tanta roba 2. esposta in un linguaggio chiarissimo e piacevole e 3. invita pure tutti a dare un'occhiata al suo lavoro. Già sento di volerti bene.
Io volevo scrivere un messaggio con circa duecento domande ma a questo punto credo di fare prima e meglio se vengo direttamente a Casal Borgone a conoscervi.
(in due parole: ho quasi 30 anni, vorrei fare l'agricoltore mirando all'autosufficienza famigliare. La mia famiglia ha una casa e un pezzetto di terra nell'Oltrepo pavese. Pochissima esperienza pregressa: due mesi in Norvegia e ora in Francia, tre anni passati a vagabondare in tutta Europa cercando di trovare il "posto perfetto" e fuggire da un'Italia che da pochissimo è tornata a sembrarmi interessante. Anche grazie a voi.)
Insomma, io forse vengo. Ma potrei solo ascoltare.
Un saluto dallo Charente, terra di meloni e cognac.
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28/08/2012, 20:19 |
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PALLINOF
Iscritto il: 13/12/2008, 18:14 Messaggi: 617 Località: Bevagna (PG)
Formazione: Laurea Scienze Agrarie
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Ciao Paolaki e benvenuto dalla terra del melone liscio Charente, alto grado zuccherino, ma non il profumo intenso del nostro cantalupo. E' vero c'è tanta carne al fuoco, per questo abbiamo bisogno dell'aiuto di molti per completare la cottura. Fare un riassunto, un compendio, un'antologia rischierebbe di porre la parola fine a questa lunghissima discussione che ci ha permesso di crescere e conoscere nuovi e preziosi amici, come Francesco a cui va tutta la mia stima e solidarietà per il momento difficile che sta attraversando. Non rinunciare a scrivere le tue domande, magari non in un unico messaggio, vedrai che troverai........pane per i tuoi denti. Un salutone a tutti.
_________________ “ Prima di Giove non v’erano contadini che coltivassero la terra, né era lecito delimitare i campi tracciando confini: tutto era in comune e la terra, senza che le fosse richiesto, produceva spontaneamente e con generosità ogni cosa.” Virgilio.
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28/08/2012, 23:36 |
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Paolaki
Iscritto il: 23/08/2012, 13:57 Messaggi: 29 Località: Oltrepo Pavese, bassa collina
Formazione: Laureato in Lettere Moderne, specializzato in nomadismo
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Eh già, piccoli ma densi di zucchero da dar capogiro. L'idea di compendio non voleva essere di intenti conclusivi, anche se il termine potrebbe lasciarlo intendere, povera scelta da parte mia. Intendevo che molto c'era da sfrondare, molti OT, molte ripetizioni e malintesi e domande non risposte ecc. Insomma di 145 pagine se ne potrebbero tranne meno ma più succose, come i meloncini locli ma solo per facilitare la lettura dei nuovi arrivati come me e continuare a condividere conosnae. Ora son stanchino, domani butto giù qualche domanda generale spiegando la mia situazione e i miei capricci. Saluti da un conterraneo umbro (nato ad Amelia, cresciuto a Terni).
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28/08/2012, 23:47 |
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jib1976
Iscritto il: 28/07/2012, 12:26 Messaggi: 16
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tiozzo ha scritto: Ecco le foto....... ciao. nel preparare i bancale che tipo di lavorazione hai effettuato sulla terra. hai zappato e sminuzzato o semplicemente hai rivoltato la terra con una vanga nelle zone di passaggio per poi costruire con questa i bancali? aggiungi anche terriccio, torba, compost o pollina oltre alla paccimatura? grazie delle preziosi informazioni
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02/09/2012, 10:54 |
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PALLINOF
Iscritto il: 13/12/2008, 18:14 Messaggi: 617 Località: Bevagna (PG)
Formazione: Laurea Scienze Agrarie
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Finalmente un pò di pioggia! Le piante si dissetano della lunga arsura estiva. Ecco il nuovo arrivato al Giardino Armonico:
_________________ “ Prima di Giove non v’erano contadini che coltivassero la terra, né era lecito delimitare i campi tracciando confini: tutto era in comune e la terra, senza che le fosse richiesto, produceva spontaneamente e con generosità ogni cosa.” Virgilio.
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03/09/2012, 22:09 |
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PALLINOF
Iscritto il: 13/12/2008, 18:14 Messaggi: 617 Località: Bevagna (PG)
Formazione: Laurea Scienze Agrarie
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IL PESCO RAVIOLO
Un cordiale saluto a tutti, in particolare all'ottimo Raviolo.
Allegati:
Raviolo1.jpg [ 86.4 KiB | Osservato 1433 volte ]
Raviolo2.jpg [ 40.1 KiB | Osservato 1433 volte ]
_________________ “ Prima di Giove non v’erano contadini che coltivassero la terra, né era lecito delimitare i campi tracciando confini: tutto era in comune e la terra, senza che le fosse richiesto, produceva spontaneamente e con generosità ogni cosa.” Virgilio.
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03/09/2012, 22:20 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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evvai!.. vedo che qualche peschetta sei riuscito ad ottenerla!. Bene!.. io nel frattempo son riuscito a scovare un'altra pianta di pesco di pezzatura media e a pasta gialla che nata da sola da seme sembra avere una vitalita' inarrestabile. Son due anni che la seguo (zero trattamenti ma potature attente) e mi ha dato l'impressione di essere una varieta' molto robusta ed energica. le pesche son molto dolci e gialle. piu tardi faccio qualche foto e la posto.
_________________ http://www.estapp.ch http://www.dolcevino.ch
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04/09/2012, 9:22 |
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frasantel
Iscritto il: 22/06/2012, 13:33 Messaggi: 44 Località: Berzano di San Pietro (AT)
Formazione: laurea in filosofia
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Si, evviva la pioggia, anche qui é arrivata a portare un po' di bel tempo! Bella la propagazione dei peschi Raviolo e ora sembra ne arriveranno anche altri di favolosi, grazie Raviolo per le selezioni, quando ci saranno passerò a prendere molto volentieri qualche seme! Pallinof, ti ringrazio molto per le tue parole e vicinanza. E ringrazio anche Marcello, Paolaki, Paolo di "growtheplanet" e Livio (che ha visitato il centro di agricoltura naturale di Panos Manikis in Grecia), per l'interesse dimostrato e la disponibilità a incontrarsi che mi sono stati da sprono ad agire nella titubanza (mi sembra di stare raccogliendo un frutto ancora acerbo... ho seguito il precipitare degli eventi, forse maturerà in cassetta!). Quindi vi scrivo una comunicazione che ho pensato di far circolare nel breve lasso di tempo che resta da qui alla data dell'incontro. Sabato 22 settembre, in strada Gianardo 10, a Casalborgone (Torino), giornata di incontro-discussione sull'applicazione delle indicazioni fornite da Masanobu Fukuoka per creare e condurre un “orto-frutteto da un quarto di acro” con metodi naturali, senza l'ausilio di motori e petrolio. Nonostante la stagione agricola un po' avanzata, proverò a descrivervi e mostrarvi i miei accorgimenti per coltivare frutta, verdura e cereali a misura d'uomo e di natura: riducendo la necessità degli interventi di concimazione e protezione fogliare, evitando di lavorare il terreno o potare gli alberi da frutto, ma sopratutto ponendo molta attenzione al ruolo delle semine naturali e degli avvicendamenti continui che sono per me le tecniche fondanti degli insegnamenti di Fukuoka; esplicitando quindi i molteplici “fare” nell'agricoltura del “non-fare”, cioé le procedure colturali sottese, ma necessarie a realizzarla, mi sembra si riesca a chiarire un po' la teoria fukuokiana della coltivazione naturale, ad agevolarne la fase di apprendimento e a capire come e perché é opportuno applicarla integralmente anche qui in Italia.
Cosa ve ne sembra? Spero incontri la vostra sensibilità e gusto!
Ciao da Francesco.
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04/09/2012, 15:01 |
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frasantel
Iscritto il: 22/06/2012, 13:33 Messaggi: 44 Località: Berzano di San Pietro (AT)
Formazione: laurea in filosofia
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...inoltre ho scritto questa cosa. La pioggia che ho preso deve aver fertilizzato anche me! Nell'ottica di conquistare un nuovo terreno inerbito da coltivare: anziché tagliare le piante presenti, queste si possono allettare artificialmente con il rastrello, imitando quello che succede in natura e poi ricoprirle di pacciamatura per impedire che rialzino la testa! In effetti un prato a prevalenza graminacee (o anche altre tipologie) se lasciato a se stesso alletta. In generale la maggior parte delle piante patiscono l'allettamento perché gli steli, le spighette o le parti apicali tendono lentamente ad appassire o marcire coprendosi gli uni con gli altri, ma rimanendo comunque ancora attaccati alla pianta ostacolano e ritardano la gettata dei nuovi "butti". Così si crea uno strato di materiale leggero che protegge la superficie del suolo dal sole-calore e la mantiene umida; questo é il momento in cui i semi di qualche specie "estranea o minore" ne approfittano per germogliare, crescere e trovare spazio. Invece il taglio permette alle piante il ricaccio di nuove foglie che partono dritte dal centro con forza ed essendo appuntite hanno molta capacità perforante. Allora mi son detto: in certe situazioni particolari, quando si deve "fare la presa" di un terreno (medio-buono) per volgerlo alla coltivazione e si vuole “fare in fretta”, cioé senza eseguire la semina in successione di piante dal carattere invasivo (la veccia per esempio si adatta a diversi suoli e nasce benissimo seminata direttamente a spaglio) per sgombrare il terreno e permettere a quelle meno forti di subentrare, se questo si presenta con l'erba alta posso coricarla semplicemente a terra con l'aiuto di un rastrello e buttarci sopra dello sfalcio di altra erba, che la tenga schiacciata al suolo, sicuramente le assesto un colpo peggiore che non tagliarla (povera!). A questo punto semino sopra la copertura e la batto con il rastrello per far scendere il seme che dovrebbe a sua volta sfruttare il momento di debolezza delle piante spontanee per emergere dal letto di semina. Detto questo in generale, nel particolare rimane la scelta del seme (piante forti o dal ciclo colturale abbastanza lungo) e del momento stagionale e vedere come funziona (rimane sicuramente più aria e spazio tra la terra e il “tetto” di sfalci, ciò può essere un problema e più pacciamatura limita la scelta del seme oltre che aumenta il recupero del materiale da copertura): io ho provato con del grano qualche giorno fa, finendo il lavoro all'arrivare delle attesissime piogge (eccetto una grandinata e mezza, era da inizio luglio che non pioveva), su una quarantina di mq, giusto per provare l'applicazione della tecnica dopo aver avuto l'idea. Poi riferirò dei primi risultati: la germinazione, l'attecchimento e la fuoriuscita delle prime foglioline.
Ecco inoltre un altro libro utile per conoscere e sfruttare il tipo di carattere e forza di alcune piante che mi é tornato in mano: “Leguminose. Un aiuto per l'agricoltura biodinamica” di Almar von Wistinghausen, editrice antroposofica. Buoni pensieri e azioni efficaci a tutti! Francesco
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04/09/2012, 15:07 |
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