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Orto con metodo Fukuoka, discussione PRATICA
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eugenio
Sez. Orticoltura
Iscritto il: 09/08/2008, 9:24 Messaggi: 10192
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Sei stato senz'altro in malafede presentandoti per quello che in realtà non sei. Per il ricercatore non sembra che abbia accusato il solo coltivatore ma anche tecnici ed organizzazioni che sugli antiparassitari ci lavorano nonchè coloro che scrivono i famosi disciplinari. Mi hai offeso ma certo non ti dispiace visto che continui a fare della gratuita ironia.Potrei risponderti con la tua stessa moneta ma significherebbe considerarti e sinceramente non ne vale la pena. Oracolo ti ho chiamato io x sbaglio una volta(il vero oracolo è un bravissimo tecnico utente del ns forum) ma sembra che il personaggio ti piaccia visto che sai anche il tipo di lavoro che faccio e non sembra ne abbiamo mai parlato.Comunque giusto per fartelo sapere mi occupo anche di tecniche agronomiche ecosostenibili.(mi devo salvare la poltrona) Non sono fuori tema perchè non ho mai detto che non credo alla tecnica ma solo che non la reputo economicamente conveniente per un'agricoltura da reddito(decente x campare) e quindi chiedo al guru 4 numeri per iniziare a capire. Potrei essere invece d'accordo con la tecnica e quindi credo che come oracolo vali zero. Discussioni da ORTO DA BALCONE è la considerazione del tuo collega guru su quanto si discute sul forum. Comunque visto che ho ragione sulla megalomania del guru?conta le visite sull'argomento.Forse non ha capito che non si vince niente pur se arriva a 10000 visite.
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26/04/2009, 23:48 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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eugenio.. in malafede no. Sono inesperto, per quanto riguarda il sinergico sono praticamente a zero. Per quanto riguarda l'agricoltura tradizionale, provengo da un settore ipertecnologico che con l'agricoltura ha nulla a che vedere. Ho detto chiaramente e subito che ho messo in piedi una azienda agricola di una certa dimensione. Non mi pare di aver nascosto nulla. per quanto riguarda i fitofarmaci, se il ricercatore mette in discussione tutta la struttura dicendo che neppure i tecnici sono in grado di determinare correttamente tempi e modi.. allora vuole dire che i fitofarmaci non sono adatti al tipo di applicazione, perche troppo rischiosi da utilizzare. Per il resto, sto solo cercando di capirci qualcosa su sto benedetto fukuoka, ed il fatto che oggi non sia remunerativo non puo interessarmi di meno. In fondo anche il direttore dell'IBM boccio' il progetto del personal PC perche' riteneva il mercato poco remunerativo. Il mondo cambia in fretta, quello che oggi vale poco domani puo diventare oro. In genere si dovrebbe cercare di vedere se una tecnologia puo funzionare, poi la si ingegnerizza e si verifica come renderla redditizia. <se vuoi vedere i numeri subito, beh credo tu sia sulla cattiva strada.. non si fa innovazione con l'occhio alla redditivita immediata. Anche se concordo con te sul fatto che al momento sembra indispensabile utilizzare i pesticidi. Di fatti, sono in possesso dei vari patentini e dispositivi per utilizzarli a norma di legge. Pero' se potessi evitare di utilizzarli sono convinto farei un favore a me stesso e al mondo. Per cui destino un po del mio tempo per cercare di informarmi.ascoltando piu campane. Del resto, anche l'agricoltura tradizionale ha aspetti controversi, e lo vediamo in questo forum. Dici che scavare una vasca per regimare le acque e' stato un errore perche ho abbassato troppo la falda, beh il geologo che ha analizzato il terreno e l'agronomo che ha suggerito l'intervento non sono dello stesso parere.In effetti il terreno da un punto di vista agricolo pare migliorato di molto.. vedremo tra qualche anno chi ha ragione. tutto qui..
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27/04/2009, 0:51 |
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eugenio
Sez. Orticoltura
Iscritto il: 09/08/2008, 9:24 Messaggi: 10192
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Continuo a non capire e cioè se hai addirittura chiamato geologo ed agronomo perchè poi chiedere consigli sul forum?Dove siamo svantaggiati dovendo dare consigli online ed avendo pochi o nessun elemento di valutazione?
_________________ I
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27/04/2009, 7:40 |
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PALLINOF
Iscritto il: 13/12/2008, 18:14 Messaggi: 617 Località: Bevagna (PG)
Formazione: Laurea Scienze Agrarie
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Ciao Raviolo, ancora una volta sono perfettamente d’accordo con te, anch’io provengo da un settore agricolo super specializzato (coltivazione di ortaggi fuori suolo in ambiente protetto) e conosco molto bene i pregi e difetti nell’uso della chimica nelle coltivazioni (fertilizzanti, antiparassitari, fitostimolatori, alleganti, etc.). Sono anche solidale con chi oggi è costretto a spendere una bella fetta del proprio ricavo nell’acquisto di mezzi tecnici di produzione per garantirsi un reddito minimo di sopravvivenza. Non tollero, invece, chi continua a pensare che questa è l’unica strada percorribile e chi accusa gratuitamente di essere sovversivi e affamatori i pionieri di un nuovo modo di coltivare la terra, anche perché lo stanno facendo a proprie spese. Purtroppo la storia ci insegna che il genio viene sempre crocefisso, immolato sull’altare del progresso per garantire il benessere dei mediocri. Sono convinto che, in fondo, il nostro amico Eugenio è d’accordo con noi, ma non può affermarlo pubblicamente pena la perdita del proprio lavoro. Lo capisco perfettamente, mi sono spesso trovato nella sua stessa condizione, per fortuna con un po’ di coraggio e fortuna sono riuscito a tirarmene fuori e oggi posso riuscire a vedere il mondo sotto una luce diversa. Non voglio assolutamente arrogarmi il ruolo di moderatore, ma credo sia giusto riportare la discussione in tema per non sprecare l’opportunità offerta dal questo bellissimo forum. Concludo con la promessa di non voler imporre nulla a nessuno, ma dialogare e apportare esperienze da condividere con chiunque fosse interessato all’argomento. Tanti saluti a tutti e buon inizio settimana
_________________ “ Prima di Giove non v’erano contadini che coltivassero la terra, né era lecito delimitare i campi tracciando confini: tutto era in comune e la terra, senza che le fosse richiesto, produceva spontaneamente e con generosità ogni cosa.” Virgilio.
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27/04/2009, 8:46 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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Vedi bene Eugenio.. E' proprio quello che tento di farti capire da un pezzo. NON HO CHIESTO CONSIGLIO SUL FORUM SUGLI INTERVENTI EFFETTUATI DA UN PUNTO DI VISTA TRADIZIONALE. Sarei stato quanto meno ingenuo a buttare risorse nelle tasche di validi professionisti per poi basarmi sulle approssimative risposte di un forum. E' che a me interessava il punto di vista di persone che si son tirate fuori dalla logica dell'agricoltura tradizionale. Oggi un agricoltore credo abbia ben poco spazio per decidere in modo autonomo. Normative, enti di controllo, disciplinari.. insomma basta seguire la via tracciata.. come operai in catena di montaggio.. hai un campo.. bene cerca l'avversita' con questo numero di trappole per ettaro.. con tot piante per mq.. e cosi via, una volta trovata.. la individui con la tal tabellina.. che ti dice anche quali prodotti e quando usarli. Insomma , e' giusto, c'e' un grosso lavoro svolto a monte. Ma quello che mi interessava era conoscere un progetto alternativo. provare a verificare se c'e' qualcosa di buono. e se posso arricchire la mia azienda con nuove tecniche. In fondo anche quelli che producono i fitofarmaci in qualche modo tentano nuove vie..a volte in passato dimostratesi drammaticamente sbagliate. Se dovessimo impedire la ricerca di nuove soluzioni forse saremmo ancora ad arare con i buoi e l'aratro di legno, moriremmo di peste, e tutti questi discorsi non sarebbero mai esistiti.
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27/04/2009, 11:58 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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Ah volevo solo ricordare, che per realizzare una vasca di quelle dimensioni, non solo e' obbligatorio il parere di un geologo, ma essendo sottoposta alla direttiva degli specchi acquei e a una caterva di altri certificati.. sono stato costretto a presentare anche una richiesta di licenza edilizia in comune, (obbligo di recinzione fissa attorno allo specchio acqueo). Piu tutta una serie infinita di documenti in regione e al registro nazionale. Insomma non e' che uno si sveglia al mattino , chiede consiglio su un forum, e il pomeriggio la fa...
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27/04/2009, 12:14 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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Gli Ogm fanno bene solo a chi li vende". Intervista al genetista Marcello Buiatti
Riporto l'intervista pubblicata su Consumatori di Silvia Fabbri al prof. Marcello Buiatti, ordinario di genetica all'Università di Firenze, il quale sostiene che "per quanto ne sappiamo fino ad ora gli organismi vegetali geneticamente modificati sono un fallimento tecnologico".
Eppure, professore, i sostenitori del transgenico dicono che con i semi Ogm si può aumentare la produzione e che, grazie all’aumento dei raccolti, si potrebbe battere la fame nel mondo.
Ma quando mai. Tutte le statistiche in nostro possesso rilevano che – ad esempio per il mais – c’è un incremento costante a partire dal 1986. Ma si tratta di un incremento dovuto in generale al miglioramento delle tecniche di produzione che non ha nulla a che vedere con l’introduzione, nel 1996, dei semi ogm. A quell’annata non corrisponde alcun picco, e neanche alle annate immediatamente successive. Il dato è identico per la soia. Per quanto riguarda le altre due varietà Ogm, cioè il cotone e la colza, non sono prodotte per l’alimentazione umana. In Argentina, ad esempio, si coltivavano grano e miglio, che erano ottimi cereali per l’alimentazione umana. Oggi invece c’è solo soia transgenica, che non produce reddito per chi lavora la terra, né cibo sufficiente. Inoltre il numero di varietà prodotte è diminuito drasticamente, con grave danno per la biodiversità. Lo stesso sta accadendo in Brasile. Temo che ci si stia dimenticando che siamo fatti di materia e non di quattrini.
Un’altra delle argomentazioni di chi vorrebbe introdurre gli Ogm è che farebbe diminuire il ricorso a pesticidi e diserbanti. È così?
Anche questo è un falso. La verità è che gli ogm più diffusi sono particolarmente resistenti a determinati diserbanti prodotti dagli "inventori" degli stessi Ogm... così possono essere liberamente utilizzati in grande quantità, anche maggiore rispetto a prima. Usare più spesso queste sostanze chimiche, anche al momento del raccolto, significa ovviamente che se ne potranno trovare residui nel prodotto finale.
Se aumenta l’utilizzo di pesticidi e non cresce la produzione, a chi giova l’utilizzo di sementi transgeniche?
Anzitutto a chi le vende, come dimostrano i crescenti fatturati delle multinazionali biotech. E poi a chi ha enormi estensioni di terreno – che tra l’altro non esistono nel nostro paese - in cui è possibile, grazie agli Ogm, eliminare completamente la manodopera. A partire da quella che era necessaria per i trattamenti con i diserbanti, che oggi possono essere fatti più economicamente, in modo meccanico ed indiscriminato, ad esempio con gli aerei. Quel che è certo, è che gli Ogm non aumentano il reddito dei contadini. [Fonte: Consumatori]
Dal 1982 Marcello Buiatti è professore ordinario di genetica presso l'Università di Firenze. Dopo la laurea all 'Università di Pisa ed un dottorato di ricerca in Genetica presso l'Università di Pavia, ha trascorso cinque anni in Gran Bretagna, all'Università di Swansea, e negli Stati Uniti, presso il Laboratorio Nazionale di Brookhaven a New York, prima di assumere l'incarico di Professore Associato presso l'Università di Pisa.
I suoi interessi scientifici degli ultimi anni comprendono la mutagenesi delle piante, la citogenetica e la riproduzione, la cultura in vitro e la differenziazione dal punto di vista molecolare, la genetica molecolare dello sviluppo e la genetica evoluzionistica, le biotecnologie delle piante e l'analisi matematica e computazionale dei processi biologici dinamici.
Nell'ambito delle sue attività ha diretto numerosi progetti scientifici e programmi, sia a livello nazionale che internazionale, in qualità di delegato italiano presso la Comunità europea, DGXII, etc. È Presidente di una associazione nazionale che si occupa di ambiente (Environment and Work) ed ha preso parte a numerosi progetti ed attività internazionali legate alla bioetica ed agli studi epistemologici. Autore di più di 200 pubblicazioni scientifiche e cinque libri, è inoltre impegnato attivamente per promuovere la formazione scientifica a tutti i livelli dell' insegnamento.
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27/04/2009, 16:40 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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South African farmers suffered millions of dollars in lost income when 82,000 hectares of genetically-manipulated corn (maize) failed to produce hardly any seeds.The plants look lush and healthy from the outside. Monsanto has offered compensation. Monsanto blames the failure of the three varieties of corn planted on these farms, in three South African provinces,on alleged 'underfertilisation processes in the laboratory". Some 280 of the 1,000 farmers who planted the three varieties of Monsanto corn this year, have reported extensive seedless corn problems.
Mica male.. 82mila ettari di mais ogm da buttare..
Monsanto afferma di aver fatto "solo un piccolo errore in laboratorio"...
"Monsanto says they just made a mistake in the laboratory, however we say that biotechnology is a failure. You cannot make a 'mistake' with three different varieties of corn. We have been warning against GM-technology for years, we have been warning Monsanto that there will be problems,' said Mayet. She calls for an urgent government investigation and an immediate ban on all GM-foods in South Africa.
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27/04/2009, 22:26 |
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Franci8tre
Iscritto il: 08/05/2008, 11:30 Messaggi: 33
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Ciao a tutti.
x raviolo: Vorrei capire di più sulla tua esperienza... ti sei limitato a spargere i semi delle ortive in agglomerati di argilla sul terreno e non hai fatto altro? Hai usato particolari varietà? Quanta è stata in media la % di piante che sono arrivate indenni a produzione?
x pallinof: Ho letto del problema dell'interramento della sostanza organica per quanto concerne la fermentazione metanica; però perchè avvenga questa è proprio necessario che la microflora non trovi proprio altri accettori di elettroni... secondo me non è proprio matematica che avvenga.
Un'altra domanda: l'utilizzo della medica è secondo voi indicata in tutti i tipi di suolo ed ambienti? Per territori con climi siccitosi senza l'esistenza di falde superficiali pensate sia consono l'uso di altre colture da sovescio?
Saluti a tutti, Franci
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27/04/2009, 22:31 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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dunque per quanto riguarda le insalate in argilla ho seguito questo metodo : ho utilizzato un secchio di argilla umida in cui ho mescolato ed impastato diverse varieta di semi di insalate a pieno campo. L'argilla con i semi l'ho poi fatta passare in un vecchio passapomodoro modificato in modo da non tritare i semi e da produrre delle specie di maccheroni di argilla che tagliavo con una spatola.Di fatto ho ottenuto dei cilindretti pieni di argilla con due o tre semi ciascuno che ho sparso affondandoli tra l'erba di alcuni prati. Non so dirti la percentuale di resa perche ho utilizzato semente avanzata dalla coltivazione, pero' ne e' nata talmente tanta e la maggior parte sana che credo sviluppero' il metodo. C'e' solo un grosso difetto in questo metodo, adifferenza di un orto in cui la gente ha un po di timore ad entrare e raccogliere, in questo caso i vari cercatori di funghi, cacciatori, turisti della domenica, pensano sia insalata nata per caso e la raccolgono tutta. Per quanto riguarda i cavoli sono stati seminati su un terreno ex gerbido, come prima coltivazione, piu che altro per provare una seminatrice che sto costruendo. La prima partita seminata e' stata di tremila cavoli, ne ho seminate quattro partite uguali . Semina diretta in campo in posizione definitiva a due semi affiancati distanziati di qualche cm per postazione in modo da consentire il diradamento meccanico se necessario. Il trattamento del terreno e' stato , trivellazione dei ceppi, rimozione dei ceppi, rippatura profonda, dopo le analisi del terreno si e' deciso di aggiungere una piccola quantita di pollina proveniente da allevamento biologico, e 250 quintali di letame di cavallo maturato due anni. poi leggera aratura e successiva fresatura. Nessun diserbo, nessun trattamento chimico. Ho utilizzato alcune varieta di semi della Syngenta che ho seminato come dicevo a file , ed impostando la copertura del seme a circa tre cm, con una lievissima rullatura (meno di 200 gr cmquadro). il seme ha germinato velocemente ed e' stato eseguito il diradamento (parte manuale e parte in modo meccanico). I cavoli son cresciuti tutti anche se sono stati attaccati da diverse avversita'.(non ultimo un dannatissimo gregge di pecore sfuggito al pastore). Diciamo che alla fine circa la meta' del prodotto e' risultata commestibile per gli umani, ed il resto che era troppo rovinato e' finito a far mangime per oche e maiali.
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28/04/2009, 9:22 |
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