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Orto con metodo Fukuoka, discussione PRATICA 
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lo scorso anno sotto ai cartoni ho fatto un ottimo raccolto,con patate anche di 350gr l'una e quest'anno usando solo la paglia 9 buche mi hanno prodotto quasi 800gr in tutto.


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questo sistema mi ha deluso un po non vorrei che sia colpa del clima ma.


In tutti i libri troverete scritto che le patate sono fortissime consumatrici di nutrienti, tanto che gli va bene pure il letame fresco; inoltre le loro radici amano produrre i tuberi man mano che incontrano altra nuova terra. L'unico modo per fare raccolti abbondanti di patate sotto i cartoni o la paglia e aggiungere letame (eccetto se si é su un terreno veramente fertilissimo) e coprire bene (ma bene bene) uno spazio piano sufficientemente largo affinché si possano disporre al orizzontalmente al buio e al fresco invece che verticalmente, ma devono avere molto vigore per far ciò! Questa é la mia esperienza con le patate poste direttamente su prato e semplicemente coperte, oppure le disponete sule terreno in autunno e per tutto l'inverno ci buttate gli scarti cucina-compost sopra finché non emergono le prime foglioline in primavera, ma se ci sono arvicole sicuramente saranno un po' rosicchiate...


24/07/2012, 14:36
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frasantel ha scritto:
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lo scorso anno sotto ai cartoni ho fatto un ottimo raccolto,con patate anche di 350gr l'una e quest'anno usando solo la paglia 9 buche mi hanno prodotto quasi 800gr in tutto.


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questo sistema mi ha deluso un po non vorrei che sia colpa del clima ma.


In tutti i libri troverete scritto che le patate sono fortissime consumatrici di nutrienti, tanto che gli va bene pure il letame fresco; inoltre le loro radici amano produrre i tuberi man mano che incontrano altra nuova terra. L'unico modo per fare raccolti abbondanti di patate sotto i cartoni o la paglia e aggiungere letame (eccetto se si é su un terreno veramente fertilissimo) e coprire bene (ma bene bene) uno spazio piano sufficientemente largo affinché si possano disporre al orizzontalmente al buio e al fresco invece che verticalmente, ma devono avere molto vigore per far ciò! Questa é la mia esperienza con le patate poste direttamente su prato e semplicemente coperte, oppure le disponete sule terreno in autunno e per tutto l'inverno ci buttate gli scarti cucina-compost sopra finché non emergono le prime foglioline in primavera, ma se ci sono arvicole sicuramente saranno un po' rosicchiate...



coso vuol dire disporre orrizontalmente ???

se le metti in autunno non rischiano di gelarsi??'

poi mi avevano detto di metterle sulla terra senza concimarle ma..... devo rivedere la situazione e le date di semina...
le ho anche innaffiate un po...

ciao Nino

_________________
Non importa quanto freddo sia l'inverno, dopo c'è sempre la primavera. E. VEDDER


24/07/2012, 22:21
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coso vuol dire disporre orrizontalmente ???

se le metti in autunno non rischiano di gelarsi??'

poi mi avevano detto di metterle sulla terra senza concimarle ma..... devo rivedere la situazione e le date di semina...
le ho anche innaffiate un po...


Ciao Nino.
Da quel che ho visto e letto le patate non scavano sotto terra, ma producono i tuberi lateralmente fin tanto che la radici incontrano terra, se noi con le rincalzature tradizionali accumuliamo verticalmente terra intorno al fusto da questo si svilupperanno nuove radici che faranno nuovi tuberi. Quindi se si pongono le patate da seme direttamente sul terreno l'unica loro possibilità e spingere le radici il più possibile, orizzontalmente, lontano dal fusto e produrre tutto intorno le patate.

Di solito non gelano (diversi contadini conoscono le piante nate dalle patate scappate al raccolto dell'anno precedente), ma qualcuna (intaccata? debole?) può marcire, questo si.
Fidarsi é bello, ma per me conviene comunque fare riferimento anche alla tradizione: non dubito che esista una terra in cui le patate crescono senza concime, per ora non la mia!! Non conosco la terra d'origine di questa pianta commestibile, il suo andamento stagionale e i vegetali che ne assecondavano la crescita, ma resta il fatto che i miglioramenti (ingrossamento dei tuberi) apportati dall'uomo implicano sovrabbondanza di nutrienti e acqua.
Ti saluto augurando a entrambi un miglior raccolto per l'anno prossimo (le mie patate sotto compost erano bellissime, così il cinghiale per tre volte é venuto a farsi scorpacciate e non so ancora cosa sarà rimasto lì sotto, ma ho poche aspettative!).
Francesco


25/07/2012, 17:10
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be quest'altro anno farò meglio....
quindi lavorare un po la tera concimando mettere i cartoni ed innaffiare...
da m,e sono in agguato i tassi e gli istrici ogni tando entrano nell'orto e nel giardino e fanno numerois danni
ma.. bisogna sopportare anche loro..
ciao nino

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25/07/2012, 23:52
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Ciao, informandomi tra i vicini anziani su come risolvere il mio problema idrico ho scoperto una cosa molto interessante.
Una volta dividevano le diverse coltivazioni a seconda dei mricroclimi dati dalla geologia del suolo.
Dunque nel poggio dove mi trovo io coltivavano vigne, ulivi, facevano gli orti invernali e allevavano gli animali(almeno questa l'ho azzeccata). Invece sotto al paese, dove si scende e dove l'acqua comincia a sgorgare dal suolo, piantavano i castagni, i noccioli e facevano gli orti estivi.
Sono stato ad esplorare la valle sotto al paese e ho visto l'erba verde, con piante di bardana giganti e felci. Sono sicuro che lì è possibile fare l'orto senza irrigare.
Forse riesco a trovare un piccolo spazio dove fare l'orto in quella parte, purtroppo ormai stanno abbandonando tutto.
Poi ho trovato un scoperto un terreno stupendo abbandonato dove ci sono 3 sorgenti, o forse di più, ed è pieno di castagni. Si vedono acnhe dell piane dove probabilmente coltivavano. Ora è tutto abbandonato, perchè sono terreni scomodi da raggiungere. Quasi quasi comincio a sistemarlo e faccio qualche orto sperimentale lì, praticamente in mezzo al bosco.
Secondo voi alcuni ortaggi crescono nel sottobosco? Oppure c'è bisogno di sole diretto?

Comunque ho avuto tragicamente conferma anche del fatto che alcune sorgenti si stanno seccando. Uno dei motivi è sicuramente che per comodità i noccioleti, dalla parte bassa del paese, dove risulta molto difficile la macchinizzazione, sono stati spostati nelle zone più alte, dove possono essere lavorati con il trattore, ma per contro richiedono irrigazione tramite pozzi che pescano nelle falde e tolgono acqua alle sorgenti.


26/07/2012, 1:13
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...non credo che sia possibile coltivare un orto estivo nel nostro clima senza acqua,nelle varie prove che conduco in due diversi terreni, me ne sono convinto :roll:ad esempio avevo messo le cipolle su un prato naturale con una leggera lavorazione e pacciamatura di fieno,mai irrigate,hanno germogliato tutte ma al momento della raccolta i bulbi migliori erano come quando li avevo piantati,gli altri si erano praticamente seccati....lo stesso con i pomodori s marzano,quelli che si sono salvati dalle incursioni dei cinghiali,sono seccati di morte naturale....i fagioli nani da sgranare idem come sopra,anche nell'orto vicino casa i prodotti sono direttamente proporzionali all'acqua impiegata :roll: ....una prova che mi sta dando soddisfazioni l'ho iniziata l'estate scorsa,ispirato dall'orto sinergico,ho delimitato un pezzo di prato, 6m x1,20m,un anello di gocciolatoi e l'ho cominciato a coprire con tutto quello che mi capitava,dai ricci di legno(massello) agli scarti dell'orto,fieno,paglia,ramaglie,a primavera l'erba che nasceva la strappavo e l' aggiungevo al cumulo,tra fine aprile e maggio ci ho seminato e trapiantato di tutto,fagiolini,fagiolimangiatutto,zucchine,pomodori,insalata,tagete,peperoni,peperoncini,carote,calendula,nasturzio,prezzemolo,limitandomi a controllare l'esuberanza dell'erba non gradita....è venuto fuori un intrigo di ortaggi e fiori,bello e buono ;)


26/07/2012, 9:14
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Ciao Maxdef, anche io credevo così, basta che leggi quello che scrivevo una pagina indietro o due.
Ma ora mi sto rendendo conto che nel clima ci sono tanti microclimi.
Quì dove sono veramente cambia tutto anche in meno di un chilometro.
Sto parlando di punti in cui l'acqua sgorga da sè dal terreno.
Hai provato a tenerlo anche un po' ombreggiato l'orto?


27/07/2012, 0:24
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Questo per me è il 5° anno di pratiche naturali (?) conseguendo l'ennesima disfatta. Ma, ahimé, continuo a condividere tutto ciò che propongono gli estremisti di questa discussione.
Un mio riferimento culturale quando ho iniziato (all'epoca diradavo i castagni e le robinie ed estirpavo i rovi e le vitalbe) era un testo storico sui contadini nel medioevo che dissodavano vaste regioni dell'Europa dell'est (Germania, Polonia) per coltivare. Ora potrei proporre "Collasso" di Jared Diamond, dove sono esposte molte situazioni di gestione del territorio, quindi anche dell'agricoltura, che ha dovuto affrontare l'uomo in diverse epoche e in diveri luoghi del mondo. Nel capitolo dove si descrive la situazione del Montana, c'è un passo in cui un vecchio agricoltore diceva che a differenza dei suoi figli che non ne vogliono sapere della vita dura dei campi e attirati dalle grandi città, lui quando ereditò la sua proprietà, sapeva che per i primi 10-20 anni avrebbe dovuto condurre una vita da povero.
L'ideale sarebbe stato ereditare da mio nonno e mio padre un terreno con specie autoctone, tramandazione di sementi e un suolo perfettamente umico e a me sarebbe spettato solo la prosecuzione delle stesse pratiche. Ed è ciò che vorrei tramandare alla mia progenie. :shock:


27/07/2012, 4:34
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Vorrei rispondere ad alcune domande, ma non ricordo chi le ha poste.
- Sull'idea di impiantare delle robinie, posso descrivere la mia esperienza, visto che sui tre terrazzoni che salgono verso il colle, nella mia proprietà, hanno uno sviluppo che è molto difficile da controllare. Io ne ho dovuti abbattere una quindicina ad alto fusto. Dai ricacci (polloni) ne sto lasciando crescere 6-7 che sono già 3 o 4 metri nell'arco di due anni, mentre tutto intorno devo continuamente sfoltire i nuovi polloni (anche se tornano utili per pacciamare).
- Pacciamare col bambù (presumo si stesse parlando delle foglie) è pratico se sopra ricopri con vegetazione a stelo lungo. E vale per tutti i tipi di fogliame, perché altrimenti il vento e i merli manderebbero all'aria. D'altronde per ottenere una sufficente pacciamatura io utilizzo tutto il possibile del mio terreno. Non mi sembra sostenibile andare a recuperare paglia altrove.
@MarcelloC: sull'orto ombreggiato io ancora non ho chiaro l'effettivo potenziale. Visto che nella mia proprietà è una condizione obbligata, io lo vivo come un Handicap. Se per semiombra intendi alberi ad alto fusto o un intero colle che ti crea dei coni d'ombra per buona parte della giornata, sappi che melanzane e peperoni io ancora non riesco a produrne con soddisfazione. Ma anche tutto il resto subisce un evidente ritardo. Io faccio il confronto persino con le spontanee. Però le zucche, il basilico, la bietola, la rucola (le insalate meno), alla fine ci mangi. Proprio in mezzo agli alberi ho sperimanto il farro (un fallimento), le patate e la bietola (risultati a volte buoni e a volte pessimi) e i pomodori (un disastro).


27/07/2012, 5:21
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Seguendo il filone intrapreso dagli estremisti di questa discussione, direi che anche per me è importante sia la gestione di piante alimurgiche, sia l'inselvatichimento delle orticole.
Molto spesso mi accade che piante che non sviluppino per poter essere consumate, io le mandi a seme. Ma ciò che rinasce dai semi propagatesi, subisce lo stesso destino oppure la pianta cresciuta in uno spazio isolato, perisce per la siccità.
Ho letto da qualche parte che dall'era della rivoluzione verde si stima che metà del suolo fertile si sia dissipato per le continue lavorazioni. Mi domando allora quanti anni occorrano per ristabilire la fertilità, chiaramente in relazione al dovuto apporto di materiale organico.
Poi, negli ultimi giorni, mi sono passato in rassegna molti video sul sinergico, Fukuoka e quant'altro. La Hazelip raccoglie e piantuma a ciclo continuo, in maniera intensiva, senza apporto di letame, ma solo con paglia e consociazioni. Inoltre si autoproduceva le piantine nuove in serra seminando su compost (gli ortaggi che raccoglie io non li ho mai veduti nel mio orto, né dispongo di surplus). In agricoltura naturale invece, cosa mi fa stabilire che è tempo di raccogliere i semi, confettarli con argilla (ma è possibile con la propria terra?) per poi riseminare? Con i legumi per esempio, tipo i ceci o le lenticchie, ora che è tempo di raccogliere dovrei anche riseminare senza attendere la primavera prossima?


27/07/2012, 6:09
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