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Orto con metodo Fukuoka, discussione PRATICA
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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http://www.energiasolare100.it/autoclav ... p-345.htmlper piccoli impianti va bene oppure prendi una pompa di sentina (20 euro) e la fai inviare acqua ad un sistema perdente (la pompa di sentina al massimo riesce a spingere 0,8 atmosfere) . Ovviamente sia l'autocleve che la pompa di sentina vanno temporizzate ,attenzione che essendo a 12 v assorbono parecchio, una vecchia batteria da furgone o da diesel di recupero comunque dovrebbe essere sufficiente per un paio di settimane di funzionamento normale.
_________________ http://www.estapp.ch http://www.dolcevino.ch
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04/07/2012, 9:56 |
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maxdef
Iscritto il: 11/02/2011, 8:44 Messaggi: 276 Località: Roma
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...ma questo per rendere tutto automatizzato?...altrimenti anche una semplice cisterna ad un paio di m da terra,filtro e ali gocciolanti con il rubinetto, funzionano discretamente bene per un piccolo orto
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04/07/2012, 17:00 |
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haze
Iscritto il: 28/07/2010, 23:50 Messaggi: 620 Località: Tula, Sardegna del Nord
Formazione: Diploma Geometra
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io per automizzare uso un timer da 20e che funziona con pila a 9volt, non mi ha mai tradito in tre anni...
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04/07/2012, 17:23 |
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frasantel
Iscritto il: 22/06/2012, 13:33 Messaggi: 44 Località: Berzano di San Pietro (AT)
Formazione: laurea in filosofia
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thestock ha scritto: Volevo chiederti qualche informazioni riguardo alla semina naturale... la effettui ogni anno o lasci che le ortive (quelle più facilmente adattabili) si autoseminino? Mi interessava capire se sei riuscito a inserire nel tuo orto qualche ortaggio che cresce spontaneamente di anno in anno... Le semine naturali sono eseguite dal coltivatore annualmente, gli ortaggi che si propagano spontaneamente nell'orto sono (a fasi alterne a seconda di quanto si é bravi ad accorgersi di loro e preservarli anziché falciarli o lasciarli soffocare dalle altre erbe!): pomodorini, insalata primaverile (parella di castagneto), aglio, coste e costine, borragine, rafano nero e bianco, zucche-zucchine-melone (da compost), amaranto da seme e da foglie, atreplice rosso e verde, rape, valerianella, fagioli, patate, asparagi, scorzobianca e physalis ipsocarpa. Tieni presente che queste piante si presentano spesso un po' qua e un po' là e non sempre all'interno del periodo agronomico corretto e a volte fioriscono senza formare la radice o il fusto; quelle che si sviluppano diventando enormi sono comunque produttive, altre diventano un impaccio per le semine sistematiche o funzionano più per il morale che per la raccolta (a volte vanno bene come piante madri per ricavare seme da seminare al momento opportuno). Insomma é un argomento complesso... Oltre alle piante domestiche che si inselvatichiscono vorrei parlare delle più interessanti piante selvatiche che si addomesticano, così inauguro le fatidiche risposte alle domande e spunti di riflessione posti da questo bel forum fin da più di due anni fa. Cita: Quali sono le nostre piante che possono svolgere i ruoli che occupano le piante giapponesi nel campo di Fukuoka. Il daikon e il trifoglio bianco nano (non il nanissimo, non l'alessandrino) funzionano benissimo anche da noi per migliorare il terreno o contenere le erbacce, ma anche la bardana, la senape, il favino, il girasosle buttano le radici a fondo, la veccia riesce a germogliare fitta tra l'erba e occupa spazio prepotentemente diserbando. Cita: Qualcuno conosce erbe selvatiche italiane che vivono in equilibrio con gli ortaggi, frutteti ecc..? Cito solamente le commestibili o con valore erboristico presenti nel mio campicello, altrimenti verrebbe una lista veramente lunga, perché tutte le erbe selvatiche sono adatte a convivere nell'orto e hanno un qualche ruolo (anche la carota selvatica, il ranuncolo, le potentille, la setaria...), il punto é che ognuna ha il suo tipo di gestione differente (periodo d'ingombro e formazione del seme) e le sue complicazioni (danno fastidio agli ortaggi che per quel terreno non sono indicati e quindi vanno aiutati con operazioni colturali "invasive" per far si che solo loro crescano rigogliosi), ma sono anche una fonte inesauribile di biomassa e di nessun disturbo per le piante adatte a crescere naturalmente in quel terreno-clima, basta falciarle al momento giusto oppure rallentarne la crescita buttandogli sopra un po' di sfalcio d'erba. Allora in questo momento mi vengono in mente queste, ma potrei stare scorandone qualcuna: centinodio, crespino (mi manca il nome latino), tarassaco, piantaggine lanceolata e maggiore, papavero rhoes (rosolaccio), lamium purpureum, lapsana communis, lactuga serriola, vari tipi di cicorium intybus, bellis perennis, crescione dei prati, capsella bursa-pastoris, leontondon hispidus, viola odorata, ajuga reptans, alliaria, barba di becco, fragoline di bosco, malva, chenopodium album, ortica, parietaria, amaranto retroflesso, portulaca, cuiet (ovvero la silene ), rumex acetosa, bardana maggiore e minore, achillea millefolium, gallium, consolida maggiore e minore e anche la gramigna il cui rizoma é rinforzante e diuretica come poche altre erbe! Di sicuro qualche pianta é mancata all'appello, ma ogni pianta che nasce nell'orto ha una sua valenza e importanza, si tratta di conoscerle, rispettarle e usarle, a quel punto diventano persino delicate e bisogna fare attenzione a non comportarsi male con loro, altrimenti rischiamo di vedere scomparire le più fragili e interessanti e riempirci l'orto dei soli "ossi duri" in grado di resistere alla nostra prepotenza e invasività. Al prossimo intervento e auguri per le 'olle', i tubi di plastica, le centraline e i sensori!!! ...e dire che siamo in argomento Fukuoka...cosa si diranno e faranno mai i convenzionali
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06/07/2012, 20:14 |
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cocule
Iscritto il: 21/05/2011, 11:37 Messaggi: 28 Località: Visco - Friuli V.G.
Formazione: perito elettronico
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scusa la domanda banale Fresantel.... ma tu per garantire il giusto apporto idrico alle piante ti affidi solo alla pioggia? Perchè almeno da me non piove da quasi 45 giorni e non so cosa sarebbe rimasto nel campo senza un "aiutino" da parte mia. Ma se mi garantisci che una volta entrati nelle condizioni ottimali di terreno le specie a noi utili possono sopravvivere anche con due mesi di asenza di precipitazioni sarà sicuramente il mio esperimento dell'anno prossimo. Grazie e buona giornata
_________________ "La falce non fa più pensare al grano, il grano invece fa pensare ai soldi." F. Battiato
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08/07/2012, 17:44 |
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PALLINOF
Iscritto il: 13/12/2008, 18:14 Messaggi: 617 Località: Bevagna (PG)
Formazione: Laurea Scienze Agrarie
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frasantel ha scritto: Al prossimo intervento e auguri per le 'olle', i tubi di plastica, le centraline e i sensori!!! ...e dire che siamo in argomento Fukuoka...cosa si diranno e faranno mai i convenzionali Nel "convenzionale" è una battaglia senza fine, combattutta con tutte le armi disponibili, convenzionali e non, ad ogni prezzo. Anche nell'alternativo non stiamo meglio: la ricerca ossessiva di tecniche di coltivazioni in grado di risolvere ogni problema in barba ai fondamentali principi dell'agronomia. Complimenti per il lavoro di Frasantel che ammiro molto, condivido i suoi interventi ispirati da un giusto equilibrio tra teoria e pratica ai quali vorrei aggiungere alcune osservazioni. La dotazione idrica di un terreno ha sempre due facce della stessa medaglia: l'eccesso e la carenza. Ciò dipende dall'evoluzione stagionale, dalla tessitura del terreno e dalle specie che lo popolano. Poco si può fare per la distribuzione delle precipitazioni, ma molto per migliorare la qualità del nostro terreno e rispettare le specie che lo colonizzano naturalmente. La presenza di sostanza organica nel terreno (in tutte le sue forme) svolge un ruolo fondamentale nel bilancio idrico, mentre le diverse specie ci permettono di esplorare i diversi strati di terreno e attingere a diverse profondità portando in superficie quantità di acqua altrimenti inutilizzata. A costo di ripetermi, vorrei ribadire il concetto di coltivazione verticale sia aereo che sotterraneo dove si crea un'ottima sinergia tra le diverse specie in grado di attenuare i picchi di eccesso e carenza idrica annuali. Personalmente non ho nulla in contrario nell'adottare tecniche irrigue per alcune colture particolari, sempre considerando il bilancio economico e la disponibilità idrica dell'ambiente, ma dopo aver messo in campo tutte quelle pratiche agronomiche adatte allo scopo. A presto, buon lavoro a tutti.
_________________ “ Prima di Giove non v’erano contadini che coltivassero la terra, né era lecito delimitare i campi tracciando confini: tutto era in comune e la terra, senza che le fosse richiesto, produceva spontaneamente e con generosità ogni cosa.” Virgilio.
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08/07/2012, 19:58 |
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MarcelloC
Iscritto il: 13/12/2008, 2:20 Messaggi: 804 Località: Chia(VT)
Formazione: Laurea in filosofia
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Ciao, come mai il trifoglio alessandrino non va bene per migliorare il terreno? Forse allora dovrei puntare sulla veccia, vedo che ne cresce parecchia anche selvatica quì.
Se avessi una fotocamera metterei le foto di come si presenta il poggio in cui provo a coltivare: sembra uno scorcio delle zone aride messicane. L'unica erba selvatica che è ancora viva è la cicoria, senza foglie, che sta provando ad andare a seme. Tutto il resto è bruciato. Perfino l'erba medica soffre, le produzioni sono a meno della metà. Assolutamente non c'è ombra di rugiada neanche alle 5 di mattina e non può esserci umidità, visto che tutti i ruscelli si sono asciugati. Quì è parecchio che non piove e in compenso c'è quotidianamente vento che aiuta a seccare ulteriormente tutto. NOn ha piovuto neanche autunno, inverno e primavera, dunque non c'è neanche umidità sotto terra.
Sicuramente il terreno è ancora molto da migliorare, ma dubito che sia possibile coltivare ortaggi senza irrigare durante i mesi estivi in queste condizioni.
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11/07/2012, 1:06 |
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pioppino
Iscritto il: 16/09/2009, 15:25 Messaggi: 5161 Località: provincia bologna
Formazione: diploma in elettronica
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pensavo di produrre un po di grano per usi alimentari e ne ho trovato un po sulle colline bolognesi ho fatto un prelievo: Allegato:
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poi da un mio amico a rimini ne ho mietuto un nquadratino Allegato:
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domande: c'è un metodo per trebbiarlo a mano ??? e separarlo dalla pula?? per seminarlo ho fresato un po di terra e seminato il trifoglio nano come consigliato, ma è nato pochissimo e mangiato dai selvatici posso seminarlo nella terra nuda ?? o aspetto ottobre??? ho anche un campetto lasciato incolto da 4 5 anni se taglio l'erma con un tagliaerba e decespugliatore posso seminarlo .. come si fa ?? lo butto lì?? lo passo con un rastrello per interrarlo ??? cioa Nino
_________________ Non importa quanto freddo sia l'inverno, dopo c'è sempre la primavera. E. VEDDER
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11/07/2012, 1:35 |
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maxdef
Iscritto il: 11/02/2011, 8:44 Messaggi: 276 Località: Roma
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11/07/2012, 8:49 |
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pioppino
Iscritto il: 16/09/2009, 15:25 Messaggi: 5161 Località: provincia bologna
Formazione: diploma in elettronica
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grazie lo spostero' in quella discussione cioa Nino
_________________ Non importa quanto freddo sia l'inverno, dopo c'è sempre la primavera. E. VEDDER
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11/07/2012, 11:20 |
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