Qualcuno può chiarirmi un attimo come fanno a nascere alberi da frutto di varietà eduli da seme, senza bisogno di innesto? E perchè questo non avviene sempre? Ci sono condizioni particolari in cui avviene?
da seme nascono gli alberi "selvatici".
Gli alberi da frutta possono essere varietà innestate su vari tipi di "selvatico" o essere varietà stabili; quindi dipende da dove proviene il nocciolo e dalla stabilità della varietà. Tra i miei alberi ho dei peschi che producono pesche a pasta gialla di grosse dimensioni e altri che fanno le classiche pesche a pasta bianca di pezzatura piccola o media, ma ho anche peschine selvatiche che sono ancora un'altra cosa (ai proprietari del mio terreno anni fa era nato un pesco da seme che produceva pesche a pasta bianca enormi, ora defunto, era molto vecchio). Lo stesso vale per i meli: alcuni fanno mele anche decisamente grosse, altri fanno meline.
Racconto dalla mia esperienza non sono un esperto, ma i miei alberi sono nati principalmente dai semi di pesche e mele prese da un "contadino tradizionale" di Dogliani, anche lui ispirato da Fukuoka e particolarmente interessato dall'idea di riprodurre varietà di alberi da frutta direttamente da seme e di riportarli a varietà stabili: da qui le varietà del mio orto.
Dunque pensi di fare questa giornata in difesa dl tuo orto?
Quello che mi piacerebbe fare é conoscere dal vivo quante più persone sono interessate al metodo di Fukuoka e in generale alle coltivazioni senza lavorazioni della terra. Purtroppo non ho idea di come difendere il mio campetto: i proprietari si aspettano che io tolga il disturbo finita la stagione agraria e hanno la mia parola; non sono in attesa del responso di nessun giudice (a differenza di quanto ha scritto mio padre precedentemente) e non so se é rivendicabile il fatto che nel nostro tipo di coltivazione i frutti pendenti sono infiniti in quanto é l'energia della terra il vero frutto, come spiega magistralmente Pallinof. Sarebbe necessario un miracolo a far cambiare idea ai proprietari e a sedurli a ritornare sui loro passi, non so se una petizione di quanti vedono nel mio esperimento una dimensione socialmente utile più che una velleità privata, un precedente per e di tutti piuttosto di un mio inutile vezzo e basta.
Forse una lettera collettiva, una petizione, l'interessamento dell'Accademia di Agricoltura o di qualche importante ente istituzionale...non so per davvero, ma grazie per l'interessamento; sono rassegnato e giro a testa bassa come un condannato, ma almeno vorrei che prima della morte, sto pezzo di terra ispirasse e guidasse il più possibile l'immaginario e le azioni di quanti più possibile mi riesce.
Confido in questo sistema e sul fatto che avrà un futuro, magari anche nell'orticultura redditizia: quando impareremo a pilotarlo bene e i terreni saranno belli carichi e, sopratutto, non appena il petrolio inizierà a costare il dovuto in quanto le armi non saranno più in grado di asservire gli schiavi che lo producono gratuitamente). A ogni territorio le semine naturali che più gli si confanno e per il resto geoponica! (Il mio giardino funziona così: lì dove non posso seminare naturalmente, per es. melanzane, trapianto su sodo e dove i semi sono di verdura debole o inadatta al mio terreno, per es. carote, semina diretta su terreno diserbato ed energizzato mediante pacciamatura i mesi precedenti alla semina).
Tanti saluti.