Mi sa che è meglio se mi metto in panchina per un pò...
Troppe affermazioni che mi fanno riflettere su quanto io sia poco adatto a questa discussione.
Nonostante le duecentomila premesse che faccio ogni volta che apro una risposta...sulla naturalità...sul concetto di ecosostenibilità...sul ciclo chiuso...sull'autosufficienza alimentare...su tutto quello che volete, mi sa che a sbagliare son proprio io a voler continuare.
E me ne scuso.
Di fronte a tale affermazione:
Cita:
Comunque Fukuoka dice chiaramente che il suo ideale è che il 100% della popolazione sia contadina, dunque è normale che il suo metodo non dia grosse rendite economiche e che sia incompatibile con produzioni di grossa scala.
capisco che allora per me non ha alcun senso cercare di applicare questa filosofia a quello che faccio...e non per la "grossa scala" (visto che la mia scala è piccola ...e anche molto), ma per il concetto.
Io credo nel ritorno alla campagna, ma non credo che tutti dovrebbero fare i contadini: oggi lo trovo sciocco e sbagliato...ma lo avrei trovato sciocco e sbagliato anche 40 anni fa.
Se siamo qui per parlare di metodi naturali per fare l'ortino di casa va bene, ma E LO RIPETO c'è chi ci campa, e secondo tale ragionamento non ha senso fare l'agricoltore per vendere a terzi quando tutti i terzi il cibo se lo producono da soli.
E allora, chi farà il meccanico, chi il medico, chi il maestro, chi il fabbro, chi il becchino...etc.
Signori miei, sognare è bello (io ci campo di sogni), ma se i discorsi son questi allora qui io son poco adatto.
Parlo di applicazione a una scala che non sia la scala dell'orto di casa, e solo una persona mi ha parlato di semina di cereali vernini...poi il silenzio.
Quello che il nostro nuovo amico ci racconta è bello, suo figlio lavora 500m di terra..e con 500metri ci si campa in fatto alimentare: un bell'orto annuale sfamerebbe una famiglia senza alcun problema.
Ma chi questo lo fa anche per vivere (le famosissime bollette di cui parlavi tu MarcelloC...il gasolio...etc), quelle con cosa me le pago?
Io mica allevo duecento maiali in un capannone: ho una scofra che faccio coprire una volta all'anno, e che vive in un bel recinto all'aperto: mangia castagne, ghiande, erba (tanta), scarti alimentari...ma qualcosina dovrò pur dargli? Non credi?
La mia bisnonna "parava i maiali" di professione, e nei primi del novecento li portava alla macchia (nel bosco) tutto il giorno, ma alla sera un secchio d'orzo glielo davano ugualmente.
Mica si parla di miscele aziendali, di mais transgenico o compagnia bella.
E...se sei pratico, dovresti sapere che un secchio di orzo al giorno...per 365 giorni all'anno...fanno dei quintali di orzo che chiedevo come potessi fare con il metodo di fukuoka.
Io macello un maiale per la mia famiglia, uno per la famiglia di mia moglie, e gli altri li vendo quando son giovani perchè non potrei sostenere la loro alimentazione durante l'ingrasso. Chiuso!
Alle capre dò le frasche e l'erba dei miei prati e pascoli.
Le galline razzolano felici.
Ma se ci vuoi campare solo te...ti allevi una capra e un pugno di galline, ma se fai l'agricoltore qualche capretto, un po di latte e qualche uovo magari lo vorresti provare a vendere...visto che ancora tutti non fanno i contadini.
RIPETO...e non lo dico più...CHE AMMIRO E CERCO DI EMULARE chi come Pioppino sperimenta, e sopratutto chi fa dell'agricoltura Naturale...fosse anche solo nel balcone di casa sua.
Ma credo che qui si stiano parlando due lingue diverse, o che forse ci sia poca voglia di capirsi a vicenda.
Tra il bianco ed il nero ce ne sono di sfumature di grigi, e qui bisogna stare attenti a come si mette una virgola che subito si rischia di essere accostati al demonio, mavvia...