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Orto con metodo Fukuoka, discussione PRATICA 
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Tosco ha scritto:
..Io non ho mai usato un pesticida in tutta la mia vita.
.....I miei vicini (tutti) non usano pesticidi, anticrittogamici vari, diserbi, concimi chimici....e tranne la poltiglia bordolese e lo zolfo in polvere non c'è chimica nel raggio di kilometri e kilometri.


Leggendo questo sono rimasto meravigliato. :o
E come fate senza i diserbanti selettivi per i cereali o insetticida per i parassiti della frutta?


02/06/2012, 13:11
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Iscritto il: 20/02/2012, 17:37
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X Raviolo e Tosco
Ciao.
Innanzi tutto volevo precisare una cosa.
TRALASCIAMO TUTTO QUELLO CHE è CHIMICO E DEDICHIAMOCI ALLE ALTERNATIVE.
Con un mio amico abbiamo deciso di intraprendere la via del sinergico x i sui 4 motivi principali.
1. Fertilizzazione continua del suolo tramite una copertura organica permanente.
2. Coltivazione di specie annuali in associazione a colture complementari, con l'integrazione d'alberi azoto-fissatori.
3. Assenza d'aratura o di qualsiasi altro tipo di disturbo del suolo: il suolo si lavora da solo.
4. Il suolo si area da solo se noi evitiamo di provocarne il compattamento
il che x quanto mi riguarda le soddisfazioni che mi puo' dare da quello che coltivo (un piccolo orto) è gia un passo in avanti.
Da quello che capisco tu vuoi cercare un'agricoltura che 1 dia da mangiare a tutti e 2 che ti o ci permetta di ricavarci un guadagno...
Ma gia qui secondo me dobbiamo andare oltre... e x oltre intendo che dobbiamo trovare un sistema o un stile di vita che non sia il CONSUMISMO e cioè dove uno fa l'agricoltore con il suo mega trattore da 400 cv semina 1000 ettari raccoglie ecc e dall'altra parte 10.000 che MANGIANO, si mangiano con la sola fatica di andare al supermercato e scegliere fra gli scafali cosa mettere in pancia....
NON SO SE MI HAI CAPITO 1 CHE COLTIVA E 10.000 CHE MANGIANO... secondo me c'è qualcosa o qualche proporzione che non regge........
Un'alternativa???? (la mia visione x un futuro etico e SOSTENIBILE) LA PERMACOLTURA.

Video storia di una che vuole ri-convertire l’azienda agricola di famiglia:
http://www.youtube.com/watch?v=icZFYghE ... re=related

Lunghetto anche questo ma ne vale la pena:
http://www.youtube.com/watch?v=7vMukVOG ... re=related

MORALE non dobbiamo più guardare a quello che guadagnamo in soldi xchè dobbiamo pagare il NWO e MONTI
ma guardare a quello che guadagnamo con la vera e reale richezzaza che produciamo e che è quella che ci permette di vivere....
Daltronde io te Pioppino siamo nati con un'unico scopo e cioè quello di procreare e continuare la nostra specie "se non vogliamo estinguerci" e per farlo dobbiamo lavorare x mangiare e non x i soldi.
Intanto io comincio con il mio orto sinergico con la speranza che qualcuno mi segua....
ciao


02/06/2012, 15:09
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Messaggi: 5321
Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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PREMETTO CHE SARO' PARTICOLARMENTE LUNGO NELLE RISPOSTE
Cita:
Leggendo questo sono rimasto meravigliato.
E come fate senza i diserbanti selettivi per i cereali o insetticida per i parassiti della frutta?

Caro gerry94,
ti immagino molto più giovane di me, certamente appassionato, ma forse poco informato: hai mai sentito parlare di Agricoltura Biologica?
Di Agricoltura Biodinamica?
Bene, queste due Grandissime agricolture diffuse in tutto il mondo non prevedono affatto l'utilizzo di veleni e velenucoli SE NON (almeno per la Biodinamica) l'impiego di quanto in natura possa essere reperito, con preparati, unguenti a base di prodotti naturali quali propoli, ortica, latte, gramigna, etc...
"Roba da fattucchiera" potrà pensare chi non conosce, ma posso assicurarti che ci sono soluzioni Naturali per tutto.
Io non pratico la Biodinamica, e sono molto distante dalla permissività del Biologico, e quindi (forse) nel mio essere Naturale c'è certamente una sorta di estremismo.
E quindi ti rispondo: come faccio? Bene!!!
Mai sentito parlare di rotazione colturale, di avvicendamento colturale, di consociazione colturale?
Se hai 10 Ha e li semini ogni anno a Mais E' LOGICO CHE INSETTI, PIANTE INFESTANTI E MUFFE non ti daranno tregua.
Ma se nel medesimo terreno effettui almeno una delle tre cose che sopra ho citato...sommando anche il RIPOSO DEL TERRENO, vedrai che molte cose cambieranno...moltissime.
Le rapacine che ho quest'anno nel favino forse me le porterò dietro nell'orzo dell'anno prossimo, ma il riposo dell'anno ancora successivo ed il rinnovo con avena di quello dietro ancora, me le faranno sperdere. (Cito solo un esempio).
Gli insetti?
Se tu usi il piretro, tra l'altro permesso nell'agricoltura biologica, azzeri completamente tutte le forme di vita animali (intendo insetti) che hai in quel campo, eliminando le competizioni naturali che ci sarebbero.
Le belle coccinelle fanno un grandissimo lavoro (e non parlo della pianticellina di albicocche che abbiamo davanti casa) e ci pensano loro a tenere a bada gli afidi.
E SOPRATUTTO, basterebbe essere ottimi osservatori e conoscitori del proprio territorio per evitare molte di queste cose: se usassimo cultivar autoctone, acquisiremmo rusticità e resistenza, oltre a coltivare qualcosa che negli anni è divenuto naturalmente parte di quel territorio...per poi essere sostituito da cultivar industriali o più "convenzionali".
A tal riguardo ti consiglio di leggerti questa discussione:
miscellanea-f72/opinioni-sull-agricoltura-contemporanea-convenzionale-t14527.html
Troverai moltissime cose che evidentemente non conosci, e che ti potrebbero portare a considerare POSSIBILE un'agricoltura lontana da anticrittogamici e diserbi.


Poi...
tiozzo ha scritto:
X Raviolo e Tosco
Ciao.
Innanzi tutto volevo precisare una cosa.
TRALASCIAMO TUTTO QUELLO CHE è CHIMICO E DEDICHIAMOCI ALLE ALTERNATIVE.
Con un mio amico abbiamo deciso di intraprendere la via del sinergico x i sui 4 motivi principali.
1. Fertilizzazione continua del suolo tramite una copertura organica permanente.
2. Coltivazione di specie annuali in associazione a colture complementari, con l'integrazione d'alberi azoto-fissatori.
3. Assenza d'aratura o di qualsiasi altro tipo di disturbo del suolo: il suolo si lavora da solo.
4. Il suolo si area da solo se noi evitiamo di provocarne il compattamento
il che x quanto mi riguarda le soddisfazioni che mi puo' dare da quello che coltivo (un piccolo orto) è gia un passo in avanti.
Da quello che capisco tu vuoi cercare un'agricoltura che 1 dia da mangiare a tutti e 2 che ti o ci permetta di ricavarci un guadagno...
Ma gia qui secondo me dobbiamo andare oltre... e x oltre intendo che dobbiamo trovare un sistema o un stile di vita che non sia il CONSUMISMO e cioè dove uno fa l'agricoltore con il suo mega trattore da 400 cv semina 1000 ettari raccoglie ecc e dall'altra parte 10.000 che MANGIANO, si mangiano con la sola fatica di andare al supermercato e scegliere fra gli scafali cosa mettere in pancia....
NON SO SE MI HAI CAPITO 1 CHE COLTIVA E 10.000 CHE MANGIANO... secondo me c'è qualcosa o qualche proporzione che non regge........
Un'alternativa???? (la mia visione x un futuro etico e SOSTENIBILE) LA PERMACOLTURA.

Video storia di una che vuole ri-convertire l’azienda agricola di famiglia:
http://www.youtube.com/watch?v=icZFYghE ... re=related" target="_blank

Lunghetto anche questo ma ne vale la pena:
http://www.youtube.com/watch?v=7vMukVOG ... re=related" target="_blank

MORALE non dobbiamo più guardare a quello che guadagnamo in soldi xchè dobbiamo pagare il NWO e MONTI
ma guardare a quello che guadagnamo con la vera e reale richezzaza che produciamo e che è quella che ci permette di vivere....
Daltronde io te Pioppino siamo nati con un'unico scopo e cioè quello di procreare e continuare la nostra specie "se non vogliamo estinguerci" e per farlo dobbiamo lavorare x mangiare e non x i soldi.
Intanto io comincio con il mio orto sinergico con la speranza che qualcuno mi segua....
ciao

Rispondo per quanto riguarda la mia personalissima esperienza.
Io tralascio tutto quello che è chimico da tempo, e quello che non riesco a tralasciarlo lo riduco sino all'inverosimile.
Quello che fai te con un tuo amico è bello...davvero, e ti faccio i complimenti.
Conosco bene le pratiche ed il concetto dell'orto sinergico, ed ho anche degli amici che lo fanno per puro diletto.
Conosco la permacoltura, e i due link che hai postato (grazie comunque) credo che qui li abbiano visionati un pò tutti svariate volte.
"Una fattoria per il futuro" credo di averla vista decine di volte, e fatta vedere a chiunque.
Detto questo.
Forse non mi sono spiegato bene.
Io pratico l'autosufficienza alimentare (e credo che tu sappia bene di cosa si tratta), e quindi punto a produrmi il cibo (per me e famiglia) che mi serve per vivere in 365 giorni. Le eccedenze le vendo per pagarmi le bollette, il benzinaio e quei due vestiti che prendiamo in famiglia.
Ho provato a pagare con le cipolle, ma non erano molto contenti... ;) :lol:
Pratico un'agricoltura a ciclo chiusissimo, e quindi...per produrmi il cibo, devo produrmi quello che mi serve per far crescere e sviluppare i miei alimenti sin che siano in vita...e questo vuole dire...?
Alimentazione per i miei animali.
Mangiamo la carne una volta a settimana (forse due pasti sui 14 settimanali) senza contare la carne insaccata o stagionata.
Mangio frutta, verdura, cereali e derivati da me prodotti.
E tutto questo ha bisogno di letame (prodotto dai miei animali).
Se devo produrre 25 q.li l'anno di orzo per i miei animali...mi spieghi come faccio con l'ortino sinergico o con fukuoka???
Il punto è questo...riuscire ad adattare tali FILOSOFIE di agricoltura su una scala che non sia quella dell'orto fatto come hooby.
Io mi sto semplicemente fissando su una cosa a cui ancora nessuna ha saputo rispondermi.
>E non parlo da scettico...CAVOLO...credo che si sia capito che io NON SONO SCETTICO (se non s'è capito dopo decine di volte che lo dico allora vuol dire che la devo fare finita di scrivere qui), ma sono BISOGNOSO di trovare alternative valide alla GIA' MOLTO ALTERNATIVA formula che uso per fare il contadino...e per camparci.
Poi, tu ci fai un discorso bellissimo sul denaro, sul capitalismo, e sul futuro.
Io dico che a questo mondo siamo in troppi...ed in troppi non possiamo fare TUTTI l'ortino sinergico per campare.
Spero che questo mio pensiero sia condiviso, visto che chi vive nelle città è di gran lunga superiore in numeri di chi vive nelle campagne.
Credo..INVECE...che noi AGRICOLTORI, amatori, appassionati, secondolavoristi, hoobysti...NOI SU DEBBA FORNIRE un prodotto NON DI ELITE che possa arrivare sulle tavole di tutti..a prezzi giusti (e giustificabili) anche a chi vive in città e l'ortino sinergico non sa manco dove farselo.
Quindi, e poi mi fermo, andiamo avanti con Fukuoka, andiamo avanti con Steiner, con Holmgren e Mollison, con la Hazelip...andiamo avanti con tutto, ma pensiamo anche di realizzare qualcosa che possa dare da mangiare anche a chi non ha la possiblità di realizzarsi la mensa da solo.
Ed un'ultima cosa, io sono solo un bischero che ci prova, che ha terra e podere in affitto, e che fa tutto in proporzione alle proprie possibilità e a quelle della terra a disposizione.
Penso a raviolo che deve rifornire così tanti clienti, e passo a lui la palla...


02/06/2012, 17:01
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rispondo velocissimo che devo andare a cena.


Lavoro da oramai quasi dieci anni su campi che erano gerbido costellato di pioppi salici e robinia abbandonati da piu di 30 anni, in una zona lontana da strade e fabbriche. Selvatica al punto da essere abitata da animali selvatici.
Neppure io ho mai usato un diserbante o un pesticida. Unica concessione per ora in dieci anni qualche passata di verderame.
La verdura viene.. poi magari vi spiego come. La frutta pure.

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02/06/2012, 19:38
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Rispondi citando
Vorrei introdurre un aspetto che ancora non e' stato affrontato mi pare.

Pallinof ha parlato di catena del detrito. Io amplierei il concetto.
per arrivare all'autosufficienza e' necessario ottimizzare il rendimento del ciclo di produzione/consumo.
Bisogna quindi innanzitutto osservare quali sono gli scarti che produciamo. Essendo scarti appunto sono energia sprecata. Una volta identificati gli scarti il primo tentativo deve essere il trovare una soluzione che permetta di non produrre piu lo scarto. Se non e' possibile ,a questo punto e' necessario inserire un ciclo di trasformazione che ci consenta di riutilizzare lo scarto trasformandolo in qualcosa che spinga la nostra produzione in senso positivo.

Tornando al fatto che il mio obiettivo e' di produrre cibo per decine/centinaia di persone senza depauperare il terreno parto dal presupposto iniziale della dimensione necessaria. Io ho identificato come dimensione ottimale da raggiungere per la mia azienda un estensione di 50 ettari (per il momento sono a circa 30 ettari).
Evidentemente gran parte di questi 30 ettari sono tenuti a bosco, e a cespugli per fornire humus e biomasse.
Non ho animali (tolto qualche oca e di recente due alveari) per scelta ma ho degli accordi con allevatori vicini per cui ricevo letame in cambio di erba medica dei miei medicai, mais dei piccoli campi che ho a mais. Ho paglia perche' semino anche un po di grano.
Molti terreni sono a senape, loietto prato polifita , e fave. In pratica 25 ettari a rotazione e bosco "spingono" diversi frutteti per una superficie complessiva di 3 ettari e circa 1500 piante da frutta, e due orti da circa due ettari e mezzo complessivi.
Per l'orto semino (non trapianto mai) direttamente in aiuole di 2 mt per 150 mt a file alternate con un attrezzo che mi son costruito. In modo da poter raccogliere con una certa facilita' passando con piccoli rimorchi vicino al punto di raccolta. Per il momento sto usando motori da circa 70 cavalli per le lavorazioni pesanti (trinciatura etc) ma tutta la semina e' la pulizia vengono effettuati con motori da 11 cv e da 3 cv.
L'obiettivo e' quello di arrivare piano piano a non usare piu' i due motori da 70 cv ma soltanto quelli da 11 cv.

Pe ril momento ho avuto grossi problemi con cavoli e simili per infestazioni da parassiti,(non ho risolto per cui NON coltivo per ora i cavoli), qualche problema con gli afidi e metcalfa per le mele che ho risolto con lavaggi di acqua in pressione, un trattamento di verderame ed una spazzolata dei tronchi.
Bolla sui peschi problema serio) e qualche albicocco colpito da monilia (velocemente abbattuto appena comparsa l'infezione e bruciato)

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02/06/2012, 20:33
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Aggiungo che negli anni passati ho fatto un lavoro enorme di piantumazione nei boschi e nei terreni per trasformare in qualche modo il bosco e renderlo piu efficiente per i miei bisogni.
A questo scopo ho utilizzato una trivella che attaccata al trattore ottiene in circa dieci secondi un buco nel terreno di diametro 80 cm per un mt di profondita'.
In questo modo riesco a posare da solo circa 110 piante al giorno (partendo da terreno pulito e arrivando a pianta trapiantata ,concimata ed irrigata). Nel bosco arrivo a circa 80 piante al giorno.
Dunque e' relativamente facile (dopo aver ripulito in inverno con la trincia il sottobosco) inserire cespugli o essenze in modo da correggere il bosco e trasformarlo in un produttore di materia bio compatibile con la mia necessita.
Per esempio ho trasformato una vigna abbandonata in un bosco di pino rosso. Produce pigne secche che uso come starter per il fuoco invece della diavolina e una spessa coltre di aghi di pino che compostati son un materiale strepitoso per alcuni orrtaggi.
La cosa piace anche agli animali selvatici che stanno aumentando a vista d'occhio. (alcuni sono anche un problema).

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02/06/2012, 20:49
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questo e' uno degli orti, anni fa. Appena disboscato e spianato.Prima di essere promosso ad orto
I boschi attorno forniscono energia e biomasse.


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02/06/2012, 21:09
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Formazione: Laurea Scienze Agrarie
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In base alle mie conoscenze del settore, sono sempre più convinto che la regola è "primum non spendere" e cioè creare un ciclo chiuso in grado di autoalimentarsi e trovare un equilibrio tale da permettere asportazioni di prodotto senza compromettere il sistema bilanciando l'input energetico solare/annuale con la produzione destinata all'autoconsumo o mercato.
In questo scenario il "convenzionale" è fuori gioco perchè per mantenere certe produzioni devi necessariamente aumentare i costi che non sempre (anzi quasi mai se non ci sono interventi politici) si riesce a coprire.
Domanda: come possiamo aumentare la produzione con metodi naturali?
Semplice adottare la promiscuità colturale e cioè travare un sistema di coltivazione che ci permette di sfruttare la sinergia delle colture che coabitano nello stesso ambiente.
Ma veniamo al sodo: la mia attività economica principale è l'attività vivaistica e cioè allevamento di piante madri per il materiale da propagazione e coltivazione per 2-3 anni (o più) delle giovani piantine. La vendita è diretta con consulenza di progettazione e realizzazione di impianti.
La produzione delle piante madri viene offerta per orientare la scelta delle varietà offerte e il surplus venduto a ristoranti e gas. La biomassa del prato utilizzata come pacciamatura delle piante e alimentazione per animali (da autoconsumo) che forniscono ottimo starter per la decomposizione. I residui di potatura vanoon in parte per il fuoco (i più grandi) mentre il resto al biotrituratore.
Lungo le file dei piccoli fruttiferi trapianto alcuni ortaggi: pomodoro, aglio, patate, etc. per il consumo famigliare e animale.
Da solo e non sempre a tempo pieno gestisco 1,5 ettari con circa 300 piante madri e 1500 giovani piantine e ho in progetto di sviluppare la coltivazione di ortive, avendo spazi di coltivazione durante l'anno con l'aiuto di manodopera esterna.
Oggi sono sette anni che ho iniziato questo progetto e i risultati sono oltre le aspettative.
Nella foto una fila di giovani fruttiferi in consociazione con patate. Unico lavoro da imputare alle patate è la semina in quanto le file vengono mantenute pulite, pacciamate e irrigate lo stesso.
Un cordiale buona domenica a tutti.


Allegati:
file piante.JPG
file piante.JPG [ 227.6 KiB | Osservato 1643 volte ]

_________________
“ Prima di Giove non v’erano contadini
che coltivassero la terra,
né era lecito delimitare i campi
tracciando confini: tutto era in comune
e la terra, senza che le fosse richiesto,
produceva spontaneamente
e con generosità ogni cosa.”
Virgilio.
03/06/2012, 9:37
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Messaggi: 1393
Località: Asti
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un pallinof.. ho trovato una varieta di ciliegio,nata da selvatico, che produce ciliegie gialle e croccanti dolcissime.
E' una varieta' strana con il nocciolo allungato, piu simile a quello di una prugna (in piccolo) che ad una ciliegia.
Son riuscito a replicarlo su due ciliegi innestandolo.
Vuoi una marza?..

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03/06/2012, 11:43
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Messaggi: 32
Località: Brugine - Padova
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Ciao.
Chi conosce l'agricoltura omeodinamica????
Oggi sono andato a Codroipo a visitare la comunità Terra nuova
hanno un piccolo sito che stanno x completare ..ora hanno solo la sezione casa- http://coopcasaesalute.it/
Sono rimasto sbalordito da quello che riescono a fare. Loro puntano all'autosufficienza in tutto energia (x preventivare le conseguenze del picco petrolifero) e non intendo panelli fotovoltaici ma una semplice stufa che scalda 300 metri quadrati, acqua abitazione agricoltura e che agricoltura...
Il direttore è un certo Enzo Nastasi e penso sia il primo r in Italia che porta avanti le "teorie pratiche" di Stainer
Puntano addirittura sull'autosufficienza nel lavoro dei campi usando solo asini "possiedono 9 Ettari"
e tutto coltivato ad ortaggi... si fanno da soli le sementi e poi le coltivano trapiantano...
Usano le forzi della vita degli astri (io non conosco bene stainer) e cmq dividono tutto a rombi e usano sia x le erbe infestanti che per i parassiti consociazioni ortica echinacea timo bianco spino e pino marittimo....
NON HO TROVATO UN PARASSITA IN TUTTI I 9 ETTARI, solo qualche erbetta qua e la e non usano nessun prodotto neanche se bio, ha si poi hanno 3 cerchi concentrici in tre punti dell'appezzamento del terreno x dare forza e vitalità alle piante e a chi ci abita....
ho fatto diverse foto e alla prima occasione ve le mostro
Lo so sembrerebbe tutto ridicolo ma io che ho passato una giornata con loro vi posso assicurare che il tutto funziona....
Questa potrebbe essere una soluzione......x il problema Di nome MALE che abbiamo creato.
Ciao


03/06/2012, 23:25
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